Il 22 aprile è la giornata mondiale della terra: Earth Day 2024. Un pianeta-terra sempre più bistrattato che ha tempo fino al 2050, a parere unanime di tutti gli esperti, per cambiare rotta a livello climatico e ambientale, poi...
Il 22 aprile è la giornata mondiale della terra: Earth Day 2024
Earth Day 2024: salviamo la Terra ora
«Adesso - dicono gli studiosi - nostra Madre Terra è come un malato che ha la febbre a 38°, siamo ancora in tempo per invertire la tendenza cercando di evitare ulteriori guai; se non lo faremo, fra 25-30 anni la febbre salirà a 41-42° e allora, come per ogni malato, il collasso non potrà che essere inevitabile. Con conseguenze drammatiche».
La testimonianza della fotografa Natalya Saprunova è per molti versi un pugno nello stomaco: «Ho visto i ghiacci Artici - ha detto a Reggio Emilia, al Festival “La natura ama nascondersi”, dedicato al permafrost - cambiare sotto i miei piedi. Lo choc climatico aiuta a sensibilizzare. Quando diciamo la terra ghiacciata, la gente capisce ma non immagina, ma mostrare una frana di diversi metri di altezza in cui si vedono il ghiaccio e la materia organica dell'era dei mammut, fa cambiare idea. Non c'è altro paesaggio al mondo che stia cambiando (ha rimarcato in un'intervista al Corriere) più del permafrost. L'Artico si sta riscaldando 4 volte più velocemente di altre parti del mondo e per questo il (permafrost) terreno gelato, formato da ghiaccio, suolo, rocce e sedimenti, presenti in zone polari e montane, si sta degradando e causa del riscaldamento globale. Sta mutando a velocità incredibile».
A Brescia il 9° Festival della Terra
E non facciamo quasi nulla per invertire la tendenza. Da sensibilizzare sono soprattutto le nuove generazioni. Proprio per questo a Brescia inizia il “9° Festival della Terra” promosso dalla fondazione Cogeme, una ventina di comuni e dall'associazione Terre di Franciacorta. Tema di questi due mesi di dibattiti, confronti, spettacoli teatrali e musicali, performance artistiche: la biodiversità si vede, si tocca, si ascolta: biodiversità, insomma, su tutti i fronti, tra vita e cultura e l'importanza della sua tutela, per il nostro futuro.