All'Hotel Viu di Milano si è tenuta una serata durante la quale è stata presentata alla stampa del settore l'offerta turistica della Valtellina con un focus sulla tradizione enogastronomica della provincia di Sondrio. In questa occasione abbiamo potuto assaporare gustose ricette locali, realizzate con la collaborazione dello chef Giancarlo Morelli. L'evento è stato organizzato da Valtellina Turismo in collaborazione con Strada del Vino e dei Sapori della Valtellina e Fondazione Provinea.
Una cartolina dalla Valtellina
Valtellina Turismo, l'obiettivo è di raccontare il territorio
Per conoscere l'andamento del mercato turistico e le previsioni future abbiamo intervistato Lucia Simonelli, destination manager Valtellina Turismo, che affianca nelle attività il presidente. «L'estate è andata bene con presenze di turisti italiani e una ripresa di stranieri, attratti soprattutto dal cicloturismo come quello del Passo Stelvio, Gavia e Mortirolo, ma anche dall'enogastronomia. Per l'inverno stiamo registrando numerose prenotazioni preregistrate. Per le Olimpiadi '26 c'è un grande fermento progettuale. Avremo le gare importanti a Bormio e Livigno con il coinvolgimento della comunità valtellinese. Il nostro obiettivo è di raccontare il territorio: vantiamo 40mila posti letto, ma noi vorremmo veicolare un messaggio di complementarietà. La Valtellina non è solo sport, ma è anche paesaggio, benessere con le terme, cultura con i suoi palazzi e l'enogastronomia».
Lucia Simonelli, destination manager Valtellina Turismo
La Valtellina non è solo vino ma anche borghi, bike tour, trekking e raccolta di mele
La serata è continuata con l'intervento di Gianluca Macchi - Gal Valtellina - Valle dei Sapori. Il Gal ha dato avvio alla promozione territoriale finalizzata alla stesura della nuova "Strategia di sviluppo locale" per il periodo 2023-2027. Attività che contribuisce alla realizzazione della strategia dell'Unione europea per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. In Valtellina e Valchiavenna sono presenti numerosi prodotti tipici: i formaggi, i vini, la bresaola, le mele, i pizzoccheri. Dietro all'etichetta di ogni prodotto tipico e tradizionale c'è un patrimonio culturale che deve essere promosso. La valorizzazione di itinerari escursionistici e del gusto favorisce l'incontro del turista-consumatore con il territorio, anzi c'è un progetto per creare un percorso per gli amanti della bicicletta in mezzo alle vigne.
Quando si parla di Valtellina non si può non parlare del vino e dei suoi 2500 km di muretti a secco, dichiarati patrimonio dell'umanità dall'Unesco. Davide Fasolini presidente della Strada del Vino e dei Sapori della Valtellina è intervenuto presentando le eccellenze enologiche del territorio, perché “il vino serve per raccontare il territorio”. In Valtellina si producono 3 milioni e mezzo di bottiglie: non basta limitarsi a gustare il vino, ma si possono vivere esperienze rurali, come riscoprire i borghi, parlare con le persone del posto, visitare le cantine, fare i wine bike tour o i wine trekking, a settembre seguire la discesa del bestiame dalle malghe, la vendemmia e la raccolta delle mele.