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Bufala Campana
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In viaggio lungo la via Francigena San Gimignano e le sue torri

San Gimignano (Si) ebbe grande sviluppo durante il Medioevo. Tant’è che vide una straordinaria fioritura di opere d’arte che adornarono chiese e conventi. Dopo secoli di abbandono e degrado cominciò a riscoprire la bellezza della città, la sua importanza culturale e l’originaria identità agricola

 
02 giugno 2011 | 12:19

In viaggio lungo la via Francigena San Gimignano e le sue torri

San Gimignano (Si) ebbe grande sviluppo durante il Medioevo. Tant’è che vide una straordinaria fioritura di opere d’arte che adornarono chiese e conventi. Dopo secoli di abbandono e degrado cominciò a riscoprire la bellezza della città, la sua importanza culturale e l’originaria identità agricola

02 giugno 2011 | 12:19
 



San Gimignano (Si) si erge con il profilo delle sue torri su di un colle (334 metri) a dominio della val d'Elsa. Sede di un piccolo villaggio etrusco del periodo ellenistico (III-II sec. a.C.) iniziò la sua storia intorno al X secolo prendendo il nome del Santo Vescovo di Modena: San Gimignano, che avrebbe salvato il borgo dalle orde barbariche.

Ebbe grande sviluppo durante il Medioevo grazie alla via Francigena che lo attraversava. Tant'è che San Gimignano ebbe una straordinaria fioritura di opere d'arte che adornarono chiese e conventi. Nel 1199 divenne libero comune, combattè contro i Vescovi di Volterra ed i comuni limitrofi, patì lotte intestine dividendosi in due fazioni al seguito degli Ardinghelli (guelfi) e dei Salvucci (ghibellini).

L'8 maggio 1300 ospitò Dante Alighieri, ambasciatore della lega guelfa in Toscana. La terribile peste del 1348 ed il successivo spopolamento gettarono San Gimignano in una grave crisi. La cittadina dovette perciò sottomettersi a Firenze. Dal degrado e abbandono dei secoli successivi si uscì soltanto quando si cominciò a riscoprire la bellezza della città, la sua importanza culturale e l'originaria identità agricola.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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