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Non è la solita minestra! Un libro per riscoprire la tradizione

Nel suo volume, Enzo Cattaruzzi riscopre uno dei piatti più poveri ed iconici della cucina italiana. Spesso bistrattata, può invece essere un piatto da re, come dimostrato da chef Germano Pontoni

 
19 ottobre 2022 | 15:00

Non è la solita minestra! Un libro per riscoprire la tradizione

Nel suo volume, Enzo Cattaruzzi riscopre uno dei piatti più poveri ed iconici della cucina italiana. Spesso bistrattata, può invece essere un piatto da re, come dimostrato da chef Germano Pontoni

19 ottobre 2022 | 15:00
 

Di quale colore (politico) è la minestra? Giorgio Gaber, nella famosa ballata meneghina "Destra-Sinistra" non aveva dubbi. "Una bella minestrina è di destra, il minestrone è sempre di sinistra". A questa intrigante domanda ha voluto dare una risposta anche il giornalista scrittore friulano Enzo Cattaruzzi, socio fondatore e presidente del Club della Minestra, con un prestigioso curriculum di commentatore politico su quotidiani (La Discussione, Il Popolo, il Gazzettino, il Friuli, il Messaggero Veneto) e reti televisive.  

Accattivante il titolo della sua ultima fatica editoriale: "Non è la solita minestra" (Casa editrice L'Orto della Cultura, 104 pagine, 15 euro). Un volume che racconta la politica italiana degli ultimi anni attraverso le ricette di un grande chef friulano, Germano Pontoni. Lo ha presentato domenica in occasione dell'edizione 2022 del Festival della Polenta di Storo (era tra i componenti della giuria delle "Polentiadi" come esperto enogastronomico).

La cover del libro con le idee dello chef Non è la solita minestra! Un libro per riscoprire la tradizione

La cover del libro e lo chef Germano Pontoni
 

Cambiano i governi, i ministri, ma la minestra è sempre la stessa

Cambiano i ministri, cambiano i governi, ma la minestra è sempre la stessa: questo è il perenne lamento della vox populi. Quando, invece, la politica e la cucina s'incontrano, il vecchio adagio può essere rivisitato e corretto come suggerisce Enzo Cattaruzzi che provocatoriamente parla di politica abbinandola alle ricette del Maestro di Cucina Germano Pontoni. Formula originale che sottolinea il binomio e l'effervescenza con cui la tavola è sempre stata luogo di incontri conviviali, di affari, di accordi politici, anche gomito a gomito, tra rappresentanti di diversi partiti.

L'autore si sofferma in particolare sulla minestra furlana accompagnata sempre dal mitico Tajùt, un buon bicchiere di vino in una regione in cui il dialogo con i cittadini è diretto e genuino, scevro da ideologie divisive.

 

Anche un umile minestra può diventare un piatto da re

In tempi di ubriacature narcisistiche con i profeti dei reality show che imperversano sulle reti televisive di mezzo mondo dall'alba al tramonto e dal tramonto fino a notte fonda, Germano Pontoni ci riconduce sulla diritta via di dantesca memoria riportando in auge le mitiche minestre della nonna. Piatti umili che se preparati con una sapiente scelta degli ingredienti possono diventare dei piatti da re.

Amarcord personale. Ho ancora impressa nella mente la bontà di uno dei piatti più poveri della cucina trentina, la minestra di ortiche, assaggiata 40 e più anni fa a Rovereto nella "cambusa" di Gigi Caresia (il "Pellegrino Artusi del Trentino"). Altri tempi, direte voi. Macché, altra cultura, che Caresia sapeva interpretare con l'umiltà dei grandi.

Dalla zuppa d'orzo, fagioli e pancetta affumicata alla minestra maritata

Tra le innumerevoli ricette proposte da Germano Pontoni in questo bellissimo volume merita sicuramente una citazione la peccaminosa Zuppa d'orzo, fagioli e pancetta affumicata, ricetta che accomuna le popolazioni delle Dolomiti trentine, venete e friulane colpite in occasione della disastrosa tempesta Vaia del 2018. Ed ancora, solo per citarne alcune, la Minestra di verze, patate e fagioli; il minestrone di fagioli; la minestra maritata; il brut brusà; il paparot; la panada; la minestra di patate e riso con le carote; la vellutata di zucca; la zuppa di cipolle.

 

Ricette dal sapore antico che in tempi di cucina "fusion" (ribattezzata cucina "confusion"), di cucina molecolare, di cucina esotica nobilitano i piatti della tradizione, della nonna e delle nostre, vecchie, care trattorie di campagna e di città. Tranquilli, non sono sparite.

 

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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