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Taormina Gourmet on Tour: eccellenze italiane tra vino, olio e pasticceria

Taormina Gourmet sbarca a Palermo e celebra il made in Italy con masterclass, degustazioni e premiazioni tra vino, olio evo e pasticceria. Focus su qualità, turismo e tradizioni siciliane

 
06 dicembre 2024 | 18:59

Taormina Gourmet on Tour: eccellenze italiane tra vino, olio e pasticceria

Taormina Gourmet sbarca a Palermo e celebra il made in Italy con masterclass, degustazioni e premiazioni tra vino, olio evo e pasticceria. Focus su qualità, turismo e tradizioni siciliane

06 dicembre 2024 | 18:59
 

Quarantuno masterclass, fra olio e vino, 19 cooking show interpretati da chef e pasticcieri, 14 pizza show e poi tavole rotonde, premiazioni e banchi d'assaggio in ogni angolo, nel contesto della XI edizione di Taormina Gourmet on tour - Palermo, presso lo Splendid Hotel La Torre. Siamo a Mondello, frazione metropolitanacelebre per la sua spiaggia con lungomare chilometrico ed alture a picco, sul mare della Palermo-bene. Il panorama, idilliaco, è puntellato di villini in stile Liberty.  Dal 30 novembre al 3 dicembre, a completare lo scenario da mare d'inverno è arrivata Taormina Gourmet, la fiera della ristorazione, della pasticceria, del vino, dell'olio, della pizza, del made in Italy e dei prodotti di eccellenza. Aggirarsi per i corridoi dell'hotel costellato di stand per degustazioni e di saloni di mescita è stato come trovarsi al mercato nell'ora di punta: a volte c'era da appiattirsi al muro per lasciar sfrecciare i carrelli con i bicchieri vuoti, le casse con le bottiglie, gli elettricisti in corsa per collegare i forni, i pasticcieri in ritardo sui tempi di cottura.

Taormina Gourmet on Tour: eccellenze italiane tra vino, olio e pasticceria

Taormina Gourmet on tour si è svolto a Mondello

«Dopo dieci edizioni nella Perla dello Jonio (Taormina, ndr) facciamo tappa a Palermo - ha dichiarato Fabrizio Carrera, direttore del magazine Cronache di Gusto, che è poi il fulcro dell'organizzazione festivaliera. Siamo stati un po' costretti: il cambio di proprietà del prestigioso hotel taorminese, che è stato teatro delle edizioni passate, ci ha obbligato a rivedere i piani e riorganizzare tutto in due mesi, e non è stato semplice. Nonostante gli inconvenienti eccoci qui: tra i tanti eventi nell'evento, segnalo  la sesta edizione di "Sud Top Wine", il concorso che mette a disposizione di curiosi e appassionati le etichette selezionate tra oltre 500 vini provenienti da Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sardegna e Sicilia».

Taormina Gourmet, vino sugli scudi

A determinare chi ha vinto nella sesta edizione di Sud Top Wine sono stati i giornalisti di prestigiosi media internazionali: in qualità di componenti della giuria hanno affiancato Federico Latteri, giornalista e wine writer di Cronache di Gusto. In aggiunta ai riconoscimenti attribuiti su base regionale, il premio come miglior rosso in assoluto è andato alla Sardegna per il Barbagia Rosso Igt "Ghirada Ocruarana” 2002 della Cantina Teularju di Marmojada, in provincia di Nuoro; per la categoria bianchi, al Greco di Tufo Riserva Docg “Vittorio” 2010 della cantina Di Meo di Salza Irpina, in provincia di Avellino.

