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In Spagna c'è fame di Italia: i prodotti made in Italy sempre più richiesti

Alla fiera Salón H&T, che riuniva a Malaga l'intera filiera di fornitura per il mondo Horeca, si è vista una prova di forza delle aziende produttrici e dei distributori di f&b italiano

 
26 marzo 2025 | 12:10

In Spagna c'è fame di Italia: i prodotti made in Italy sempre più richiesti

Alla fiera Salón H&T, che riuniva a Malaga l'intera filiera di fornitura per il mondo Horeca, si è vista una prova di forza delle aziende produttrici e dei distributori di f&b italiano

26 marzo 2025 | 12:10
 

C fame di Italia in terra spagnola. E nonostante la grande (e apprezzata nel mondo) cultura e tradizione enogastronomica iberica, il made in Italy spopola tra materie prime e stili di consumo. Lo si è visto con chiarezza alla fiera Salón H&T, che riuniva a Malaga l'intera filiera di fornitura per il mondo Horeca, alla quale hanno partecipato una quindicina di brand italiani (direttamente o indirettamente) e le aziende di distribuzione del made in Italy facevano la parte del leone. L'interesse sembra crescente, soprattutto trainato dalla ristorazione italiana che nell'area iberica sembra in gran spolvero. Pizza, gelato, mozzarella, vini sono tutti alfieri del sapore (e del lifestyle) italiano che attraggono gli spagnoli e i numerosi turisti che visitano il Paese.

In Spagna c'è fame di Italia: i prodotti made in Italy sempre più richiesti

Il Salón HyT riuniva a Malaga l’intera filiera di fornitura per il mondo Horeca

Salumi, vino, dolci e caffè conquistano la Spagna

«Sono appassionati, sono innamorati della nostra gastronomia, come dimostra la presenza in fiera di aziende italiane e di molti distributori focalizzati esclusivamente sul prodotto italiano», dice Maurizio Valente responsabile per la Spagna del salumificio friulano Wolf, che vende direttamente ai clienti sul mercato iberico.  «Per noi è veramente un successo che si consolida - conferma il commerciale - ogni anno aumenta il fatturato e c'è un interesse per la nostra gastronomia a 360 gradi. Proprio perché loro hanno una cultura forte della gastronomia e la stanno recuperando, apprezzano le eccellenze che da noi sono molto più diversificate. Solo come noi abbiamo circa 250 denominazioni con caratteristiche differenti. E la nostra ricchezza è proprio quella del territorio. Qui in Spagna sono incantati da questo e anche dalla nostra cucina, da quello che riusciamo a proporre. E infatti in tutti i ristoranti spagnoli si trova sempre l'uso di materie prime italiane o anche alcuni piatti italiani». Sicuramente quello spagnolo è un mercato ampio, ma «può offrire molte possibilità - dice Valentina De Bacco dell'azienda vitivinicola veneta De Bacco -. Noi italiani qui abbiamo un peso importante, nel senso che c'è molta attenzione per il food italiano, per la cultura italiana. Sono tutti molto attratti dai nostri. Sicuramente è un bacino grande per un'azienda come la nostra che fa prodotti un po' di nicchia, che non ha un brand conosciuto. Però c'è molta attenzione, anche e soprattutto nei ristoranti italiani o che propongono prodotti italiani, spesso ricercano anche qualcosa di diverso come le nostre etichette da vitigni autoctoni».

In Spagna c'è fame di Italia: i prodotti made in Italy sempre più richiesti

Made in Italy protagonista all'HyT di Malaga

La dolciaria siciliana Fiasconaro ha in Spagna una piattaforma di distribuzione e in più si appoggia ad alcuni distributori. Uno sforzo premiato da una crescita continua, come conferma da H&T Marzia Caricato, brand ambassador dell'azienda nel paese iberico. «Il Made in Italy è in sé una tendenza che sappiamo quando comincia e non sapremo mai quando finisce - dichiara - quindi sono soltanto segnali positivi. Tra l'altro, negli ultimi anni ho notato una maggiore diffusione dei prodotti di alta qualità che vengono dall'Italia. Sicuramente dal periodo Covid l'aumento, perlomeno per quel che riguarda il nostro settore, è stato importantissimo. Il canale del negozio specializzato sul premium food è cresciuto tantissimo». Si tratta del canale prioritario per Fiasconaro, mentre nell'Horeca «ci affacciamo solo limitatamente a ristoranti italiani che vogliono il nostro prodotto non solo per preparare i loro dolci, ma anche per avere un punto espositivo di rappresentanza». Nonostante la solida tradizione spagnola sui dolci, secondo Caricato non c'è competizione vista la diversità e anzi, l'attenzione del consumatore ha facilitato l'ingresso del panettone (ancora limitato al periodo delle festività). E infatti «la Spagna è oggi uno tra i mercati europei in cui più riscontriamo un forte consumo di panettone».

In Spagna c'è fame di Italia: i prodotti made in Italy sempre più richiesti

Lo stand Pascucci all'HyT di Malaga

Se va bene per vino e dolci, non può che andar meglio sul fronte caffè. «La nostra esperienza è positiva - conferma Stefano Caimi direttore sviluppo Caffè Pascucci, presente in fiera con uno stand monobrand - nel senso che vediamo una crescita e una ricerca del prodotto italiano. Quindi stiamo investendo assolutamente sul mercato spagnolo. Noi lavoriamo molto su qualità, sostenibilità, biologico e vedo che ci stanno cercando». Il mercato iberico ha un bel respiro, «anzi, ha una proiezione futura anche interessante», conclude.

