Il piccolo appezzamento di terreno, o, meglio ancora, l'orto dove coltivare frutta e verdura, come cura, anziché vagonate di medicine. Dopo l’approvazione all’unanimità da parte del Consiglio regionale, in Lombardia l’ortoterapia rientra ora, infatti, in percorsi di cura integrata. Per questo la giunta lombarda, su proposta dell’assessore alla Famiglia, Elena Lucchini ha rifinanziato la misura dedicata all’invecchiamento attivo integrandola con la promozione dell’ortoterapia.
Lombardia lancia l'ortoterapia: come orti e giardinaggio migliorano salute fisica e mentale
La Lombardia sperimenta l’ortoterapia
«Con questo intervento - spiega l’assessore Lucchini - abbiamo voluto sostenere un percorso innovativo rispetto a quelli terapeutici tradizionali. Questi orti potranno essere da supporto per la riabilitazione di pazienti in prevalenza con disturbi di salute mentale e psichiatrici o con malattie neurodegenerative. L’ortoterapia promossa da personale adeguatamente formato offre benefici a livello fisico e psico-emotivo riducendo stress e depressione, stimolando la motricità, migliorando a livello cognitivo l’apprendimento e potenziando i livelli di autostima e di socializzazione».
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Dove nascono gli orti terapeutici in Lombardia
Gli orti terapeutici potranno sorgere in aree di pertinenze o di proprietà di enti pubblici, quali Comuni, scuole, ospedali, istituti di pena, e nell’ambito di strutture socioassistenziali (Rsa) e per persone diversamente abili (Rsd) in collaborazione con il terzo settore, l’associazionismo e le esperienze di cittadinanza attiva. Le risorse destinate agli interventi previsti sono pari a 300mila euro per il triennio 2024-2026. Lo stanziamento verrà ripartito tra le Ats lombarde in qualità di soggetti attuatori. I destinatari finali delle attività saranno gli anziani lombardi e le loro famiglie.