Taormina Gourmet on Tour: eccellenze italiane tra vino, olio e pasticceria

Fabrizio Carrera, direttore di Cronache di Gusto

Usciti dalla sala della premiazione siamo saltati di palo in vigna nella sala degustazione di nove vini “introvabili” dell'azienda vitivinicola Planeta, una delle più grandi in terra di Sicilia, le cui prime etichette partono nel 1995 aprendo da subito le porte ai vitigni non autoctoni; con gli anni, la diversificazione è diventata il tratto distintivo del gruppo. Attualmente, il percorso di Planeta in Sicilia abbraccia sette cantine distribuite in cinque territori diversi: Menfi, Vittoria, Noto, Etna e Capo Milazzo, che oggi ospitano gli internazionali Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah, Chardonnay, ma anche gli autoctoni Frappato, Cerasuolo di Vittoria, Nero d'Avola, Moscato bianco, Carricante, Nerello Mascalese, tutti in regime di certificazione biologica.

Ed è proprio all'amministratore delegato Alessio Planeta che chiediamo il punto della situazione: un po' di storia, anzitutto.

Com' è cambiata la viticoltura da queste parti nell'ultimo ventennio?
È cambiata tanto, il nostro lavoro è diventato sempre più difficile, le regole da rispettare più numerose: per fortuna abbiamo una massa d'informazioni a disposizione. E devo citare anche il clima, le temperature elevate e la mancanza d'acqua, che ci costringono a progettare soluzioni inedite, anche dal punto di vista delle pratiche agronomiche. Il cambiamento ci è imposto.

Anche di testa, immagino…
Inevitabilmente. Si è capito che dobbiamo guardare al di là dell'isola e fuori confine, a ciò che si vende sui mercati internazionali: che richiedono dichiarazioni e certificazioni di sostenibilità, da considerarsi come le colonne portanti di Planeta, alfiere del biologico in Sicilia. 

Taormina Gourmet on Tour: eccellenze italiane tra vino, olio e pasticceria

Alessio Planeta, amministratore delegato dell'omonima cantina

Parlando di novità, Planeta è pronta per il “no-alcol, low alcol”?
Da sempre siamo promotori del bere responsabile, che si associa al piacere della tavola e non è mai fine a sé stesso. A livello aziendale, ad oggi non c'è una strategia che ci possa portare a diminuire o eliminare l'alcol, ma non abbiamo pregiudiziali: se si comunica nel modo giusto, se si promuove la qualità e la civiltà del bere non c'è contraddizione con i vini tradizionali. Anzi, quello dealcolato può servire come apripista per introdurre il neofita  all'enologia di fascia alta».

Taormina Gourmet, non solo vino: avanza l'olio evo

Non vogliamo però dare l'impressione che Taormina Gourmet on tour riguardi solo la Sicilia del vino, perché tra gli eroi mediterranei l'olio evo continua a rivendicare ruoli, spazi, masterclass, banchi d'assaggio. Lì dove andiamo a incontrare Fabio Pellegrino, responsabile commerciale dell'azienda “Terre di Zaccanello”, che da Racalmuto (AG) accoglie l'invito fieristico a rispondere presente. A chi? «Alla domanda di consumo consapevole - dice -, che sa andare oltre la bottiglia mollata distrattamente nel carrello del supermercato. Il nostro prodotto di punta si chiama Nottetempo,  perché le olive vengono raccolte in notturna, preservando così alcune caratteristiche fondamentali: l'olio teme il calore, l'ossigeno e la luce diretta del sole, noi facciamo il massimo per salvaguardare la qualità del frutto».

Taormina Gourmet on Tour: eccellenze italiane tra vino, olio e pasticceria

Fabio Pellegrino, responsabile commerciale dell’azienda “Terre di Zaccanello”

Tutte queste accortezze, a partire dalla bottiglia di “Nottetempo”, così particolare, si scaricano sui costi: si parla di 15 euro per mezzo litro. Come reagisce l'acquirente?
La strada da fare di certo è ancora lunga, ma indietro non si torna: l'olio deve essere presentato come un vino di classe, il ristoratore dovrebbe proporne due o tre in abbinamento a diverse pietanze; inoltre, quello che si tira giù dallo scaffale a sei euro al litro non è olio evo, che sia chiaro. Semplice, ma innegabile. Ed è sempre più comune, per fortuna, ragionare sul chi accompagna cosa: proprio “Nottetempo”, per dirne una, è piuttosto intenso, prevale l'amarognolo e il piccante, ottimo con le carni e le zuppe di legumi, meno adatto al pesce e all'insalata. C'è tanto da imparare, per tutti: frequentare questi eventi serve anche a questo.

