Più che una moda, è diventata quasi una necessita. Stiamo parlando dell'uso delle piste ciclabili, sinonimo di ''turismo dolce'' e di un nuovo modo per scoprire paesaggi e prodotti tipici. Ma anche in questo caso vi sono pro e contro, come sempre.
Cicloturismo e buon senso: sulle piste ciclabili meglio rispettare i limiti di velocità
Eccessi di velocità e incidenti sulla Colico-Bormio in Valtellina
Anzitutto gli aspetti negativi che hanno portato, in provincia di Sondrio, la Comunità Montana della Valtellina a lanciare il grido d'allarme. "Velocità folli, causano incidenti. Ciclisti sotto accusa: sono irresponsabili" scrive il Corriere della Sera. Lungo i 124 kilometri della Colico-Bormio, si vede di tutto. Dai sorpassi, alle corse da pistard olimpionici, alla mancanza di rispetto per i pedoni, in particolare gli anziani e i bambini. E di scambi di accuse fra gli uni e gli altri, con i ciclisti che accusano i pedoni (e viceversa ) di non rispettare il codice della strada. La Comunità Montana annuncia provvedimenti e invita a consultare l'apposito regolamento. La velocità non può superare i 20 chilometri orari. E ammonisce: «Chi sbaglia paga, l'ente pubblico non si assume responsabilità in caso di incidenti». Il sentiero della Valtellina è uno dei più belli della Lombardia. Si snoda lungo l'Adda, fra boschi e pinete da Bormio scendendo verso Grosio, Tirano, Sondrio, Morbegno con arrivo a Colico.
Meglio rallentare anche lungo il fiume Mincio
Stessa situazione (dalla parte opposta, al confine fra Lombardia e Veneto) di eccessi di velocità e "ciclisti missili" sulla pista lungo il fiume Mincio, da Peschiera del Garda a Mozanbano, Valeggio, Mantova. 40 chilometri dove, in alcune ore della giornata, è meglio sedersi sulle rive del fiume che camminare sul manto d'asfalto super battuto da ciclisti italiani e stranieri. Anche qui, per la corretta convivenza fra pedalatori e camminatori, servirebbero un po' di educazione e di buon senso.
Buone notizie: iniziano i lavori sulla ciclabile dell'Alto Lago di Garda
Finite le note dolenti, una buona notizia arriva dal Garda dove fra un mese inizieranno i lavori della nuova via ciclabile dell'alto lago, fra Lombardia e il Trentino. Sulle due ruote si transiterà fra i sentieri, le gallerie e le trincee della Prima Guerra Mondiale. Sicuramente in tranquillità e con i freni ben tirati! C'è già un milione e mezzo di euro stanziato per realizzare l'opera. Sarà pronta nel 2022, per una nuova stagione all'insegna del turismo green. Una ciclabile che permetterà (fra l'altro) di conoscere la Valvestino, patria del Tomba, formaggio impareggiabile.