La Catalogna segue la Germania e avvia una serie di investimenti volti alla ricerca sulla carne coltivata. Infatti, come riferiscono i media spagnoli, il "Departamento de acción climática, alimentación y agenda rural de la Generalitat de Cataluña e dall'Instituto de investigación y tecnología agroalimentaria (Irta) hanno stanziato un budget di 7 milioni di euro. E il Centro d'innovació en proteïna alternativa (Cipa), con diverse sedi nel Paese, sarà responsabile della ricerca su componenti alternative a quelli di origine animale, mirando a integrarli nell’alimentazione umana per fornire un adeguato apporto proteico.
La Catalogna, come la Germania, investe nella ricerca sulla carne coltivata
La carne coltivata è sinonimo di prodotto sostenibile e di qualità?
L'obiettivo principale è introdurre sempre più alternative alla carne sul mercato, offrendo ai consumatori prodotti sostenibili e di qualità. «Questo annuncio storico è un passo importante verso la trasformazione della Catalogna in uno dei principali centri spagnoli per alimenti sostenibili a base vegetale e fermentati. La regione ospita già aziende pionieristiche di proteine alternative, ma questo investimento aiuterà a sviluppare un vivace settore catalano in grado di produrre alimenti deliziosi e convenienti per il crescente mercato delle proteine alternative, generando posti di lavoro altamente qualificati e opportunità di esportazione» ha dichiarato da Alex Holst del Good Food Institute Europe.
Le alternative alla carne a base vegetale rappresentano un investimento ecologico ottimale. Studi diversi, riferiscono i giornali iberici, hanno dimostrato la capacità di questi alimenti di ridurre le emissioni di gas serra fino al 98%, quasi azzerando il consumo di suolo e l'impronta idrica legata agli allevamenti. Inoltre, questo approccio rispetta il benessere animale, eliminando lo sfruttamento degli animali per la produzione di carne.