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Vini Alto Adige, il nuovo disciplinare slitta al '24. Ma rimedia la vendemmia

In occasione dell'Alto Adige Wine Summit, manifestazione biennale del Consorzio, il presidente Andreas Kofler, ci ha illustrato il buono stato di salute delle cantine associate che puntano a 45 milioni di bottiglie. La coltivazione delle uve bianche si spinge sempe più in alto e in basso prendono spazio i rossi

di Alberto Lupini
direttore
11 settembre 2023 | 19:08
Vini Alto Adige, il nuovo disciplinare slitta al '24. Ma rimedia la vendemmia
Vini Alto Adige, il nuovo disciplinare slitta al '24. Ma rimedia la vendemmia

Vini Alto Adige, il nuovo disciplinare slitta al '24. Ma rimedia la vendemmia

In occasione dell'Alto Adige Wine Summit, manifestazione biennale del Consorzio, il presidente Andreas Kofler, ci ha illustrato il buono stato di salute delle cantine associate che puntano a 45 milioni di bottiglie. La coltivazione delle uve bianche si spinge sempe più in alto e in basso prendono spazio i rossi

di Alberto Lupini
direttore
11 settembre 2023 | 19:08
 

L'Alto Adige Wine Summit è la più grande manifestazione mediatica nel mondo del vino dell'Alto Adige ed è organizzata ogni due anni dal Consorzio Vini Alto Adige. Il suo obiettivo è presentare agli opinion leader dei principali mercati, tra cui Italia, Germania, Svizzera, Austria, Gran Bretagna, Svezia, Paesi del Benelux, Usa, Canada, Giappone e Corea del Sud, un'approfondita panoramica sul settore della viticoltura e della vinificazione in Alto Adige. La quarta edizione di quest'anno ha suscitato un grande interesse: oltre ottanta rappresentanti di importanti media specializzati, personalità attive sui vari canali social dedicati al vino e Masters of Wine provenienti da dodici Paesi sono stati accolti nella regione. Inoltre, hanno partecipato novantasette produttori, per i quali l'evento è stata un'opportunità preziosa per entrare in contatto con esperti influenti nel settore del vino e rappresentanti dei media. E proprio in quest'occasione, abbiamo intervistato il presidente del Consorzio Vini Alto Adige, Andreas Kofler.

Kofler (Consorzio Vini Alto Adige): «Avremo il nuovo disciplinare per la vendemmia 2024»

Alto Adige in piena vendemmia. E sarà una buona vendemmia. Ma in attesa abbiamo il disciplinare nuovo: come siamo coi tempi?
Un po' così. In questa vendemmia non siamo riusciti ad arrivare al nuovo disciplinare. È una cosa che ci occupa da sette anni ormai. Stiamo aspettando con ansia l'introduzione degli Uga, le unità geografiche aggiuntive, una cosa importantissima per la nostra Doc Alto Adige perché dà ancora di più impronta del territorio ed è garanzia di qualità. Ma siamo sicuri che l'avremo per la vendemmia 2024.

Vini Alto Adige, il nuovo disciplinare slitta al '24. Ma rimedia la vendemmia

Andreas Kofler, presidente del Consorzio Vini Alto Adige

E si alza l'areale di coltivazione?
Non si alza l'area, anche se facciamo già tante prove in altitudine perché come tutti soffriamo del cambiamento climatico. E qui nel territorio alpino è molto sentito. Le zone sono quelle classiche di viticoltura che abbiamo da secoli e a cui vogliamo dare un'impronta in più.

Vini Alto Adige, il nuovo disciplinare slitta al '24. Ma rimedia la vendemmia

Winesummit Welcome Evening, Castel Mareccio, Bolzano - foto mintmediahouse

Riguardo al climate change, ci sono delle scelte delle cantine orientate ad alcuni vitigni piuttosto che ad altri?
No, quello che si può dire è che si alzano le zone per varietà. Se 20 anni fa il Pinot bianco era nella zona giusta a 400 metri, oggi invece si trova a 500-600 metri. E nelle zone più basse forse si può dire che arriva un po' di vino rosso che sa adattarsi meglio a questo caldo.

E qual è il rapporto tra bianco e rosso?
Il 67% è a bacca bianca, mentre il 33% a bacca rossa.

