Grandi vini orgoglio di una grande terra, la Sardegna e un comune: Orgosolo, più conosciuto per la cronaca (ma pure per gli splendidi Murales) che per i solari e forti rossi e bianchi che nascono nel cuore della Barbagia, caratterizzato dall'aspro e selvaggio altopiano di Supramonte.
All'assaggio di 4 vini sardi
Urùlu e Neale: come sono i vini di Orgosolo
Due bottiglie anzitutto, prodotte dalla cantina di Orgosolo: Urùlu e Neale. Entrambe etichette Doc. Avevamo degustato i rossi "velocemente" al Vinitaly con l'impegno di valutarli con più calma nei mesi successivi.
Le bottiglie di Neale e Urùlu
Il Neale, 15,5 °in potenza , è un vino giovane, elegante e generoso che è stato creato combinando sapientemente i vitigni tradizionali: 85 % Cannonau e 15% Bovale. Una piacevole sorpresa. Urùlu è invece un Cannonau di 15°, prende il nome dalla località che dista 4 chilometri da Orgosolo caratterizzata da un promontorio che domina la vallata di Locoe, un'area storicamente vocata alla viticoltura.
Un grande rosso impreziosito da un filo di seta, prodotto del fine artigianato locale, figlio di una tradizione pluricentenaria. Rappresenta il vino di punta della cantina nata nel 2006 grazie all'intuito di 19 piccoli produttori che decisero di selezionare le migliori uve Cannonau provenienti dai loro vigneti per produrre rossi sontuosi e complessi. Scommessa vinta. La vendemmia avviene fra fine settembre e ottobre. Le uve vengono raccolte a mano e nell'arco di qualche ora lavorate in cantina con attrezzature artigianali e sottoposte ad un trattamento dolce per ottenere nettare di alta qualità. «Il vino è un'equilibrata sinfonia al pari del canto a Tenore dei nostri pastori- dicono in Coop- indicato dall'Unesco quale perla del patrimonio immateriale dell'Umanità».
Ad Alghero per assaporare altri due vini
Da Orgosolo ad Alghero per parlare di altri due vini prodotti dalla coop La Palma: Blu e Recònta. Blu è un Vermentino di 13°, molto intrigante e di grande piacevolezza dal color giallo paglierino tenue.
Le bottiglie di Blu e Reconta
Esprime in bocca tutte le potenzialità del vitigno; è minerale ed equilibrato e con il pesce raggiunge la massima bevibilità, che è il suo punto di forza. Infine, il sole, il mare e la roccia rappresentano gli elementi di forti e unici che scolpiscono i 14,5° del ''Recònta- Cagnulari -Riserva''. Vino di razza: «E' stato domato nel nostro territorio - ricordano presidente e direttore della cantina, Mario Peretto e Simone Bussu e l'enologo Gaetano La Spina - dove i terreni calcarei hanno imbrigliato la sua forza e gli hanno dato un'espressione aromatica unica, così complessa da essere un connubio di fiori, frutta e spezie».