«Il Forum ha l'obiettivo di creare una grande squadra tra il ministero, gli assessori regionali, gli enti locali e gli imprenditori». Queste sono state le parole con cui il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, ha accolto giornalisti ed esperti a Baveno, sulle rive del lago Maggiore, al primo Forum internazionale del turismo, un evento organizzato proprio dalla Santanchè, con l'intento di mettere in luce le potenzialità e l'importanza trasversale di un comparto che contribuisce direttamente e indirettamente al 13% del Pil nazionale con 255 miliardi di euro generati ogni anno e con 2,7 milioni di posti di lavoro, pari all'11% del totale degli occupati.
«Dobbiamo vincere questa sfida che ci deve vedere protagonisti, come Italia e come bellezze non siamo secondi a nessuno - ha proseguito la Santanchè. Lavorare di squadra per arrivare sul primo gradino del podio (l'Italia, oggi, è al secondo posto come meta turistica in Europa). Dobbiamo costruire veramente un'industria del turismo che partecipi in maniera importante al Pil: oggi lo facciamo con il 13% e la nostra sfida è quella di crescere. In questo Forum ascolteremo tutti e ci uniremo per andare più veloci e più lontani». Per il ministro, poi, «bisogna essere ambiziosi. Dobbiamo "meravigliare" la nostra Italia e dobbiamo vincere le sfide perché abbiamo tutti i tipi di offerta turistica».
Il ministro del Turismo, Daniela Santanchè
Santanchè risponde alle critiche: «Sfilata di ministri? Il turismo è trasversale...»
Il ministro Santanchè ha poi voluto fare un excursus per rispondere alle critiche sull'utilità dell'evento, che per le politiche di opposizione sarebbe solamente una "sfilata di ministri". «Il turismo è anche una materia trasversale. Come non potrei parlare di turismo e dei prodotti enogastronomici con il ministro Lollobrigida, con gli chef che ormai sono diventati gli ambasciatori nel mondo dell'italianità. Come non potrai parlare con il ministro Salvini dei trasporti: il turismo è viaggio ed è movimento, e noi dobbiamo averli sempre più efficienti».
«Come potrei non lavorare con ministero degli Interni Piantedosi, perché più sicurezza significa più libertà. Come non potrei parlare di lavoro Calderone: quest'anno nel comparto del turismo, ci tengo a sottolinearlo, abbiamo occupato 100mila persone. Il 52,3% erano donne, che sono un potente vettore per le pari opportunità: più donne lavorano e più donne sono libere. E poi come non potrei parlare con i ministri Musumeci e Abodi: l'Italia è la terza al mondo nel turismo costiero e quello sportivo genera 7 miliardi all'anno. E poi come non potrei lavorare con Sangiuliano e Urso di cultura e made in Italy. Insieme, quindi, si vince sempre. E siamo qui per questo».
Santanchè: «L'obiettivo del turismo è destagionalizzare»
Quale deve essere poi l'obiettivo principale del turismo? «Destagionalizzare» ha risposto la Santanchè. «Il turismo non può vivere di uno o due mesi all'anno, ma deve farlo per 365 giorni - ha continuato il ministro. E come possiamo fare? Ci sono alcuni esempi recenti come al successo della Ryder Cup a Roma o come le Atp Finals a Torino. Bisogna creare gli eventi e lo sport ci può aiutare tantissimo. Ma non solo con gli eventi sportivi, ma anche con il turismo congressuale, come sta accadendo oggi qui al primo Forum nazionale del turismo internazionale. Dobbiamo essere capaci di fare offerte turistiche diverse: come con il cicloturismo o anche con i cammini religiosi, in vista anche del Giubileo. Ma anche con tanto altro».
Il ministro Santanchè con gli assessori regionali
Lollobrigida: «L'enogastronomia è il trattore principale dei flussi turistici in Italia»
Sul palco è poi salito il ministro dell'Agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, che ha ripreso il discorso della Santanchè sul turismo come materia trasversale. «Non esiste il turismo da solo, così come l'agricoltura da sola. L'Italia, poi, non è una nazione di quantità ma di qualità». Il Paese, infatti, rappresenta solo lo 0,2% della superficie del pianeta, ma «abbiamo il 70% di tutto il patrimonio Unesco mondiale e abbiamo il maggior numero di specie in termine di biodiversità - ha ricordato Lollobrigida. Siamo un crogiuolo di identità». Nel corso dei secoli, infatti, «abbiamo assorbito la cultura dell'impero Romano, che era il mondo conosciuto allora e siamo stati contaminati dalle culture arabe, dalle invasioni barbariche e dal Rinascimento».
Il ministro dell'Agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida
E per tutto questo, «l'agricoltura ha dei vantaggi: abbiamo un'agricoltura moderna, capace di essere innovativa e sostenibile. Ma anche una particolarità rispetto alle altre nazioni: abbiamo un numero enorme di prodotti protetti dalle indicazioni geografiche. L'Italia è una nazione che tra Dop e Ig ha numeri sopra ogni nazione. E l'enogastronomia, insieme ai beni culturali e ai paesaggi, è il trattore principale dei flussi turistici di massa. La gente viene in Italia anche per mangiare, per mangiare bene e torna a casa con la consapevolezza del prodotto di qualità. L'Italia, quindi, è in grado di offrire qualsiasi offerta turistica. Ma bisogna fare l'opposto di quello che è avvenuto negli ultimi anni, visto che non si è investito sul turismo».