Kofler (Consorzio Vini Alto Adige): «Fiduciosi per la vendemmia, previste 44-45 milioni di bottiglie»

E per quanto riguarda le varietà: qual è la prevalente, il Pinot grigio? E la Schiava, che futuro ha?
Sì, sicuramente il Pinot grigio in termine volumi, ma poi anche Sauvignon bianco, Pinot bianco, Pinot Nero, Gewürztraminer e Chardonnay, che sono tutti su percentuali intorno al 10%. La Schiava ha un bel futuro anche se è diminuita molto negli ultimi decenni, ma adesso siamo arrivati ad un punto in cui si vede che non viene estirpata come negli altri anni. Ora è piantata nelle zone giuste, dove può dare il meglio di qualità e vediamo anche che il mercato è più aperto per un vino rosso più leggero, beverino.

Sulle scelte di qualità: quali sono i vini che raggiungono le soluzioni migliori?
Credo che siamo arrivati ad un Alto Adige 2.0, anche 3.0. Abbiamo la possibilità di adattare veramente la varietà alla zona. Abbiamo la grande fortuna di avere una varietà di territorio molto vasta... dai 200 metri ai 1000 metri. E per questo possiamo avere tante varietà che possono dare il meglio in queste zone.

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Tornando alla vendemmia, qual è la stima delle bottiglie finali?
Abbiamo la fortuna che i nostri contadini e associati al Consorzio sono aziende molto piccole e hanno fatto un buon lavoro anche con tanti problemi come la peronospora. Non è andata così male con una vendemmia nella media, anche come volumi. La qualità? Con questo tempo che abbiamo è fantastico può ancora maturare bene. Siamo fiduciosi. In media facciamo 44-45 milioni di bottiglie e lo sarà anche forse per quest'anno.

Vini Alto Adige, il nuovo disciplinare slitta al '24. Ma rimedia la vendemmia

Alto Adige Wine Summit - foto ©mintmediahouse


La vendemmia è un'occasione per il turismo?
Certo, è un'occasione molto bella. L'Alto Adige mai come a settembre-ottobre è così bello. Non fa caldo, si può passeggiare nei vigneti e si possono fare dei tour. Veniteci a trovare!

Al Wine Summit 80 giornalisti e opinion leader da tutto il mondo e Reinhold Messner fra i protagonisti

Tornando ai lavori del Wine Summit va detto che l’interesse per l’evento è stato grande anche in questa quarta edizione. In Alto Adige sono stati accolti oltre ottanta rappresentanti di importanti media specializzati, personalità dei vari canali social media dedicati al vino nonché Masters of Wine provenienti da dodici Paesi. «La nostra priorità è dare a influenti rappresentanti dei media un’idea dei contrasti che contraddistinguono l’Alto Adige come territorio vinicolo, ma anche di mostrare loro quanto variegata sia, per quanto comparativamente piccola, la nostra regione vinicola», ricorda Kofler.

Con questo obiettivo, da giovedì a domenica è stato predisposto un denso programma che andava da degustazioni di annate, varietà e novità presso la Sala del Carroponte del NOI Techpark a cene presso i singoli viticoltori e tour dedicati a temi specifici, fino alla grande manifestazione finale con Reinhold Messner presso Castel Firmiano, durante la quale il simbolo dell’alpinismo italiano ha ricordato anche il suo legame col vino (da una decina d’anni è diventato produttore).

Vini Alto Adige, il nuovo disciplinare slitta al '24. Ma rimedia la vendemmia

Ottanta giornalsiti da tutto il mondo al Wine Summit in Alto Adige

«Già solo l’interesse per il Summit – sottolinea ancora Andreas Kofler  - dimostra chiaramente che siamo riusciti, in sole quattro edizioni, a diventare uno dei principali eventi nel calendario degli esperti e dei giornalisti». Inoltre, è stato possibile fornire ai partecipanti un quadro autentico e armonioso dell’industria vinicola dell’Alto Adige e a suscitare in loro l’interesse per l’Alto Adige quale territorio vinicolo. «Il fatto di essere riusciti ad attirare su di noi l’attenzione degli opinion leader del mondo del vino è un grande successo - e, allo stesso tempo - un incentivo a organizzare, tra due anni, l’edizione numero cinque dell’Alto Adige Wine Summit». Un appuntamento al quale, conclude il vicepresidente Martin Foradori, «avremo finalmente la possibilità di rimarcare la nostra qualità attraverso le aree che saranno definite nel nuovo disciplinare che certamente escluderà la possibilità di imbottigliare i nostri vini fuori provincia».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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