È partita a Tokyo, in Giappone, la consegna del cibo a domicilio da parte dei robot Uber Eats. Nella capitale del Sol Levante, infatti, sono entrati in azione le macchine del colosso statunitense per consegnare gli ordini a casa dei clienti.
Dopo il lancio negli Stati Uniti, i robot di Uber Eats hanno iniziato a consegnare cibo anche in alcune zone di Tokyo
Uber Eats, dagli Usa al Giappone
La piattaforma di ordinazione e consegna di cibo online lanciata da Uber aveva annunciato nei mesi scorsi lo sbarco al di là del Pacifico dei propri robot, creati da Serve Robotics. Per il momento il servizio è disponibile solo in alcune zone di Tokyo.
I robot sono creati in collaborazione con Serve Robotics
La sperimentazione di questo metodo di consegna era già stata introdotta, come anteprima assoluta, in una porzione della città di Los Angeles (Usa), ma oltre al Giappone l'intenzione era di estendere il servizio anche al Canada.
Come funziona il servizio di consegna di Uber Eats con il robot
I robot da marciapiede sono in grado di muoversi agilmente e portare le consegne ordinate attraverso la piattaforma Uber Eats. Le macchine hanno una forma cubica, con una bandierina e un cicalino, con due “occhi” davanti per simulare due occhi. I robot si muovono in autonomia, con sensori per evitare pedoni ed ostacoli e viaggiano ad una velocità massima di 5,4 km orari.
I robot si muovono in autonomia, con sensori per evitare pedoni ed ostacoli
Al momento i destinatari attendono in strada l'arrivo del robot che si ferma all'indirizzo indicato. Per aprire il veicolo è necessario un codice che permette di sollevare il coperchio e recuperare il cibo.
Perché i robot per consegnare il cibo?
Per quanto riguarda il Giappone, l'adozione dei robot di Uber Eats risponde alla necessità di sopperire alla carenza di manodopera.
L’adozione dei robot di Uber Eats risponde alla necessità di sopperire alla carenza di manodopera
Una tematica calda anche in Italia, e in Europa in generale. Le difficoltà nel reperire personale per svolgere questa mansione potrebbe costituire un terreno fertile per l'approdo dei robot anche nel nostro Paese, sebbene per ora non rientri nei piani dell'azienda che prova a rassicurare i propri dipendenti.
«Penso che anche tra 5 o 10 anni ci sarà sempre lavoro per i dipendenti che fanno le consegne - dice Alvin Oo, direttore delle operazioni di mercato di Uber Eats Japan -: sono essenziali per noi perché abbiamo molte modalità di consegna e alcune cose possono essere fatte solo dagli uomini. Quindi lo vediamo più come un servizio complementare, è un'integrazione alla nostra intera rete».