Buoni pasto o buoni spesa? Per Fipe è una scorciatoia
La Fipe contesta l'iniziativa di Ticket Restaurant che propone online “il buono pasto defiscalizzato che ti aiuta a risparmiare e a supportare i tuoi dipendenti anche in smart working”
17 marzo 2020 | 15:59
di Gabriele Ancona
Aldo Cursano
Per analizzare più nei dettagli questa proposta singolare abbiamo sentito Aldo Cursano, presidente della Federazione dei pubblici esercizi della Toscana e vicepresidente nazionale Fipe.
«Non c’è lavoro e non c’è consumo - spiega - In questo momento di emergenza e di decreti, in alcuni ambiti si sta spostando l’economia e se ne indeboliscono dei settori. Con questa crisi l’online si sta sviluppando e noi ci indeboliamo».
Nel Dpcm i pubblici esercizi sono un elemento di criticità, sigillati. Una regola rigida, ma non per tutti, come sottolinea Cursano: «Certo, dispiace vedere tentativi di trovare scorciatoie. I buoni pasto non dovrebbero diventare buoni spesa. Senza contare che così si favorisce il radicamento di abitudini, difficili da cambiare quando tutto sarà risolto. I nostri luoghi sono espressione di competenze e vanno difesi. Non si può mettere a rischio un modello. Bisogna proteggere un’economia importante per il nostro Paese. Rappresenta un simbolo di civiltà. Le scorciatoie vanno circoscritte».
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Alberto Lupini