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Feste abusive e picco vacanziero: corsa al green pass per un'estate sicura

L'atteso picco agostano si avvicina e la stagione turistica 2021 è pronta a fare il pieno (22,7 miliardi di giro d'affari stimato). Ma gli eventi illegali rendono sempre più necessaria la certificazione verde

 
26 luglio 2021 | 11:47

Feste abusive e picco vacanziero: corsa al green pass per un'estate sicura

L'atteso picco agostano si avvicina e la stagione turistica 2021 è pronta a fare il pieno (22,7 miliardi di giro d'affari stimato). Ma gli eventi illegali rendono sempre più necessaria la certificazione verde

26 luglio 2021 | 11:47
 

In attesa dell’entrata in vigore, dal 6 agosto, del green pass come lasciapassare sanitario per accedere a ristoranti, bar, eventi, attività ricettive e quant’altro diversi episodi in tutta Italia (a partire dalle località di villeggiatura) ne segnalano la necessità. Fra feste abusive, mascherine non più così obbligatorie e un allentamento del livello di guardia dovuto alla stagione estiva le autorità locali corrono ai ripari mentre dal Governo arriva una nuova accelerata su vaccini e obbligo vaccinale dopo che si è tagliato il traguardo dei 30 milioni di italiano che hanno ricevuto la doppia dose.

Green pass in vigore dal 6 agosto, ma sempre più necessario per un'estate in sicurezza Feste abusive e picco vacanziero: corsa al green pass per un'estate sicura

Green pass in vigore dal 6 agosto, ma sempre più necessario per un'estate in sicurezza

 

Contagi sulle isole delle vacanze, ritorna l'obbligo di mascherina a Otranto e Ponza

Cifra che, tuttavia, ancora non basta per la tanto agognata immunità di gregge. Obiettivo alla portata del nostro Paese che, nel frattempo, tenta di mettersi al riparo dalle recrudescenze del virus. Diversi i casi segnalati in tutta Italia. Tanto che a Otranto e a Ponza ritorna l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto dalle 18 in poi. Stop anche alla vendita di alcolici alle 22 e chiusura delle attività fissata alle 3 di notte così da evitare esodi da un posto all’altro. Più netta la posizione della Campania che ha detto “no” a diverse manifestazioni come i concerti del Giffoni Film Festival (in programma fino al 31 luglio) e la festa di Sant’Anna (il 26 luglio) a Ischia: «Si rischiava di avere un muro incontrollabile di novemila persone sul molo», la motivazione addotta dalla Regione. E sempre in Campania si registrano anche dei focolai sull’isola di Capri: 11 turisti positivi sono in isolamento. Ma qui sembra reggere il sistema Safe Hospitality avviato da Federalberghi con Bourelly Health Service e Beside per lo screening del personale e dei turisti provenienti dall’estero.

Alle Eolie di cluster se ne contano due: uno a Stromboli e l’altro a Salina. Nell’isola del vulcano sono 7 i turisti positivi, tutti dal Milanese e tutti ospiti della stessa casa vacanze, da cui sarebbe partito il contagio di un totale di 14 persone (compresi i 4 camerieri di un ristorante che li ha ospitati). A Salina, invece, è scattata la polemica dal momento che se le cronache parlano di 10 positivi, il sindaco Domenico Arabia ha spiegato che i casi di positività sono solo 3, tutti in quarantena: «Desideriamo rassicurare la popolazione e i numerosi turisti che affollano la nostra isola in questo periodo che la situazione è costantemente monitorata dalle autorità sanitarie e che questi pochi casi di positività registrati sono stati gestiti seguendo le direttive e le procedure previste dalla normativa vigente».

