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Un gradevole valzer tra Etna e Langhe: nuova serata allo “Zefiro” di Taormina

L'evento “A Night in Pairing” allo Zefiro di Taormina ha unito i vini dell'Etna e delle Langhe, con piatti raffinati dello chef Digiugno. Protagonista il produttore Davide Fregonese

 
22 ottobre 2024 | 18:35

Un gradevole valzer tra Etna e Langhe: nuova serata allo “Zefiro” di Taormina

L'evento “A Night in Pairing” allo Zefiro di Taormina ha unito i vini dell'Etna e delle Langhe, con piatti raffinati dello chef Digiugno. Protagonista il produttore Davide Fregonese

22 ottobre 2024 | 18:35
 

Etna chiama le Langhe… e il richiamo si fa subito intesa armoniosa! È successo ancora, in un nuovo gioco enogastronomico, in un'altra serata piena di magia, con l'appuntamento di “A Night in Pairing”. Il vulcano ancora protagonista, vivace mattatore, esaltatore di sapori e di profumi, amante affascinante che corteggia altri territori d'Italia, vocati all'enologia di prestigio, come l'Etna stesso, del resto. E questa volta al suo richiamo hanno risposto le colline delle Langhe con un ospite d'eccezione, che proprio tra Sicilia e Piemonte divide la sua vita e le sue produzioni: Davide Fregonese.

Un gradevole valzer tra Etna e Langhe: nuova serata allo “Zefiro” di Taormina

La terrazza del ristorante Zefiro di Taormina

L'Etna incontra le Langhe allo Zefiro di Taormina

Scenografia ammaliante, ancora una volta, è stata la terrazza suggestiva del ristorante “Zefiro”, all'NH Hotel Collection di Taormina. Lo scorso 13 ottobre è andato in scena il format gastronomico ideato dal general manager dell'Hotel, Andrea Luca, che tanto sta appassionando ospiti e commensali, ma anche gli stessi produttori coinvolti, i giornalisti di settore, il personale di sala e di cucina, quest'ultimo guidato con maestria e semplicità, allo stesso tempo, dal resident chef Giuseppe Digiugno. Gli abbinamenti ai suoi piatti, come sempre, lasciati alla scelta degli ospiti, piacevolmente divisi, combattuti quasi, tra due calici per ogni portata: uno dal vulcano e uno dal Piemonte.

Un gradevole valzer tra Etna e Langhe: nuova serata allo “Zefiro” di Taormina

Giuseppe Digiugno e Davideo Fregonese

Etna e Barolo sono stati i grandi protagonisti della serata, entrambi prodotti da Davide Fregonese, con alle spalle una prima esistenza spesa tra le borse internazionali e l'alta finanza, per poi restare folgorato dall'amore e dalla passione per le produzioni enologiche. Piemontese doc, Davide ha confessato di essere rimasto affascinato anche dal territorio dell'Etna, dove infatti ha deciso di investire parte dei suoi sforzi vitivinicoli. E già qui il tratto lungimirante da esperto della finanza si è percepito tutto, con la scelta di due territori unici al mondo per viticoltura: le Langhe e l'Etna, appunto! E alla nostra domanda, se avesse voluto fare altre scelte d'investimenti nella sua seconda vita da produttore, ha risposto con certezza: “Magari in Toscana!”.

Insomma, tutte sfide di alto livello, tutti territori conosciuti nel mondo per i loro vini eccellenti. E per Fregonese, allora, lontano ormai dai freddi calcoli della finanza, è scoccata la freccia dritta al cuore, facendolo innamorare di ogni grappolo, di ogni alberello, di ogni filare di uve e di vitigni, siano essi in Piemonte o in Sicilia. Perché produrre vino, soprattutto in Italia, non è un lavoro come un altro. È una missione, una passione. E Fregonese questo lo ha compreso e abbracciato, come nuova scelta di vita.

