Nello spirito della Convenzione Europea del paesaggio (firmata a Strasburgo nel 2000) il 14 marzo si celebra la Giornata Nazionale del Paesaggio, istituita dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (Mibact) con decreto ministeriale n.457 del 7 ottobre 2016. Lo scopo è quello di promuovere la cultura del paesaggio, sensibilizzando tutti cittadini e le istituzioni su queste tematiche.
La Toscana, nella regione del Chianti
Dalla Costituzione ai concorsi
D’altra parte la tutela del paesaggio e la salvaguardia del territorio è uno dei principi fondamentali inseriti nella Costituzione, a questo proposito non possiamo fare altro che rileggere l’articolo 9 della Costituzione: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali".
Il paesaggio deve essere considerato un valore identitario del Paese: occorre trasmettere il messaggio alle giovani generazioni. Nel 2004 è nato l’Osservatorio nazionale per la qualità del paesaggio: un luogo di confronto sulle tematiche paesaggistiche tra l’Amministrazione del Ministero, il mondo accademico e quello delle associazioni ambientaliste. Negli anni l’Osservatorio ha lavorato su numerose tematiche che interessano il nostro Paese: dalle minacce al paesaggio con i temi legati al consumo di suolo. Infatti tutelare il paesaggio significa usare consapevolmente il territorio, incentivando una economia sostenibile. Ogni due anni viene conferito il Premio Nazionale del Paesaggio, ad ottobre scorso era uscito il bando. Una Commissione nominata dal Ministero della Cultura individuerà, tra le proposte pervenute, la Candidatura Italiana alla selezione per l’attribuzione del Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa.
Il Premio Nazionale del Paesaggio
Il 14 marzo 2023, in occasione della celebrazione della Giornata Nazionale del Paesaggio, il progetto italiano candidato al Premio Europeo riceverà il Premio Nazionale del Paesaggio, istituito nel 2016 dallo stesso Ministero. Il Premio, conferito ogni due anni, costituisce la candidatura italiana al Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa: la partecipazione dell’Italia è un’importante occasione di promozione e divulgazione dei valori connessi al paesaggio. Tutti i progetti candidati dall’Italia nel corso delle passate edizioni sono stati oggetto di riconoscimenti nell’ambito della selezione europea.
Lago di Braies
Alcuni vincitori delle precedenti edizioni
Nella passata edizione 2020-2021 il progetto “La biodiversità dentro la città: la Val d’Astino di Bergamo”, premiato a livello nazionale e selezionato a rappresentare in Europa la candidatura italiana, è stato proclamato vincitore a novembre 2021 della VII edizione al Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa. Dieci anni prima, in occasione dell’edizione 2010-2011, il prestigioso riconoscimento europeo era stato assegnato al progetto sardo “Carbonia Landscape Machine”. Segreteria tecnica del Premio: premiopaesaggio@cultura.gov.it In occasione della giornata celebrativa, che si svolgerà il 14 marzo 2023, tutti gli Uffici e Istituti del Ministero, nei rispettivi ambiti di competenza, svilupperanno iniziative sul tema del paesaggio. Le iniziative proposte per questa giornata sull’intero territorio nazionale saranno l’occasione per riflettere sulla cultura del paesaggio, per la diffusione della conoscenza del suo significato e la consapevolezza del suo valore.
Vista su Portofino
Tutti gli eventi organizzati presso musei, siti archeologici, biblioteche, archivi, uffici e istituti del Ministero della Cultura o promossi da Associazioni ed Enti , che contribuiscono alla realizzazione della giornata, saranno pubblicati sul sito del Ministero nella sezione dedicata agli “Eventi culturali” al link:https://www.beniculturali.it/evento/giornatanazionaledelpaesaggio2021. La mancanza di pioggia al nord sta cambiando radicalmente la morfologia della pianura Padana, non solo anche delle coltivazioni. Dunque dovremmo porci degli interrogativi su quanto facciamo noi per contribuire al miglioramento della carenza idrica.