"L'amore è un apostrofo rosa... È la piccola rosa che ti ho messo sul piatto, la fetta del dolce che ti ho preparato, la cascata dei miei croque en bouche, il mare di coccole che ho pronte per te!"
È l'incipit del bellissimo volumetto "Coccole per due a tavola: sogni, desideri ed emozioni" (Casa editrice L'Orto della Cultura, 15 euro) che lo chef friulano, maestro di cucina Germano Pontoni dedica agli innamorati in occasione della Festa di San Valentino (14 febbraio). Una festa che vuol ricordare anche l'amore tragico di Giulietta e Romeo che Shakespeare ha trasformato in un'opera letteraraia di grande successo.
Il bocolo (bocciolo di rosa rossa) è uno dei simboli di Venezia
Le origini friulane della storia d'amore di Giulietta e Romeo
Pochi sanno, però, che questa storia d'amore ha avuto origine in Friuli, a Udine, per la precisione, e non a Verona. Fonti letterarie e rigorose ricerche storiche parlano, infatti, di due giovani e nobili rampolli friulani realmente esistiti: Lucina Savorgnan del Monte e Luigi da Porto, scrittore e storiografo, cugino di Lucina. Sta di fatto che Luigi, fine letterato, per primo scrisse tra il 1512 e il 1524, ambientandola a Verona, la "Historia novellamente ritrovata di due nobili amanti", dalla quale in seguito Shakespeare trasse ispirazione per il dramma Giulietta e Romeo. La storia riflette le vicende autobiografiche di Luigi da Porto e il suo amore per Lucina, amore contrastato dalle rispettive famiglie proprio come nel dramma "Romeo and Juliet".
La tragedia di Giulietta e Romeo ha ispirato oltre 40 versioni cinematografiche
Quelle coccole durante un momento di intimità a tavola
Chissà - commenta Germano Pontoni - se i due amanti, dopo l'incontro fatale durante una sforzosa festa svoltasi il 26 febbraio 1511 a Palazzo Savorgnan, nel cuore di Udine, avranno avuto la possibilità di appartarsi per farsi le coccole durante un momento di intimità conviviale a tavola. Prendendo lo spunto da questo episodio Pontoni ha preso carta e penna per regalare agli innamorati di oggi questo delizioso libriccino sulle coccole a tavola con relativi menu, perchè amarsi è non solo passione, ma anche piacere.
Ricette piacevoli, talvolta peccaminose e anche afrodisiache
Si sa che alcuni ingredienti che compongono le ricette di cucina possono essere piacevoli, ma talvolta anche peccaminose, oltrechè afrodisiache. Ecco allora un ricettario ricco di "coccole culinarie" per accendere momenti indimenticabili. Il volume è suddiviso in tre sezioni: "San Valentino", "Coccole Fuori Porta", "Un Amore Duraturo". Nei molti capitoli, tra racconti, riferimenti e aneddoti, si sviluppa il "menù per due" dedicato alle diverse occasioni per vivere l'intimità.
"Sor-risi": quando il riso diventa protagonista di mille piatti
Emblematico, già nel titolo, il capitolo dedicato alla festa di San Valentino: "Sor-risi, Tenerezze, Baci. L'amore attraverso le parole e i sapori". Niente di più gustoso sottolinea Germanio Pontoni. Come trasformare i momenti affettuosi in ricette di cucina partendo, ad esempio, dal riso e dai... sorrisi. Meglio ancora: "sor-risi" ovvero "signori risi". Risotti, insalate, e perchè no, dolci e biscotti utilizzando la farina di riso. E allora via con le ricette: ciambelline di riso e patate al profumo di limone; noci di riso in crosta mediterranea; riso Venere profumi e sapori d'estate; quenelle di cernia e verdurine al vapore; baci di amaretti al cuore di nocciolato e pistacchi di Bronte; coppa con crema pasticcera di riso, ananas fresco e arancia; crostatina alla frutta fresca con farina di riso e olio extravergine d'oliva.