Urso: «Il turismo è alla base della tenuta della nostra economia»
«Il Forum è un'occasione per parlare e discutere di un settore trasversale - ha aperto il proprio discorso Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del made in Italy, intervenuto da remoto a causa di impegni lavorativi. Il made in Italy è sempre più riconosciuto nel mondo come marchio di qualità ed eccellenza, anche nel turismo, che per altro è il settore che può crescere di più nei prossimi anni. Il turismo deve crescere. Tra i paesi europei è in Italia è seconda ed è la nazione più visitata per persone che arrivano da altri contenenti come americani, giapponesi, cinesi... L'Italia è anche prima nel turismo del lusso, perché il lusso viene prodotto qui in Italia. Non siamo ancora ai livelli pre-pandemici ma i numeri dell'ultimo biennio segnano una ripresa. Il turismo è alla base della tenuta della nostra economia» ha spiegato Urso.
Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del made in Italy
Ma come si fa a crescere? Urso ha risposto seguendo sostanzialmente il leitmotive degli altri colleghi: «Partiamo dal presupposto che l'Italia ha le potenzialità per farlo. Ma non sempre all'offerta storica e gastronomica del nostro Paese corrisponde una capacità di intercettare la domanda mondiale. Dunque, è necessario variare i cataolghi turistici, destagionalizzare, attrarre sempre di più segmenti di mercato che chiedono qualcosa di più e valorizzare il turismo congressuale. Dobbiamo, poi, enfatizzare il richiamo dei grandi eventi e preparare una migliore accoglienza perché è il motivo per cui i turisti tornano». In sostanza, per il ministro Urso, «dobbiamo attrezzarci a farli tornare».
Bernabò Bocca, Dario Costantini, Lino Enrico Stoppani e Matteo Zoppas
Parole che sono state condivise ed apprezzate dai rappresentanti del mondo delle imprese legate a tutto ciò che ruota attorno al turismo presenti all'evento come Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, Dario Costantini, presidente del Cna (Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa), Lino Enrico Stoppani, presidente della Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi), e Matteo Zoppas, presidente dell'Ice (Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane). La forza del turismo italiano, infatti, come è stato più volte sottolineato durante il panel, è da sempre e sempre più legata al prestigio dei suoi marchi e prodotti.
Locatelli: «Il turismo accessibile è fondamentale per la crescita dell'Italia»
Per lo sviluppo del turismo, non poteva mancare anche il tema delicato dell'accessibilità, che è stato affrontato dal ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli. «Il governo si sta muovendo con un protocollo d'intesa tra il ministero per le Disabilità e il ministero del Turismo per garantire qualità nell'ospitalità e che racchiude in sé risorse economiche importanti e che definirà dei criteri per la qualità nell'accoglienza per le persone con disabilità. Abbiamo in cantiere tantissimi progetti. Ma non è una questione facile, perché alcune norme sono vecchie» ha continuato Locatelli.
Il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli
«Lo spirito - ha sottolineato il ministro - è quello di lavorare insieme, sia sul tema della mobilità che dei trasporti che delle barriere architettoniche. Stiamo cercando di lavorare anche sul tema dell'informazione, della comunicazione e della tecnologia per migliorare i soggiorni, il turismo e l'esperienza delle persone con disabilità. Si parla, infatti, di una fetta di mercato straordinaria e fondamentale per la crescita del nostro paese» ha poi concluso Locatelli.
Tajani: «Il turismo delle radici per far crescere le presenze turistiche in Italia»
A chiudere la prima giornata del Forum sul turismo internazionale è stato il ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Antonio Tajani, insieme ad un panel composto da Elisabetta Fabbri, presidente Starhotels, Ivana Jelinic, amministratore delegato di Enit, Marina Lalli, presidente di Federturismo e Carlo Bonomi, presidente di Confindustria.
Antonio Tajani, Elisabetta Fabbri, Ivana Jelinic, Marina Lalli e Carlo Bonomi
«Nel Pnrr c'è un capitolo riguardante il turismo delle radici che si pone l'obiettivo di far crescere le presenze turistiche invitando i milioni di italiani all'estero nei piccoli borghi dove sono nati i loro antenati» ha rivelato Tajani.
Il ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Antonio Tajani
«Tutta l'Italia deve diventare meta turistica, perché il turismo è importante per l'economia e per la crescita del nostro prodotto interno lordo e dobbiamo fare in modo di diventare la prima meta turistica in Europa, senza cedere il passo ai paesi dell'estremo Oriente. Non dobbiamo permetterlo e dobbiamo fare sempre di più affinché l'Italia possa accogliere il maggior numero di turisti» ha poi concluso il ministro.