«Il turismo lento è in forte crescita, il turista è fortemente cambiato dopo il Covid, è un turista che vuole innovazione e cerca il benessere, e quindi apprezza sempre di più questa tipologia di offerta». Lo ha detto l'amministratore delegato di Enit Roberta Garibaldi, presentando il lungometraggio "Road to Rome" dedicato alla via Francigena.
"Road to Rome", un docufilm sulle vie Francigene
Quattro mesi e 3.200 chilometri. La staffetta della via Francigena europea diventa un docufilm con i racconti, i progetti di valorizzazione del territorio e le testimonianze di vita dei viaggiatori lungo l'epico itinerario da Canterbury a Roma, fino alla "Finibus terrae" di Santa Maria di Leuca, in Puglia.
La marcia europea - realizzata anche con il supporto di Enit - ha portato alla realizzazione di un docufilm che ha reso omaggio ai memorabili quattro mesi a piedi attraverso Inghilterra, Francia, Svizzera e Italia lungo lo storico itinerario di Sigerico, in occasione dei 20 anni dell’Associazione Europea delle Vie Francigene.
Oltre 3.500 i viaggiatori che hanno seguito a piedi il Road to Rome insieme a 28 blogger, 11 videomaker e decine di giornalisti con altrettanti influencer di Tik Tok, youtubers e Instagrammer. Oltre a 16 video regionali, 55 reels, 1000 fotografie in alta risoluzione, 117 articoli su blog in inglese, italiano e francese, 117 podcast, una rivista interamente dedicata all'evento ed oltre 500 articoli pubblicati sulla stampa internazionale.
Road to Rome, «un'esperienza che ha coinvolto tutto il corpo e la testa»
Percorsi umani rivoluzionati all’interno del viaggio come racconta Myra Stals, il volto di Road to Rome, che ha percorso l’intero cammino, definendolo «un’esperienza che ha coinvolto tutto il corpo e la testa, perché camminare tutti i giorni attraverso 16 regioni e 638 comuni è stato il lavoro più duro mai fatto col cuore. Invoco lo spirito d’iniziativa di tutti i giovani affinché possano trovare lo spazio e il desiderio di mettersi in cammino».
I numeri della Francigena
Rispetto al 2019, è in netto aumento il numero di giovani che decide di percorrere la Francigena: gli under 17 costituiscono il 5% (2% nel 2019) mentre il 13% è costituito dalla classe 18-24. La percentuale più elevata si registra nella classe 45-54 (21%). La presenza di giovani sul cammino è un elemento di grande importanza che testimonia l’attrattività di questo viaggio esperienziale e culturale anche per un target che fino ad oggi era poco presente sulla Via Francigena. L'itinerario già oggi è frequentato da 80 Paesi in tutto il mondo.
Il docufilm “Road to Rome” presentato in ENIT – Agenzia Italiana del Turismo. Ha visto la partecipazione del Ministro del Turismo Massimo Garavaglia, oltre a Massimo Tedeschi, Presidente AEVF e Sergio Valzania, scrittore e storico.
La ripartenza del turismo lento: «Una scommessa vinta»
«Lo scorso anno, con questa grande traversata di oltre 3.000 chilometri - di cui due terzi in Italia - abbiamo scommesso sulla ripartenza del turismo lento: i dati ci confermano che quello 'start again!' - slogan dell'iniziativa - è stato di buon auspicio e i numeri delle persone in cammino sulla Via Francigena, in Italia e negli altri Paesi, lo confermano. Anche l'azione di supporto alla candidatura della Francigena a Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO ha ottenuto importanti risultati», ha dichiarato Massimo Tedeschi.
«Percorsi che fanno del viaggio un luogo diffuso. Un fil rouge che è uno storytelling fatto di persone che si incontrano lungo il cammino e che segna un ritorno alle esperienze reali, caricate di aspettative ed emozioni che sono state esaltate con l'arrivo in Italia della staffetta "Road to Rome" dall'impatto tangibile con una Penisola ed un modo di vivere è unico al mondo», ha dichiarato l’Ad di Enit Roberta Garibaldi.
Il docufilm verrà messo a disposizione di tutti i soci dell'Associazione Europea delle Vie Francigene (comuni e associazioni locali) e partner di progetto e sarà presto sui canali ufficiali di www.viefrancigene.org con le tre versioni in italiano, francese e inglese.