Più che una moda, la cucina vegetale è uno stile di vita sempre più diffuso. E Ilaria Busato, con il suo nuovo libro "Veg a casa tua", ne è la dimostrazione. Dopo il successo di "Veg no stress", la food blogger e autrice è tornata a sorprenderci con un manuale pratico e completo per chi vuole avvicinarsi al mondo della cucina vegana o semplicemente arricchire la propria dieta con piatti gustosi e salutari.
Ilaria Busato, food blogger e autrice
In questa nuova opera, edita da Mondadori Electa, Ilaria Busato ci invita ad aprire le ante della nostra dispensa e a scoprire come preparare deliziose ricette vegetali con ingredienti semplici e facilmente reperibili. Novanta ricette, divise per categorie, ci guidano passo dopo passo nella preparazione di piatti adatti a tutte le occasioni, dal pranzo veloce alla cena in compagnia. L'abbiamo incontrata e intervistata.
L'intervista a Ilaria Busato, autrice del libro "Veg a casa tua"
Cosa ti ha spinto ad abbracciare uno stile di vita vegano e a condividere la tua passione con gli altri attraverso i social media e i libri?
Ho smesso di mangiare carne verso i 16 anni e dopo qualche anno ho tolto anche i derivati. Ho iniziato per motivazioni etiche e per salvaguardare il più possibile gli animali e il nostro pianeta. Ho iniziato a condividere le mie ricette all'interno dei miei canali social perché volevo essere d'aiuto a chi come me desiderava mangiare (più) vegetale senza trascorrere intere giornate ai fornelli. Quando ho aperto la dispensa vegana, mio figlio Tommaso aveva appena un anno, il tempo era sempre meno ma la voglia di cucinare dei piatti veg che mettessero d'accordo tutta la famiglia (in poco tempo) non mancava. Ed ecco che ho deciso di iniziare a condividere le mie ricette e i miei consigli.
Quali sono le maggiori sfide che hai incontrato nel promuovere - anche sui social - la cucina vegetale in Italia?
I pregiudizi verso l'alimentazione 100% vegetale e verso le persone che abbracciano questo stile di vita. Spesso anche la paura che si tratti di una cucina lunga e laboriosa spaventa le persone.
Quali sono i pregiudizi più comuni che le persone hanno nei confronti della cucina vegetale e come li sfati?
Spesso si pensa che la cucina vegetale sia a base di ingredienti difficili da reperire e complessi da utilizzare. Io rispondo mostrando ogni giorno le mie ricette, fatte di ingredienti semplici e alla portata di tutti. E questo è proprio ciò di cui parla il mio nuovo libro Veg a casa tua.
Come riesci a rendere le tue ricette appetibili anche per chi non è abituato a mangiare vegano?
Se ci pensiamo bene la cucina vegetale è una cucina fatta di ingredienti semplici come i legumi, i cereali, le farine, tanta frutta e verdura. Ingredienti che sono alla base della nostra cultura alimentare e che siamo già abituati a consumare. Il segreto sta nel combinarli nel modo giusto!.
Qual è il tuo consiglio per chi vuole iniziare a cucinare vegetale ma non sa da dove cominciare?
Il mio consiglio è di iniziare con ricette semplici e con ingredienti base. Qualche esempio? Legumi come ceci, lenticchie, fagioli, cereali come il farro, l'orzo o il riso, frutta secca come noci, mandorle e nocciole e la verdura che preferiamo. Una volta combinati tra loro ci permetteranno di ottenere moltissimi piatti che vi assicuro non vi deluderanno. Ad esempio unendo ceci, olive, pangrattato e olio d'oliva possiamo ottenere delle polpette vegetali buonissime. Anche se come dico sempre la cucina vegetale non è fatta solo di polpette e insalate!
Cosa ti ha spinto a scrivere un secondo libro dopo il successo di "Veg No Stress"?
Veg no stress e veg a casa tua sono due libri diversi ma che si completano. Veg no stress introduce la cucina vegetale con ricette facili e veloci per tutta la famiglia, è ricco di consigli di cucina e di indicazioni nutrizionali a cura della dottoressa Luciana Baroni per sapere come mangiare correttamente vegetale in tutte le fasce di età. Veg a casa tua contiene molte ricette semplici adatte a tutti e i contenuti extra riguardano la scelta degli ingredienti, la spesa, la conservazione e le sostituzioni in cucina (ad esempio con il pesce, la carne, i latticini..). Ci sono anche delle ricette pensate ad oc per i più piccoli e tanti consigli sugli ingredienti da tenere sempre a portata di mano. è una vera e propria guida per chi vuole iniziare a mangiare più vegetale ma non sa da dove cominciare e non vuole utilizzare ingredienti ‘complessi'.
Perché hai scelto di organizzare le ricette per ingredienti principali?