Taormina Gourmet, pasticceria sempre più in vista

Dalla materia prima all'artista, l'XI edizione ha voluto per la prima volta celebrare le grandi tradizioni dolciarie attraverso il concorso “Dulcis in Sicily”. In gara sei pasticceri under 35, sottoposti alla valutazione di una giuria composta da da Giuseppe Amato, pastry chef, miglior pasticciere da ristorazione al mondo 2021; da Carlo Passera, giornalista di Identità Golose; e Giuseppe Leotta, presidente dell'associazioneConpait, Confederazione pasticcieri italiani. 

Taormina Gourmet on Tour: eccellenze italiane tra vino, olio e pasticceria

Irene Cavallaro, miglior pastry chef al concorso “Dulcis in Sicily”

Il dessert realizzato da Irene Cavallaro ha avuto la meglio su quelli preparati dagli altri cinque concorrenti, vale a dire Claudio Adelfio, Beatrice Anzà, Mario Cortese, Melania Arcidiacono, Vincenzo Armenia. Quattro grandi materie prime sono state coprotagoniste del contest: ricotta di pecora, mandorle, pistacchi e nocciole. E c'è anche un riferimento storico-geografico, quello alla suddivisione dell'isola che fecero gli arabi durante la loro plurisecolare dominazione: e quindi la ricotta di pecora è stata la materia prima più utilizzata per i dolci nella Val di Mazara; le mandorle nella Val di Noto; i pistacchi e le nocciole nella Val Demone.

Taormina Gourmet, le ricadute economiche

Allargando ora la prospettiva, dal pane-e-olio al contesto, dal pasticcio all'economia, è stato illuminante ascoltare le riflessioni del presidente di Gesap - Aeroporto di Palermo, Salvatore Burrafato, espresse nel corso della tavola rotonda “Vino e cibo di qualità fra canali di vendita e nuovi linguaggi”.  «Per uno che si trovi nella mia posizione - ha dichiarato il Presidente-  il core business è far volare la gente, ma questo non impedisce di mettere a reddito le sinergie con il territorio. Infatti, è chiaro che se l'ultimo ricordo del turista straniero prima del decollo è l'arancina gourmet comprata nel banchetto aeroportuale by chef Ciccio Sultano, a guadagnarci siamo tutti: rimane impressa un'esperienza gustativa,  il biglietto da visita di una città e di una regione, col suo patrimonio culturale da esportare. E di recente si sono create le condizioni perché messaggi enogastronomici di questo tipo, dalla Sicilia al mondo, che poi si traducono in flussi turistici e commerciali, siano sempre più popolari: i numeri dell'aeroporto di Palermo sono in crescita,  anche per fattori esterni. Mi riferisco alla percezione di una maggiore sicurezza, in Italia, e allo scotto che le rotte alternative allo scalo di Palermo devono pagare alle situazioni di tensione sociale e guerra. Non tutto ce lo siamo guadagnato, quindi. Ma sappiamo benissimo che ci è capitata un'occasione unica per valorizzare quello che siamo e che sappiamo fare, e che non possiamo buttarla via».

Taormina Gourmet on Tour: eccellenze italiane tra vino, olio e pasticceria

Salvatore Burrafato, presidente di Gesap - Aeroporto di Palermo

Dal terrazzo scenografico dell'Hotel Splendid La Torre abbiamo cercato di far parlare i protagonisti: del vino, della tavola, dell'olio, della pasticceria, delle istituzioni, nel tentativo di far emergere l'energia che ogni fiera/festival dovrebbe mettere in circolo, nel corpo pensante dell'economia di un paese. E tra i corridoi e le sale di degustazione di Taormina Gourmet on tour, di energia ne abbiamo vista scorrere davvero tanta.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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