Il Sole 24 Ore ha pubblicato la sua attesa classifica annuale sulla qualità della vita nelle province italiane, basata e stilata analizzando un totale di 90 indicatori suddivisi in sei differenti categorie. Udine si è distinta come la provincia in cui si vive meglio e per la prima volta si piazza in testa alla graduatoria, seguita da Bologna e Trento.
Monza Brianza prima nella categoria Ricchezza e consumi
La situazione del Centro e Nord Italia prevale nella parte alta della classifica, mentre molte province del Sud soffrono nel confronto, relegandosi nelle ultime posizioni.
Monza e Brianza in testa per ricchezza e consumi. Quarta per lavoro
Per quanto riguarda la categoria Ricchezza e Consumi la provincia di Monza-Brianza arriva prima (seconda Aosta), grazie a buoni risultati nella spesa media delle famiglie per l’acquisto di beni durevoli e ai dati immobiliari. Calcolati criteri come anche i depositi bancari, spesa per beni durevoli, il numero di Isee bassi, i redditi di cittadinanza, i finanziamenti attivi, il prezzo delle case e i canoni di affitto, l’inflazione territoriale.
Risultato: primo posto in Italia, mentre è quarta posizione nazionale per “Affari e lavoro”, che comprende sotto indicatori come ecommerce (secondo posto italiano), nuove imprese e startup, infortuni sul lavoro (pochi rispetto alle medie nazionali), fallimenti e cessazioni attività di impresa, tasso di occupazione. Bene anche la provincia di Bergamo: la Capitale della cultura 2023 (insieme a Brescia), sale al 5° posto della classifica dei territori più vivibili, migliorando l'ottava posizione conquistata nel 1990 e conquistando il primato nella classifica tematica Ambiente e servizi.
L'inflazione influenza la spesa delle famiglie
L’impennata dei costi (dal mutuo alle bollette, passando per la spesa e le vacanze) ha portato le famiglie italiane a intaccare i propri risparmi. L'aumento dell'inflazione nel 2022 ha avuto conseguenze significative sulla spesa delle famiglie italiane, in particolare su beni durevoli, con una diminuzione complessiva del 2,6% rispetto all'anno precedente. Il record negativo si è registrato in provincia di Siena, dove la spesa è scesa da 3.107 a 2.180 euro, rappresentando una diminuzione del quasi 30% rispetto al 2021.
In risposta a queste sfide economiche, una parte della popolazione ha optato per l'indebitamento come soluzione. Tra giugno 2022 e giugno 2023, la presenza di crediti attivi è aumentata del 12%. Questo fenomeno potrebbe riflettere la difficoltà di alcune famiglie nel ridurre completamente le spese di fronte all'incremento dei costi.
Come è stata calcolata la classifica: i criteri utilizzati
Il Sole 24 Ore utilizza una metodologia dettagliata, assegnando punteggi alle province su 90 indicatori divisi nelle categorie "ricchezza e consumi," "affari e lavoro," "ambiente e servizi", "demografia, salute e società", "giustizia e sicurezza", e "cultura e tempo libero". Ogni indicatore assegna mille punti alla provincia migliore e zero a quella peggiore.
Udine, primo posto in classifica
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Bologna si piazza in seconda posizione
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Alcune delle protagoniste:
- Udine in testa: Udine ha guadagnato la prima posizione grazie a un incremento di 11 piazzamenti rispetto al 2022. L'abbondanza di strutture per il benessere, la bassa incidenza di reati informatici e furti di auto, uniti a poche famiglie con Isee inferiore ai 7.000 euro, hanno contribuito al suo successo.
- Bologna e Trento al podio: Bologna, già vincitrice in passato, si è distinta per "demografia, salute e società," mentre Trento ha primeggiato per sportività, qualità della vita degli anziani e l'ecosistema urbano.
- Milano: nonostante sia all'ottavo posto, Milano si è classificata come la migliore per "affari e lavoro."
Qualità della vita, Firenze indietro a causa di furti e rapine
Firenze scivola in classifica, paga furti e rapine. Passi indietro anche per Trieste e Bolzano:
- Firenze: caduta dalla terza posizione del 2022 a causa dell'aumento di denunce di furti e rapine, affitti in crescita e nuovi parametri come il consumo di farmaci contro l'obesità.
- Trieste e Bolzano: uscite dalle prime dieci posizioni, con Trieste penalizzata per la produzione di energia da fonti rinnovabili e Bolzano per il numero di scuole accessibili e farmacie.
Firenze scivola in classifica
Al Sud le province meno vivibili
La situazione nel Sud Italia non è delle più felici, stando all'analisi condotta dal Sole 24 Ore. Tante infatti le province del Meridione nella parte bassa della classifica: nelle ultime 40 posizioni scivolano ben nove province del Centro o del Nord, tre più dell’anno scorso, con Foggia classificata come la provincia con la qualità della vita peggiore, seguita da Caltanissetta e Napoli.
Qualità della vita, la classifica delle province più vivibili
Di seguito la classifica di tutte le province più vivibili redatta dal Sole 24 Ore:
- Udine
- Bologna
- Trento
- Aosta
- Bergamo
- Firenze
- Modena
- Milano
- Monza e Brianza
- Verona
- Parma
- Trieste
- Bolzano
- Pordenone
- Brescia
- Reggio Emilia
- Como
- Cremona
- Padova
- Treviso
- Pisa
- Vicenza
- Cagliari
- Ancona
- Pesaro e Urbino
- Piacenza
- Ascoli Piceno
- Gorizia
- Sondrio
- Siena
- Prato
- Venezia
- Varese
- Ravenna
- Roma
- Torino
- Macerata
- Lecco
- Cuneo
- Forlì-Cesena
- Pescara
- Novara
- Pavia
- Belluno
- Arezzo
- Mantova
- Genova
- Lodi
- Perugia
- Fermo
- Rimini
- Biella
- Verbano-Cusio-Ossola
- L’Aquila
- Asti
- Vercelli
- La Spezia
- Teramo
- Savona
- Ferrara
- Chieti
- Terni
- Lucca
- Pistoia
- Oristano
- Livorno
- Nuoro
- Rovigo
- Bari
- Alessandria
- Lecce
- Massa-Carrara
- Rieti
- Grosseto
- Viterbo
- Campobasso
- Sassari
- Benevento
- Avellino
- Frosinone
- Imperia
- Isernia
- Potenza
- Matera
- Barletta-Andria-Trani
- Ragusa
- Latina
- Salerno
- Messina
- Enna
- Catanzaro
- Catania
- Sud Sardegna
- Agrigento
- Palermo
- Vibo Valentia
- Taranto
- Caserta
- Trapani
- Brindisi
- Reggio Calabria
- Cosenza
- Crotone
- Siracusa
- Napoli
- Caltanissetta
- Foggia