Nella settimana che ha preceduto la Pasqua, i mercati all’ingrosso hanno registrato un’offerta abbondante di pesce e ortaggi di stagione, accompagnata da una diminuzione dei prezzi anche a doppia cifra per alcune referenze. È quanto rileva La Borsa della Spesa, servizio a cura di Bmti e Italmercati Rete di Imprese, in collaborazione con Consumerismo No Profit. L’iniziativa fornisce indicazioni per consumi consapevoli, orientati alla stagionalità e alla sostenibilità.

I mercati all’ingrosso hanno registrato un’offerta abbondante ortaggi di stagione
Pesce: tonnetto, seppie e granchio blu in primo piano
Tra i prodotti ittici, aprile segna l’arrivo delle seppie, il cui prezzo all’ingrosso è calato del 2% su base settimanale, mantenendosi intorno ai 13 euro/kg. Continua ad essere stabile e competitivo il prezzo del granchio blu, che si attesta intorno ai 3 euro/kg. Notevole disponibilità anche per il tonnetto alletterato, con quotazioni comprese tra 4 e 6 euro/kg, in calo del 37,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Tra le referenze più economiche si segnalano anche le vongole lupino, circa 3,50 euro/kg, e il cefalo, che scende a 1,50 euro/kg, con una riduzione del 14,3% rispetto alla settimana precedente.
Ortaggi e frutta: carciofi e fave favoriti dal clima
Il raffreddamento termico degli ultimi giorni ha sostenuto la produzione di alcuni ortaggi, con conseguenti riduzioni di prezzo. I carciofi, in particolare, mostrano prezzi contenuti: il violetto senza spine si colloca su 0,20 euro al pezzo, mentre il romanesco si aggira intorno a 0,50 euro. Le fave fresche, tipiche del periodo, sono anch’esse in calo e si trovano a circa 1,50 euro/kg, registrando un -9,2% su base settimanale.

I carciofi, in particolare, hanno mostrato prezzi contenuti
Gli agretti, in fase di rallentamento, scendono a 3 euro/kg, con una flessione del 3%. Sul fronte della frutta, sono consigliati i limoni siciliani, stabili su valori di mercato compresi tra 1,30 e 1,50 euro/kg. Le fragole, pur in leggero aumento, mantengono una buona qualità e si collocano tra 3,50 e 5 euro/kg. Rimangono ancora presenti sul mercato i mandarini (1,50 euro/kg) e le mele, che si confermano su una media di 1,80 euro/kg.
Caffè verde: l’impatto dei dazi statunitensi sui prezzi globali
Sul fronte delle commodity, l’introduzione da parte degli Stati Uniti di dazi all’importazione ha inciso sui prezzi internazionali del caffè verde, di cui gli USA sono il secondo importatore mondiale dopo l’UE. I nuovi dazi colpiscono in particolare le principali origini: Brasile (10%), Colombia (10%), Vietnam (46%), con ulteriori tariffe anche per Honduras (10%) e Indonesia (32%).

Secondo l’analisi di Areté, i prezzi globali stanno risentendo delle aspettative di una possibile contrazione della domanda statunitense e mondiale, in un contesto macroeconomico segnato dal rischio recessione. Nonostante la sospensione temporanea dei dazi oltre il 10% per 90 giorni annunciata dall’amministrazione Trump, il mercato The ICE ha visto i prezzi dell’arabica registrare una flessione del 12% dal 2 aprile.