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Chi garantisce ciò che mangiamo? A Roma il raduno dei tecnologi alimentari

I tecnologi alimentari celebrano 25 anni dell’Ordine nazionale con una due giorni a Roma tra convegni e incontri istituzionali, ribadendo il ruolo della professione nella sicurezza e sostenibilità alimentare

 
24 novembre 2025 | 12:07

Chi garantisce ciò che mangiamo? A Roma il raduno dei tecnologi alimentari

I tecnologi alimentari celebrano 25 anni dell’Ordine nazionale con una due giorni a Roma tra convegni e incontri istituzionali, ribadendo il ruolo della professione nella sicurezza e sostenibilità alimentare

24 novembre 2025 | 12:07
 

Anche l’OTASS (Ordine dei Tecnologi Alimentari di Sicilia e Sardegna) è intervenuto con una nutrita delegazione ai festeggiamenti per i 25 anni della fondazione dell’Ordine Nazionale dei Tecnologi Alimentari. Si è trattato di una “due giorni” dal programma intenso e ricco di significato, a cui hanno aderito circa 150 professionisti da tutte le regioni d’Italia e in rappresentanza delle diverse delegazioni, mentre a fare gli onori di casa e ad aprire i lavori è stata la Presidente nazionale dell’Ordine, Laura Mongiello. A guidare la delegazione siciliana e sarda è stato il Presidente OTASS, Daniele Romano, che è intervenuto più volte in rappresentanza dei propri territori. Con lui, i consiglieri del Direttivo: Andrea Roccaro, Umberto Reale, Rosa Palmeri, Simona Fabroni, Francesco Galvano, Massimo Parisi. Tra i siciliani presenti, anche Aldo Todaro, in qualità di Vicepresidente nazionale.

Chi garantisce ciò che mangiamo? A Roma il raduno dei tecnologi alimentari

25 anni di tecnologi alimentari festeggiati a Roma

Tecnologi alimentari, 25 anni di professionalità

La celebrazione di questo importante traguardo, che è anche un nuovo punto di partenza, come sottolineato dalla presidente Mongiello nei saluti iniziali, si è aperta nella prima giornata con i lavori del convegno sul tema: “Il ruolo del tecnologo alimentare nella prospettiva dello sviluppo sostenibile”, nella sala meeting dell’Hotel NH Collection Roma Centro, con i saluti istituzionali e numerosi interventi programmati. La seconda giornata, invece, ha visto i professionisti di settore riunirsi alla Camera dei Deputati, nella Sala Regina di Palazzo Montecitorio, per l’incontro con le Istituzioni sul tema: “Le tecnologie alimentari per lo sviluppo sostenibile”, molto seguito anche dalla stampa nazionale. «Questa due giorni - ha detto il presidente Romano - rappresenta un passaggio simbolico e, allo stesso tempo, sostanziale per la nostra professione. Celebrare i 25 anni dell’Ordine dei Tecnologi Alimentari nella Sala della Regina alla Camera dei Deputati non è soltanto un riconoscimento formale: è il segnale che le competenze tecnico-scientifiche, la sicurezza alimentare e l’innovazione nel settore agroalimentare sono oggi temi centrali nel dibattito nazionale».

Il ruolo dei tecnologi alimentari

La presenza delle Istituzioni, come ribadito infatti più volte dai presidenti Mongiello e Romano, ha dato forza e visibilità al ruolo dei professionisti in questo campo. L’on. Ugo Cappellacci ha aperto i lavori, mostrando piena disponibilità all’ascolto delle esigenze dei Tecnologi Alimentari, evidenziando la volontà di costruire un dialogo strutturato con la categoria. L’on. Silvia Fregolent ha sottolineato l’importanza della nostra professionalità all’interno della filiera, rimarcando come le competenze tecniche dei TA siano un presidio essenziale per la qualità e la sicurezza degli alimenti che arrivano ai cittadini. Il dott. Marco De Fila, segretario generale di Federalimentare, ha ricordato quanto sia significativo poter discutere di tecnologie alimentari in un contesto istituzionale come la Camera. Lo scenario produttivo italiano, con 200 miliardi di euro di valore generato dal settore alimentare, richiede figure qualificate, capaci di coniugare innovazione, sostenibilità e rigore scientifico.

«Per noi Tecnologi Alimentari - ha Daniele Romano - questo anniversario non è solo una celebrazione, ma un momento di responsabilità e di visione. Oggi più che mai il Paese ha bisogno di professionisti in grado di interpretare le trasformazioni della filiera, garantire standard elevati e contribuire alla competitività delle imprese attraverso ricerca, sviluppo e controllo dei processi. Il confronto di questi giorni conferma che la nostra voce è ascoltata, e che il contributo tecnico dei TA è riconosciuto come imprescindibile nel futuro dell’agroalimentare italiano»..

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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