I distributori celebrano il made in Italy

Se le aziende produttrici festeggiano è anche grazie a un tessuto distributivo che in Spagna sembra rivolgere crescenti attenzioni al made in Italy. Negli ultimi tre/quattro anni c'è una tendenza molto positiva e dall'osservatorio di Garda, una delle aziende leader nella distribuzione del made in Italy, l'accelerazione è costante. «Il prodotto italiano è sempre stato molto valorizzato in Spagna - spiega il ceo di Garda Oscar Galloni - ma diciamo che dopo il Covid ha fatto un salto sia di qualità oltre che nei volumi. Soprattutto sul fronte della pizza c'è stato un salto enorme e la materia prima che adesso si vende è di qualità molto più alta». Se da un lato la catena di fornitura ha fatto uno scatto, «sono però soprattutto i pizzaioli e i cuochi ad aver alzato il livello, perché in fondo le aziende offrono quello che il cliente richiede. Quindi prima c'è stata la conquista della ristorazione e poi è seguita la materia prima». Un esempio? La burrata, che dieci anni fa cominciava ad affacciarsi in qualche ristorantino e adesso è presente in tutte le catene (anche non italiane) e pure nella grande distribuzione.

In Spagna c'è fame di Italia: i prodotti made in Italy sempre più richiesti

Si registra un'accelerazione anche nella distribuzione del made in Italy

«Negli ultimi anni la proposta italiana sta crescendo tanto - aggiunge Lorenzo Rivetti, ceo e buyer del distributore specializzato Italimentos - e credo che sia soprattutto grazie alla pizza napoletana. Io sono qui da sette anni e sette anni fa in Spagna non si mangiava come si mangia ora. Trovavi una pizza fatta male, principalmente con l'utilizzo di prodotti spagnoli. Invece, con l'affermazione della vera pizza napoletana anche la distribuzione delle materie prime di eccellenza cresce». Analogamente, anche i vini italiani sono molto apprezzati, «anche perché qui la maggior parte dei turisti viene dal nord Europa e loro vogliono i vini italiani».La spinta sembra essere cresciuta dopo la pandemia del 2020 e con il boom dei voli low cost. «Molti spagnoli vanno in Italia - conclude Rivetti - e quando ritornano chiedono una carbonara con pecorino e guanciale, che 7/8 anni fa veniva fatta con panna e bacon».

TeamSystem

Anche dall'osservatorio di Indipan - distributore a livello nazionale di materie prime dolciarie soprattutto del nord Italia - il successo è evidente. «Riscontriamo un grande successo de pistacchio nelle creme per la ristorazione, la pasticceria e la gelateria - sottolinea il ceo Raùl Gòmez - ma in generale è il consumatore a rivolgere grande attenzione ai sapori italiani. E come sappiamo l'Italia è leader nei prodotti per gelateria e pasticceria». «Tutto quello che riguarda il cibo italiano è sempre stato un trend - osserva Augustìn De Marco, manager per la regione di Martini Gelato - ma adesso più che mai, non solo nel mondo dei dolci e della pasticceria, ma anche e soprattutto nel salato. Noi distribuiamo il gelato per il segmento Horeca, ma abbiamo anche una linea dedicata esclusivamente a prodotti tecnici. E riscontriamo come il 90% dei produttori siano italiani». Il made in Italy «si vende da solo» perché c'è una percezione di qualità intrinseca, dagli ingredienti alla lavorazione, «senza zuccheri aggiunti e senza E in etichetta».

Il traino della ristorazione italiana

Il traino forte rimane quello dei ristoranti italiani. «È quello il mercato che muove tutto - conferma Manuel Cebrian del gruppo distributivo Apoza, specializzato in prodotti e macchinari italiani - dato che vediamo una proliferazione di ristoranti italiani (soprattutto napoletani) un poco per la pressione fiscale e un poco perché l'ambiente è favorevole». Se dunque gli investitori italiani trainano questa crescita spumeggiante, i prodotti e le materie prime del Belpaese sono ricercati anche da pizzerie o ristoranti di ispirazione mediterranea o chiringuitos sulla spiaggia che propongono mozzarella o burrata, pinsa romana e pasta fresca, quest'ultimo «un prodotto che va moltissimo, utilizzata anche per piatti che adattino gli ingredienti locali alla sfoglia italiana, per esempio».

In Spagna c'è fame di Italia: i prodotti made in Italy sempre più richiesti

In Spagna il traino forte rimane quello dei ristoranti italiani

Come distributore di diverse cantine, che importano direttamente in esclusiva, Italian Gourmet traghetta verso il mercato spagnolo etichette che probabilmente non ci sarebbero arrivate. «È proprio questo il nostro obiettivo - sottolinea Alessio Zanchi, sommelier e selezionatore vini - alzare il livello del made in Italy accessibile, supportando cantine piccole da tutte le regioni e anche tartufo bianco da Serralunga d'Alba, tartufo nero e salse, friarielli e broccoli da Napoli. Dunque tutti prodotti della cucina tradizionale italiana, gelato incluso». Anche per Zanchi l'attenzione del mercato spagnolo rispetto ai prodotti italiani è alta, tanto da suggerire che in questo momento sia più facile spingere la qualità in Spagna che in Italia, dato che «c'è un'attenzione crescente per le nostre eccellenze, che compensano la tradizione classica spagnola ormai diventata un poco noiosa. Negli ultimi tre anni abbiamo visto un vero boom della domanda».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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