Prezzi del gas, della luce, della benzina alle stelle. Inflazione a doppia cifra che si mangia gli stipendi e i risparmi accumulati dopo tanti sacrifici. E sullo sfondo lo spettro dell'austerity degli anni Settanta del secolo scorso. Morale della favola: "siamo in braghe di tela" per usare un'espressione veneta che rende bene l'idea. Una sorta di punizione che a Padova veniva inflitta ai creditori falliti i quali venivano spogliati dei loro vestiti e una volta rimasti solo con le mutande dovevano picchiare le terga quattro volte sulla "Pietra del Vituperio" pronunciando per quattro volte la frase: "Cedo i miei beni". Successivamente veniva inflitto loro l'ostracismo e venivano condannati all'esilio. Venendo ai giorni nostri, con la drammatica crisi in atto, quale umiliazione dovranno subire i commercianti, i ristoratori, gli albergatori, i liberi professionsti, ma anche le singole famiglie che si sono viste decuplicare i costi delle bollette? Luca Bini della Casa del Vino della Vallagarina di Isera (Tn) propone tre portate basate sulla stagionalità ad un prezzo di 25 euro, acqua e vino compresi.
La Casa del Vino della Vallagarina di Isera (Tn)
Per risparmiare sui costi delle bollette
In Trentino il vulcanico Luca Bini, nume tutelare della Casa del Vino di Isera, per risparmiare sui costi delle bollette senza penalizzare la clientela, ha lanciato, con successo, l'idea della cena a lume di candela. La formula, proposta da Luca Bini insieme alla moglie Diletta, punta a soddisfare le esigenze di tutti, dall'ospite a quanti si occupano della ristorazione senza tralasciare i fornitori di materie prime, in un momento nel quale gli effetti del caro bollette si stanno facendo sentire sempre di più in tutti i settori.
La cena della bolletta
«L'ho chiamata cena della bolletta – spiega Luca Bini – perché, visti i prezzi dell'energia elettrica e del gas schizzati alle stelle, in bolletta, come si dice, ci siamo finiti tutti». La proposta prevede, ogni martedì sera una cena al lume di candela alla Casa del Vino di Isera, con un menu basato sulla stagionalità e con materie prime provenienti dalla filiera green.
Il caro energia ha colpito tutti
Il costo energetico, che negli ultimi mesi ha subito una forte impennata, condiziona come detto sia le singole persone e i nuclei familiari sia le aziende costrette spesso a scelte drastiche: tagliare i consumi, limitare le spese, ricalibrare i bilanci per arrivare a fine mese. Il caro bollette ha colpito tutti, indiscriminatamente, non soltanto dal punto di vista economico, ma anche sociale e relazionale costringendo molti cittadini a modificare abitudini e comportamenti consolidati nel tempo ma ora messi in discussione. «In tempi di rinunce e sacrifici comprendo benissimo - aggiunge Luca Bini - che una famiglia o un gruppo di amici decida di limitare le uscite al ristorante. Ma questa scelta si riflette negativamente anche sull'intero sistema della ristorazione e della produzione delle materie prime che, non dimentichiamolo, è fonte di reddito per molte famiglie di lavoratori».
Come invogliare le famiglie a frequentare un ristorante?
In questo contesto Bini si è interrogato: come invogliare le famiglie a frequentare un ristorante consapevoli che una cena fuori casa non costituisce un costo proibitivo e nello stesso tempo contribuire a sostenere un settore importante per l'economia con ripercussioni positive sul territorio? La ricetta trovata dal gestore della Casa del vino è proprio quella della cena della bolletta: «I martedì sera proponiamo una cena con tre portate a nostra scelta basate sulla stagionalità a un prezzo di 25 euro, acqua e vino compresi. Partecipare a questa proposta - aggiunge - oltre che alle valutazioni esposte ha una doppia valenza, quella dell'ecosostenibilità e della riscoperta della socialità».
Il patron Luca Bini con la moglie Diletta
La cooperativa di produttori lagarini mette a disposizione i propri vini
Per amore dell'ambiente, ma anche per far fronte al rincaro dei costi energetici la cena si svolgerà come detto a lume di candela, mentre per la preparazione dei piatti, frutto di ricette storiche, verranno utilizzate materie prime della filiera green. L'alto aspetto riguarda lo stare assieme, il piacere della convivialità dopo due anni difficili anche per le relazioni, oltre che per l'economia, dovuti alla pandemia. «Ecco, vorrei che questa iniziativa diventasse uno stimolo per una riflessione su questo momento che stiamo vivendo e per farci ripartire tutti assieme. Come cooperativa di produttori della Casa del Vino - aggiunge il presidente Marco Tonini - non possiamo che apprezzare l'iniziativa di Luca Bini e dare il nostro contributo attraverso una colletta enologica mettendo a disposizione i nostri vini. Proporre una cena ad un prezzo calmierato credo sia di aiuto per stimolare quel sentimento di convivialità che va recuperato: stare bene in compagnia per condividere un piatto e dialogare assieme non è solo una forma di socializzazione ma anche un piccolo ma significativo passo per valorizzare il territorio nei suoi aspetti turistici ed economici».