Massimo Ghidelli è il nuovo presidente del Consorzio Turistico Garda Lombardia. Sostituisce il compianto Luigi Alberti, deceduto nel marzo scorso. Al suo fianco, due donne come vice presidenti: Nicoletta Manestrini e Francesca Cerini. Completano la Giunta: Maria Sole Broglia, Luigi Bertoldi e Flaviano Mattiotti.
Sirmione
Obiettivo: valorizzare la dimensione familiare
Una squadra che avrà ben da fare per valorizzare un modello turistico che si sfonda più sulla “dimensione familiare'” che sulle grandi catene alberghiere che pure hanno, soprattutto nell'alto lago, altissime punte di qualità e prestigio.
Alberti in una delle sue ultime interviste, prima che il Covid se lo portasse via, aveva indirizzato tutta la sua voglia di fare e i programmi alla costruzione di un'immagine unica del lago, da vendere sui mercati interni ed esteri. «Lombardia, Trentino e Veneto - ci aveva detto - devono puntare a conquistare gli stranieri lavorando assieme, superando rivalità e campanilismi del passato. Il nostro Garda e di una bellezza straordinaria, che deve essere valorizzata operando unitariamente verso un'unica direzione. Uno per tutti, tutti per uno!».
Massimo Ghidelli. Fonte: Facebook
Il Benaco sempre molto amato
Anche perché il Benaco non ha nulla da temere come numeri: è il terzo distretto turistico d'Italia dopo la riviera romagnola e le spiagge venete. E come dimenticare le bellezze storiche e ambientali? Dal Vittoriale alle Grotte di Catullo, dal museo della carta di Toscolano alla villa Romana di Desenzano fino alla ciclabile di Limone, fra più le più bella del mondo. Sessanta chilometri, da Sirmione a Salò, fin su a Gargnano dove non manca proprio nulla.
La sfida post Covid
Tredici ristoranti stellati, una ventina di agriturismi e trattorie di altissima qualità, e vini che si difendono bene: dal Chiaretto al Groppello, ad un bianco Lugana che sui mercati esteri (Germania docet) non teme rivali.
Alla nuova squadra del Consorzio il compito anzitutto di mantenere alto il numero delle presenze pre-Covid: 8 milioni annue sulla riviera lombarda, 25 milioni lungo tutto il lago. Una vera e propria “macchina da guerra'” turistica, che dà lavoro e reddito con le sue 500 strutture ricettive sparse in 20 comuni bresciani e mantovani.