 

 

Feste abusive e discoteche chiuse, il cortocircuito che fa scattare i contagi

Ma a tenere banco sono soprattutto gli effetti delle feste abusive. A Roma aumentano a 26 i positivi del locale Shilling di Ostia mentre ancora si contano quelli del cluster relativo al Nice Club di Saxa Rubra e al Clifton Pub di Monteverde. Situazione simile sulla Riviera romagnola dove le forze dell’ordine hanno dovuto chiudere per assembramento il Byblos di Rimini e il Malindi di Cattolica. Sotto accusa anche il Drop Club di Pian di Coreglia che ha fatto scattare un focolaio in provincia di Lucca con un picco anomalo di casi nella fascia 15-25 anni. Effetto che potrebbe ripetersi dopo l’evento organizzato in una villa tra Alezio e Matino vicino a Gallipoli dove si sono dati appuntamento oltre 200 giovani. Episodi già visti nelle scorse settimane anche nelle vicine Santa Caterina e Portoselvaggio. Feste non consentite che spuntano ovunque e mandano su tutte le furie i gestori delle discoteche che hanno dovuto incassare un altro rinvio della riapertura dei locali: «Ricevo quotidianamente centinaia di video che documentano eventi illegali: feste nel parcheggio di una cantina sociale a Treviso e persino davanti a un mobilificio a Vercelli. Un anno fa hanno accusato le discoteche di essere i luoghi degli untori. Quest’anno cosa diranno?», afferma al Gazzettino del Salento il presidente della Silb (Sindacato italiano locali da ballo), Maurizio Pasca.

 

Europei e contagi: a fine luglio gli ultimi casi

Il tutto mentre ancora si contano i contagiati dei festeggiamenti legati alla vittoria della Nazionale di calcio italiana agli Europei. L’ultima partita si è giocata l’11 luglio e ha visto la vittoria degli Azzurri sull’Inghilterra. Episodi che stanno, fortunatamente, andando esaurendosi: «La crescita del numero di nuovi positivi registrati ogni giorno dovrebbe fermarsi tra fine luglio e inizio agosto. La temuta quarta ondata è sempre meno probabile», ha detto Antonello Maruotti, ordinario di Statistica all’Università Lumsa e cofondatore del gruppo di ricerca statistica sulla pandemia da Covid19 StatGroup19. La prospettiva? «Potremmo essere quindi presto a un plateau, un periodo in cui i contagi saranno relativamente elevati e costanti», ha concluso Maruotti.

 

Federalberghi: verso il picco turistico per una stagione da 22,7 miliardi di euro

Tutto, per ora, sotto controllo. Ma il picco di vacanzieri è pronto a mettersi in moto: il 54,5% degli italiani ha già fatto una vacanza nel mese di giugno o si appresta a farla fra luglio e agosto. Circa 32,5 milioni di persone che, secondo i dati Federalberghi, si avvicinano ai numeri pre-pandemia (circa 34,6 milioni nel 2019). Di questi, il 93,3% resterà nel Belpaese e si dirigerà principalmente al mare per un soggiorno medio di 10 notti e una spesa pro-capite di circa 876 euro per l’intero periodo vacanziero. Il tutto per un giro d’affari pari a 22,7 miliardi di euro (+58,7% rispetto allo scorso anno). Necessario, quindi, mettere in sicurezza le mete di villeggiatura. Attraverso il green pass. Ma come controllare?

 

 

Come avvengono i controlli? L'app VerificaC19

Per riuscirci sarà utilizzata la app VerificaC19, sviluppata dal ministero della Salute tramite Sogei. L’app può essere utilizzata solo dai soggetti verificatori, ovvero chi è deputato al controllo delle certificazioni verdi: coloro che erogano servizi il cui godimento è sottoposto all’obbligo di green pass, gli organizzatori di eventi e attività per le quali sia prescritto l’utilizzo della certificazione e pubblici ufficiali nell’esercizio delle relative funzioni. Ecco come si svolge la verifica:

  • il verificatore richiede la certificazione all’interessato;
  • l’interessato mostra il relativo Qr Code digitale o cartaceo;
  • il verificatore utilizza VerificaC19 per scannerizzare il codice e procede con il controllo di autenticità tramite la verifica della firma digitale. Al verificatore saranno visibili: nome e cognome dell’interessato, data di nascita e codice univoco. Tutti i dati sensibili leggibili tramite il green pass non saranno memorizzati sull’app.

Nel frattempo, sono stati scaricati oltre 33 milioni di gree pass in Italia. A riferislo a Morning News su Canale 5 è stato il commissario all'emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo.


 

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