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Stendhal: con Edoardo Ferrera la cucina milanese trova casa a Roma

Il nuovo ristorante Stendhal a Roma unisce tradizione milanese e design, offrendo piatti iconici come cotoletta e mondeghili, puntando su qualità e creatività per una clientela esigente

 
20 settembre 2024 | 15:41

Stendhal: con Edoardo Ferrera la cucina milanese trova casa a Roma

Il nuovo ristorante Stendhal a Roma unisce tradizione milanese e design, offrendo piatti iconici come cotoletta e mondeghili, puntando su qualità e creatività per una clientela esigente

20 settembre 2024 | 15:41
 

Mondeghili, riso al salto, ossobuco, cotoletta… da gustare a due passi da Palazzo Chigi. Di fatto, un inno alla milanesità più autentica in uno dei luoghi iconici della capitale, la Galleria Alberto Sordi. Da Brera, cuore della Milano artistica, è sbarcato a Roma, il ristorante Stendhal, pronto a sedurre, con i classici della tradizione gastronomica meneghina, i palati di romani doc e turisti da ogni parte del mondo.

Stendhal: con Edoardo Ferrera la cucina milanese trova casa a Roma

Stendhal Roma: il team (credits: Matteo Lippera)

Marcello Forti e l'idea di portare Milano a Roma con Stendhal

Un opening in grande stile è stata l'occasione per approfondire questa rilevante avventura con Marcello Forti, proprietario e founder di Stendhal Milano: «Abbiamo voluto portare un po' di design e di approccio milanese nel cuore di Roma. Un mood diverso da quello capitolino. Talvolta siamo tacciati di essere leggermente freddi sebbene più ordinati o rigorosi. Quello che sicuramente ci contraddistingue e non mancherà è il cuore. L'impegno e la passione dello staff che sono certo farà subito breccia nei cuori del pubblico».

«Di fatto abbiamo aperto in un luogo bellissimo della città ma caratterizzato per la maggior parte da proposte tutte uguali. Ecco, io auspico che il nostro lavoro possa realmente fare la differenza con un'offerta in grado di soddisfare i gusti più esigenti e variegati. Tradotto vuol dire puntare sui nostri piatti più iconici, quelli che hanno decretato il successo del locale milanese. Da noi si viene per mangiare la nostra cotoletta, i mondeghili o gli ormai celebri fiori di zucca ripieni che non sono fritti ma saltati in padella. Da tre anni sono uno dei must irrinunciabili per gli ospiti del nostro locale meneghino e sono certo che anche nella capitale scaleranno le vette del gradimento».

Il menu di Stendhal: c'è tanta Milano, ma non manca Roma

Scorrendo le pagine del menu, firmato dallo chef Edoardo Ferrera, emerge in maniera lampante come l'offerta sia gemellare a quella di Brera. Anche nella scelta dell'iconico color verde quale leit motiv cromatico rinvigorito dagli inserti in ottone del bancone all'ingresso dal rilevante impatto scenografico. Un raffinato lavoro sugli interni firmato da Tiziano Vudafiera dello studio Vudafieri Saverino Partners che rievoca le atmosfere liberty della galleria. Cuore della proposta sono i capisaldi della cucina meneghina. Si spazia dal Risotto giallo "Milano Carnaroli Riserva San Massimo" passando per i Mondeghili, le gustose polpette realizzate con carne di vitello e mortadella senza dimenticare il Riso al salto con la fonduta di Silter Dop. Immancabili l'Ossobuco in gremolada ma soprattutto la Cotoletta Milanese di vitello alta, disponibile anche in modalità finger food, ideale per l'aperitivo. Ma, essendo in un luogo di grande transito dei flussi turistici italiani ed internazionali, il menu accoglie non solo i grandi classici della cucina italiana, di carne e di pesce, come lo spaghetto affumicato Verrigni con la vongola pavarazza o il vitello tonnato "Stendhal mood", ma anche i primi simbolo della tavola romana, quali carbonara, cacio e pepe, amatriciana. Un omaggio a Roma che si riverbera inoltre sul versante street food, ideato in collaborazione con Supplizio di Arcangelo Dandini: supplì pomodoro e basilico, o all'Amatriciana e, grande novità, il ‘Meneghino Stendhal', il supplì "milanesizzato" con riso giallo e ossobuco. Sul fronte vini, è stata costruita una carta con circa 150 referenze nazionali cui si affianca qualche etichetta francese per le bollicine.

L'entusiasmo di Marcello Forti è contagioso e segna il perimetro di una bella sfida imprenditoriale: «Questa location ha rappresentato per noi un'affascinante opportunità. Non conoscendo bene la città non me la sentivo di aprire in aree più decentrate. Un rischio che non volevo correre. Dunque la Galleria Alberto Sordi ha espresso dall'inizio il luogo con le caratteristiche ideali per Stendhal. Ho anche valutato l'eventuale difficoltà dei residenti a raggiungere in auto questo posto ma poi quando il mio sguardo realizza che siamo a due passi dal Parlamento comprendo che è davvero un plus assoluto». Dal pranzo al dopocena senza tralasciare l'aperitivo. Quest'ultimo consolidato da una significativa drinklist tra grandi classici e signature cocktail curata da Valeria Bassetti. In particolare la carta dei cocktail segue un criterio di semplicità ed eleganza, per riconoscere i sapori e goderne appieno, scegliere con consapevolezza e gustare con gioia. Un file rouge alcolico che idealmente unisce Roma e Milano e tesse una trama internazionale di materie prime eccellenti. Un'eterna ispirazione in movimento e leggerezza elegantissima di un Martini in Galleria.

Qual è il target di clientela di Stendhal Roma?

«Noi vogliamo un target di persone in grado di apprezzare immediatamente la differenza del nostro lavoro - conclude Forti. Di certo non siamo un locale per la massa, questo non è proprio nelle nostre corde. Bensì vogliamo rappresentare un accogliente rifugio per quella nicchia che cerca un prodotto di qualità per tutti i giorni. Mi sono accorto che a Milano come a Roma, il mercato è dominato o dal lusso o da proposte nel medio-basso. È assente quello spazio intermedio che fa da raccordo fra questi due segmenti. Direi senza esitazioni il segmento più complesso».

Stendhal: con Edoardo Ferrera la cucina milanese trova casa a Roma

Stendhal Roma: gli interni (credits: Matteo Lippera)

«Noi non desideriamo con la cotoletta sconfiggere i primi romani. Tutt'altro, li vogliamo proporre. Visto che il cliente di passaggio in Galleria è spesso internazionale, e non esita a domandarli, sarebbe stato insensato non proporli. È una questione di mera ospitalità. Certo poi i nostri cavalli di battaglia sono altri. Come la milanese esaltata da un raffinato calice di bollicine. Poi per chi li vuole scoprire in modo dettagliato, niente di meglio che un menu degustazione, redatto al passo con i tempi, con un cocktail pairing. Fiori di zucca, ricotta e pesto alla genovese con "Gin Rosa versione Galleria"; Risotto giallo Milano con Vermouth con zafferano in infusione; Milanese alta di vitello con un Negroni Sbagliato; Tarte Tatin Stendhal con un Gewuztraminer Passito Terminum».

Stendhal Roma
Galleria Alberto Sordi - 00187 Roma
Tel 06 5582395

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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