Perché con Veg a casa tua porto il lettore nella mia cucina e nella mia dispensa. Il concetto del libro è: ‘cosa posso preparare con quello che ho in cucina?' ecco perché questa organizzazione mi sembrava la più adatta. Inoltre ho voluto dare al libro un taglio completamente diverso rispetto a Veg no stress.
Come hai selezionato le 90 ricette presenti nel libro?
Le ricette sono suddivise per ingredienti ma alla fine del libro è presente un sommario con una suddivisione anche per pasti della giornata. Ecco quindi come ho sviluppato le ricette. Sono partita dalla colazione e sono arrivata alla cena, concludendo con le ricette per le occasioni speciali. Ho selezionato quindi le ricette per i vari pasti della giornata, cercando di includere diversi ingredienti per ogni categoria al fine di abbracciare i gusti e le esigenze di tutti. Dopodiché le ho organizzate per ingredienti. In questo modo al lettore basterà aprire il libro, scegliere la categoria ingredienti e per decidere cosa preparare tra le tante ricette che avrà a disposizione!
Quali sono i piatti che ti piacciono di più e che consigli ai tuoi lettori?
I miei preferiti sono le torte da colazione, in particolare il mio plumcake al cioccolato, soffice come una nuvola. Tra i primi consiglio il risotto viola (tattica perfetta per far mangiare più verdure a tutta la famiglia). Tra le merende troveranno non solo la classica cioccolata calda e biscotti ma la rivisitazione delle merende più amate nella nostra infanzia, in chiave veg! Imperdibili le ricette per i più piccoli e le mie ‘polpette all'ascolana', un piatto nato per caso ispirandomi ad una ricetta della tradizione, che consiglio vivamente di provare. Tra le ricette per le occasioni c'è la torta di compleanno, una delle ricette più richieste dalla mia community che ci tenevo tantissimo ad inserire nel mio nuovo libro.
La copertina del nuovo libro di Ilaria Busato
Come hai affrontato il tema delle intolleranze alimentari, in particolare il senza glutine?
Mi rendo conto che le persone che hanno escluso il glutine dalla propria dieta (per diverse motivazioni) sono sempre di più. E dato che come indicato nel sottotitolo questo libro è PER TUTTI, ho voluto dare delle ricette veramente adatte a tutti. Ho quindi utilizzato molti cereali e pseudo-cereali in chicco, naturalmente privi di glutine. E poi nell'ultimo anno ho studiato e mi sono informata molto. Ed è così che sono riuscita ad inserire dei dolci senza glutine per la colazione e la merenda e a capire come sostituirlo in svariate preparazioni.
Quali sono le tue fonti di ispirazione per creare nuove ricette?
Le ricette che propongo sono quelle che preparo anche a casa per la mia famiglia. Direi quindi che la mia quotidianità è la mia maggiore fonte di ispirazione. Tuttavia da quando sono vegana seguo moltissimi creator provenienti da altre culture. Anche loro sono una grandissima fonte di ispirazione. I primi brownies a base di fagioli li ho scoperti grazie ad una creator americana!.
Quali sono gli ingredienti essenziali che non dovrebbero mai mancare in una dispensa vegana?
Indubbiamente i legumi in tutte le forme: secchi, freschi, precotti. Poi le farine, i cereali in chicco e tutti quegli extra che ci permettono di dare una marcia in più ai nostri piatti come le olive, i pomodori secchi, i capperi, le spezie e le erbe aromatiche essiccate.
Quali sono i tuoi consigli per acquistare prodotti vegani di qualità?
Io cerco di acquistare il più possibile prodotti locali, meglio ancora se a km 0. Legumi e cereali se possibile sfusi, in modo da evitare l'utilizzo di plastica monouso. Quando acquisto i legumi già cotti leggo sempre la lista degli ingredienti ed evito quelli arricchiti di zucchero (spesso presente nei fagioli).
Come si possono conservare al meglio gli alimenti vegetali per evitare gli sprechi?
Dipende da quali alimenti parliamo. I legumi secchi durano in dispensa molti mesi, prima della cottura. Una volta cotti possiamo conservarli nel frigo con la loro acqua di cottura per un massimo di 3-4 giorni. Se sappiamo che non li consumeremo tutti, possiamo congelarli, dureranno molti mesi. Lo stesso discorso vale per i cereali già cotti (tranne il riso). Si conservano nel frigo per 3-4 giorni conditi con olio d'oliva, ma possiamo anche congelarli. Una cosa che ho imparato negli anni è stata quella di ‘congelare tutto ciò che è congelabile e che so che non riuscirò a consumare nei giorni a venire'. In questo modo evito sprechi e faccio scorta per i momenti in cui tempo scarseggerà!.
