L’Accademia italiana della cucina premia Pierangelo Cornaro per la sua carriera
21 ottobre 2016 | 10:58
di Roberto Vitali
Lucio Piombi, Pierangelo Cornaro e Fernanda Maranesi
Nel corso della cena ecumenica (quella che si svolge una volta l’anno nella stessa data in tutte le delegazioni dell’Accademia in Italia e all’estero), Piombi e la delegata dell’Accademia di Rio de Janeiro, Fernanda Maranesi, hanno consegnato a Cornaro il Premio Giovanni Nuvoletti, il massimo riconoscimento dell’Accademia «a un ristoratore che ha onorato la buona tavola tradizionale regionale». Inoltre è stato riconosciuto a Cornaro il merito di aver forgiato nuovi talenti in cucina, cuochi che hanno imparato da lui il mestiere e stanno riscuotendo consensi in tutto il mondo. A Cornaro, nella circostanza, è giunto anche un messaggio di augurio e congratulazioni da parte del sindaco di Bergamo, Giorgio Gori.
Alla serata ha preso parte la bergamasca Anna Pesenti, vedova dello scrittore di enogastronomia Vincenzo Buonassisi, che fu uno dei fondatori, nel 1953, della Accademia italiana della cucina, una istituzione culturale tra le più importanti per la valorizzazione della cucina italiana nel mondo.
La cena è stata - com’era prevedibile - all’altezza del ristoratore premiato, con un omaggio anche alla città di Amatrice colpita dal terremoto: sono stati serviti dei mezzi paccheri rigati all’amatriciana… interpretata da Cornaro. I vini della serata hanno portato la firma della azienda veneta Bottega (Brut Millesimato 2015, Prosecco Gold, Valpolicella Classico 2015) e della azienda Caminella di Cenate Sotto in provincia di Bergamo (Luna Nera Pinot Nero 2010).
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Alberto Lupini