Il racconto di “A Night in Pairing” allo Zefiro di Taormina

Tra i racconti del produttore, dunque, ma anche del suo enologo Andrea Del Piano, e dell'amico Davide Rosso, anch'egli viticoltore a Serralunga d'Alba (Cn), a riscaldare i palati è giunto il cocktail di benvenuto, creato con il distillato Agalìa, tratto da agave e botaniche dell'Isola, altro progetto di Fregonese, presentato con il socio Federico Vincenzi. Il distillato scava dolcemente ma anche decisamente tra sentori, essenze e sapori siciliani, per poi arrivare ad un'armoniosa esplosione di raffinatezza. Molto gradevole, quasi da bis… se non fosse stato che altri grandi sapori attendevano i commensali. Allora, abbiamo rinunciato, abbandonandoci invece al racconto polifonico della serata, che si è aperto all'insegna dell'autunno, abilmente salutato dallo chef Digiugno con una Spuma di zucca gialla, pioppini spadellati, stracciatella, timo e tarallo al pepe nero sbriciolato. Il “la” del concerto è stato dettato da quest'entrée musicale, cui si sono accordati subito un Etna Rosato del 2021 e un Langhe Doc Nebbiolo, anch'esso del 2021.

La scelta migliore? Era un gioco, dunque scelta lasciata assolutamente al gusto personale di ciascun ospite, così come non esiste l'abbinamento perfetto (lezione numero 1 di ogni manuale del sommelier che si rispetti!). Tuttavia, da notare come il Nebbiolo sia stato, dal suo primo apparire, una gradevole sorpresa per nulla eccessiva, mentre il Rosato dell'Etna lo avremmo personalmente e tranquillamente abbinato anche alle altre portate successive… Quali? Per esempio, il primo: Cavati di Timilia con cime di rapa, triglia e fonduta di Parmigiano 36 mesi. Un abbinamento “quasi perfetto”, se non fosse stato per la presenza gradevole ma ancora più intensa del Parmigiano, che richiamava ad altri sapori. Infatti, la scelta di chef e organizzatori è caduta su un Etna Bianco 2023 e, in alternativa, un Barolo Docg Cerretta 2018. Gioco audace, vero? E noi, pacatamente, abbiamo nuovamente rivolto la nostra attenzione al Rosato precedente, appunto! Ma entrambi i nuovi vini arrivati hanno mostrato tutto il loro carattere, ovviamente come bravi “fratelli” differenti per età, per “genitori”, eccetera. Ma lo scopo di “A Night in Pairing” era ed è proprio questo: giocare, sparigliare le carte e ri-distribuirle ad ogni portata.

Come per il secondo, altra abile dimostrazione di uno chef che ci stupisce ad ogni nuovo appuntamento per la sua crescita in cucina: Beef Ribeye indivia alla brace, purea di carote e demi glace. Abbinamenti consigliati nel “gioco”: Etna Rosso Doc Riserva 2017 e Barolo Docg Prapò 2018. Un gioco divenuto serio, dunque, dinanzi a certe etichette! Sublime, infine, il dessert: Bavarese allo zafferano, sbrisolona all'olio evo e spugne di balsamico, a cui è stato deciso di abbinare il distillato Agalìa in purezza, senza nozze o fidanzamenti con altri ingredienti. Una scelta decisa, ma che ha portato a galla sia il carattere intenso del dessert sia quello appunto deciso dello stesso distillato.

Allo Zefiro di Taormina un altro valzer di fine estate

Un altro valzer di fine estate, così, è risuonato sulla terrazza delloZefiro”, per salutare il clima temperato dell'isola e dare il benvenuto ad un autunno forse incerto, sul piano climatico, ma certissimo sul piano gastronomico. A dirigere l'andamento della gradevole “Night”, ancora una volta accanto al general manager Andrea Luca, l'abile comunicatrice Cristina Cocuzza, che ha condotto con la consueta gentilezza gli interventi della serata.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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