Lo chef friulano, maestro di cucina Germano Pontoni
Quel "bocolo" veneziano di rosa rossa come pegno d'amore
Un intero capitolo Pontoni dedica poi ai boccioli e ai "bocoli" con relativa leggenda. Il 25 aprile a Venezia, oltre a festeggiare il Patrono della città, San Marco, è tradizione che durante la festa gli uomini innamorati donino alle proprie amate il "bocolo", un bocciolo di rosa rossa come pegno d'amore. A questo gesto è legata la leggenda del trovatore Tancredi, ragazzo del popolo, e della bella veneziana Vulcana, figlia del doge Orso Primo Partecipazio (in carica dall'864 all'881). L'amore è corrisposto, ma ostacolato dalle umili origini del ragazzo, impedimento alla benedizione dogale, per cui Tancredi parte per la guerra nell'intento di acquisire gloria e fama in battaglia e tornare a Venezia con l'aureola di eroe. Ferito a morte in battaglia, Tancredi cade riverso su un roseto bianco che si tinge di rosso per il sangue. Al paladino Orlando rivolge la preghiera di recare a Vulcana una rosa intrisa del suo sangue. Orlando arriva a Venezia la vigilia del giorno di San Marco, portando con sé quel dono d'amore e di morte. Vulcana ammutolisce e sbianca in volto. Al mattino successivo verrà trovata morta dalla nutrice, con il fiore tra le mani. In ricordo di quel gesto, gli innamorati, nella ricorrenza di San Marco, il 25 aprile, regalano un bocciolo di rosa rossa alla loro amata.
Fiori invernali, petali di rosa, foglie croccanti, crespelle, frico
Ai "bocoli" Germano Pontoni ha dedicato sette ricette: bocoli di bresaola giuliana di Montasio e rucola. Gardenie e rose: foglie di patate croccanti, crema di formaggio Montasio e granelli di melograno. Fiori, petali e frico croccante. Fiori invernali pastellati e fritti. Fiorone di trota rosa Regina. Boccioli di crespella, petto d'oca affumicato e Montasio. Fiori di mela e pasta sfoglia.
Pic-nic all'aria aperta, incontri romantici e dolci peccati di gola
Il capitolo delle "Coccole fuori porta" è dedicato ai pic-nic all'aria aperta. Qualche ricetta: polpettine di pollo. Girelle di frittata. Pane al sesamo con filetto di trota affumicata. Biscottini con farina di mais.Plumcake allo yoghurt. Cornetti salati farciti. Insalata di frutta.
Infine il capitolo "Un amore duraturo" contempla ricette per 365 giorni, gli incontri romantici a lume di candela tra due innamorati (con l'immancabile risotto con le fragole e le bollicine) e le magie del cioccolato con il tortino al cuore caldo di cioccolato fondente, le praline al lampone e la mousse al cioccolato. Dolci peccati di gola in onore di Afrodite, dea dell'Amore.
Lo chef maestro di cucina Germano Pontoni, con "lady chef Friuli"
Dalle navi del Lloyd Triestino al progetto "Quattro Stagioni"
Maestro di cucina ed executive chef onorario della Federazione Italiana Cuochi, Germano Pontoni, dopo la Scuola alberghiera a Firenze e Porretta Terme e l’apprendistato a Udine, la sua città d'origine, ha lavorato nei più prestigiosi alberghi della Versilia, per poi intraprendere un periodo di formazione a bordo delle navi passeggeri del Lloyd Triestino della Flotta Finmare. Autore di molte pubblicazioni dedicate alla cucina e alla gastronomia, vanta un’esperienza ultraventennale nella ristorazione salutistica e di riabilitazione ed ha sposato la causa del volontariato con il progetto "Quattro Stagioni" a Pasian di Prato (Udine) dove vive. Chapeau anche per quest'ultima sua benemerita iniziativa.