Dopo 30 anni - l'ultimo fu Augusto Bocchini nel 1993 - un italiano torna alla guida di 22 milioni di agricoltori europei. Massimiliano Giansanti, presidente nazionale di Confagricltura, è stato infatti eletto al G7 dell'Agricoltura, sull'isola di Ortigia a Siracusa, presidente del Copa, il Comitato delle organizzazioni professionali agricole.
Massimiliano Giansanti, nuovo presidente del Copa
Copa, Giansanti succede al francese Christiane Lambert
«Hanno vinto - ha scritto nel messaggio di congratulazioni, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni - la coesione, il sistema Italia e la riconosciuta esperienza del neo-presidente». Giansanti è riuscito a ottenere il consenso unanime di tutte le sigle che rappresentano il mondo rurale, anzitutto la Coldiretti e poi la Cia e, ovviamente, la sua associazione. Si è trattato, ha sottolineato il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, di un grande lavoro di squadra, che ha superato veti e contrapposizioni riuscendo ad ottenere il via libera di tutti i rappresentanti del mondo agricolo. Giansanti succede al francese Christiane Lambert.
Copa, le tre priorità del nuovo presidente Giansanti
«È un fatto importante - ha rimarcato fra gli altri, Giovanni Garbelli, vicepresidente lombardo e presidente bresciano di Confagricoltura - che il presidente di una federazione italiana vada a Bruxelles, da un lato a rappresentare tutti gli agricoltori europei e dall'altro i nostri valorI e le nostre idee». Tre le priorità di Giansanti: la revisione della Pac, la difesa del reddito degli agricoltori e la garanzia della reciprocità negli scambi commerciali con i paesi terzi perché, ha detto, «i nostri concorrenti devono essere allineati agli standard Ue, sulla sicurezza alimentare e le condizioni di lavoro».