Quali sono le alternative vegane ai prodotti di origine animale più difficili da sostituire (es. formaggio, uova)?
Oramai i prodotti vegetali stanno prendendo sempre più piede in Italia. Anche le aziende più famose stanno iniziando a proporre molte alternative vegetali. Forse c'è ancora un po' di strada da fare nelle alternative al pesce.
Come vedi l'evoluzione della cucina vegetale nei ristoranti italiani?
Penso che la cucina vegetale sia il futuro. Le offerte vegetali stanno aumentando e secondo me aumenteranno sempre di più, soprattutto con l'incremento delle richieste.
Quali sono le regioni italiane che secondo te offrono le migliori proposte culinarie vegane?
A mio avviso la Lombardia è sicuramente una delle regioni che propone maggiori alternative. Tuttavia le regioni in cui i piatti della tradizione sono originariamente vegetali sono molte. Basta a pensare alle orecchiette con le cime di rapa in puglia, alla pappa al pomodoro toscana, alla ribollita e alla pasta e fagioli veneta. Spesso con qualche semplice variazione è possibile ottenere un piatto vegetale senza difficoltà.
Come pensi che la cucina vegetale possa contribuire a un'alimentazione più sostenibile e rispettosa dell'ambiente?
Come dicono i dati da fonti ufficiali una dieta vegana consuma circa la metà dell'acqua e produce un quarto delle emissioni di gas serra rispetto a una ad elevato consumo di carne.
Per Ilaria Busato la Lombardia è sicuramente una delle regioni che propone maggiori alternative
Quali sono le sfide che l'Italia deve affrontare per diventare un paese sempre più "veg"?
È necessario abbattere i pregiudizi e per questo serve la giusta e costante informazione.
Come pensi che la cucina vegetale possa influenzare le tradizioni culinarie italiane?
Come già detto credo che gli ingredienti chiave della cucina vegetale siano ingredienti poveri, semplici e molto basici. I legumi, le farine, i cereali, la frutta e la verdura erano già presenti nelle tavole dei nostri nonni. Possiamo quindi considerarli ingredienti tradizionali che hanno infatti dato vita ad un largo numero di piatti della tradizione. Ecco perché secondo me la cucina vegetale non ha come scopo quelli di allontanare o di abbattere la tradizione, ma ha quello di abbracciarla offrendo appunto un'alternativa che rispetti gli animali, l'ambiente e la nostra salute.
Come organizzi la tua giornata tra l'essere mamma, creare ricette, gestire i social media e scrivere libri?
Non è sempre facile e non tutte le giornate sono uguali. Il lavoro di content creator non si basa solamente nella registrazione di video ricette, c'è molto altro. Io cerco di dividere i vari impegni in diverse giornate. Alcune giornate le dedico al piano editoriale, altre alle registrazioni, al montaggio e altre ai contenuti pubblicitari. Il gioco si fa più duro quando oltre ai tanti impegni c'è anche un libro da scrivere. In questo caso per me è necessario dedicare delle giornate intere ai test delle ricette, che questa volta con due bambini mi hanno portata a testare anche fino alle 23! La cosa più difficile per me del lavorare da casa? Riuscire a darmi degli orari. Cosa che ormai ho imparato a fare. Terminato il mio orario di lavoro sto con i miei bambini, il resto può aspettare l'indomani.
Hai in programma di collaborare con altre figure del mondo del food o della cucina?
Al momento collaboro con Giallo Zafferano, una realtà nel mondo del food che mi piace tantissimo e che mi permette spesso di confrontarmi con tante figure del mondo della cucina.
Qual è il piatto vegetale che ti ha conquistato da bambina?
La pappa al pomodoro. L'ho scoperto durante le mie prime vacanze in Toscana e all'epoca non sapevo fosse vegano, ma già lo amavo!
Qual è il tuo comfort food vegano preferito?
La cosa più easy e semplice del mondo veg: l'hummus, possibilmente nella versione classica.
Qual è il tuo ristorante vegano preferito al mondo?
Mildreds, a Londra. Londra è stata la città che mi ha aperto le porte della cucina vegana. Qui ho iniziato ad esplorare un mondo che prima non conoscevo.
Cosa significa per te essere un'influencer nel mondo del food?
Sapere di essere un punto di riferimento per tante persone che vorrebbero mangiare più vegetale è un grandissimo onore. Lo scopo del mio lavoro è questo. Creare e condividere con gli altri ciò che amo di più, la mia cucina.
A quali altri progetti ti stai dedicando?
Non riesco mai a fermarmi, quindi non vi nascondo che mi sto già mettendo all'opera per dedicarmi a qualcosa di nuovo. È un progetto che sogno di realizzare da tempo, lo scopriremo nel 2025. Sicuramente lo scopo è sempre quello di avvicinare sempre più persone alle cucina vegetale.