«Il mio obiettivo è tramutare in fatti le frasi utilizzate da sempre sul nostro turismo: “il petrolio d’Italia, “la nostra maggiore risorsa». La ministra del Turismo Daniela Santanchè va subito al sodo a Milano, presso il palazzo della Regione, in occasione della presentazione della Stagione turistica invernale 2022-2023 della Lombardia. Presenti il presidente Attilio Fontana e l’assessora al Turismo Lara Magoni.
La ministra ha anche parlato della misura contenuta nella Manovra che dal primo gennaio abbasserà al 5% l'aliquota sulla tassazione sulle mance.
Attilio Fontana, Daniela Santanchè, Lara Magoni
Più risorse per il turismo e per la montagna
E rincara la dose: «Non è possibile che un comparto del calibro del nostro turismo riceva solo 2,4 miliardi di euro dal Pnrr. Quando è stato scritto il Piano non c’era la guerra in Ucraina e le materie prime non avevano subito aumenti. Mi batterò per avere più risorse per il turismo e quindi anche per la montagna. Ho l’ambizione di portare in cinque anni il ministero del Turismo a essere “Il” ministero e il comparto la prima azienda della nostra nazione. Bisogna sostenere questo settore con investimenti. Il servizio fa la differenza in un mondo competitivo. È necessario liberare le energie per fare. Abbiamo incominciato a togliere la tassazione dalle mance, ridotta al 5% e su questa linea plaudo all’iniziativa di Trenord che con i Treni della Neve propone un’offerta vincente».
La ministra ha, infatti, spiegato che: «Finora le mance dei camerieri avevano la stessa tassazione del lavoro dipendente, invece ora c'è una tassazione del 5%. Eravamo l'unico Paese in cui le mance erano tassate. Anche questo va nello spirito del merito, chi fa bene il proprio lavoro e la mancia è una gratificazione del lavoro fatto bene».
Le mance dunque dal 1 gennaio 2023 saranno tassate al 5%, quindi con un'aliquota agevolata rispetto alla tassazione ordinaria Irpef. Anche in Francia a settembre Emmanuel Macron ha annunciato una detassazione delle mance pagate con il bancomat o la carta di credito.
Livigno, primo mattino con vista ski area Mottolino - Foto @inLombardia
Sciare con il treno
Si tratta di offerte speciali che prevedono pacchetti treno + navetta + skipass + transfer agli impainti e sono dedicate proprio a chi vuol trascorrere una o più giornate di sport e divertimento in alcuni dei principali comprensori lombardi, evitando traffico e problemi di parcheggio. «La montagna è sinergia – ha puntualizzato il presidente Fontana – Per Regione Lombardia il turismo è un asset principale per il proprio sviluppo. Stiamo investendo risorse ed energie anche sui grandi eventi». Le Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026 sono dietro l’angolo.
Alpa Scima, Valchiavenna - Foto @inLombardia
Le montagne lombarde
E di neve e dei diversi territori lombardi ha parlato Lara Magoni, che ha ricordato che la ripresa del turismo internazionale ha permesso di registrare un +364% di arrivi nell’ultima stagione invernale rispetto alla precedente. I turisti apprezzano le montagne lombarde con Sentiment Index per l’offerta turistica di 88,2/100. Da Madesimo a Foppolo, da Bormio a Livigno, da Santa Caterina Valfurva a Ponte di Legno, senza dimenticare Piani di Bobbio e Valtorta, gli amanti dello sci trovano in Lombardia un universo in grado di soddisfare ogni esigenza: 27 comprensori sciistici, 467 piste da discesa, 324 chilometri per lo sci di fondo e 14 snowpark.
Arrivano le prenotazioni
Per la prossima stagione invernale il Ponte dell’Immacolata vede già prenotato il 44% delle camere disponibili, mentre Natale e Capodanno viaggiano al 60%. Grande richiesta anche per i weekend di gennaio e febbraio 2023.
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