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Bergamo, aeroporto fondamentale. Il futuro del turismo dipende dalla ripartenza dei voli

Necessario puntare sull’intero territorio: città, montagna, laghi. Ma anche garantire la sicurezza sanitaria e la ripresa dei voli. Le nuove esigenze dei turisti. Un convegno ha fatto il punto.

di Gabriele Ancona
vicedirettore
 
04 febbraio 2021 | 11:31

Bergamo, aeroporto fondamentale. Il futuro del turismo dipende dalla ripartenza dei voli

Necessario puntare sull’intero territorio: città, montagna, laghi. Ma anche garantire la sicurezza sanitaria e la ripresa dei voli. Le nuove esigenze dei turisti. Un convegno ha fatto il punto.

di Gabriele Ancona
vicedirettore
04 febbraio 2021 | 11:31
 

Il 2 febbraio Ucid (Unione cristiana imprenditori dirigenti) e Ascom Confcommercio Bergamo hanno promosso il convegno “Il turismo verso la ripartenza. Bergamo resterà in prima fila?”. Il dibattito si è sviluppato sulla pagina Facebook e sul canale You Yube di Ascom Bergamo con l’obiettivo di offrire un contributo a più voci per la ripartenza.

Bergamo e il turismo di domani Le strategie per la ripartenza

Nel 2020 per Bergamo l’incidenza negativa in merito agli arrivi è stata del 71%

L’incontro si è aperto con i saluti di Daniela Guadalupi, presidente Ucid Bergamo, e Claudio Bolandrini, consigliere della Provincia, che hanno ricordato l’importanza di fare sistema in questo momento che sta delineando nuovi modelli di ricettività e servizio, sottolineando gli elementi di valore da sviluppare del turismo di prossimità.

Persone e famiglie dietro i numeri negativi
Il doloroso quadro della situazione è stato fornito da Giorgio Beltrami, presidente VisitBergamo, sito ufficiale del turismo locale. «Il territorio – ha spiegato – conta 290 hotel, 7mila camere, 13mila posti letto e 5mila addetti. Da maggio a dicembre 2020 il calo di presenze negli alberghi è stato del 75%, dell’82% quello relativo a bed&breakfast e case vacanze. Il fatturato totale dell’ospitalità ha fatto registrare un -85%. Numeri dietro ai quali ci sono persone e famiglie. È indispensabile garantire la sicurezza sanitaria e la ripresa dei voli aerei. Bergamo deve puntare sull’intero territorio: città, montagna, laghi».

Bergamo e il turismo di domani Le strategie per la ripartenza
Roberta Garibaldi

Nel nostro Paese il turismo internazionale riprenderà nel 2024
Roberta Garibaldi, professore di Tourism Management all’Università degli Studi di Bergamo, presidente Associazione italiana turismo enogastronomico e socia Ucid, ha moderato l’incontro e messo in evidenza il fatto che nel 2020, secondo l’Organizzazione mondiale del turismo, l’andamento degli arrivi internazionali ha fatto segnare una perdita di 1 miliardo equivalente a un mancato introito di entrate turistiche pari a 1,1 miliardi di dollari. Nel nostro Paese il turismo internazionale riprenderà nel 2024. Ma guardando avanti, quali sono i nuovi valori del turista 2021? «Il 53% - ha segnalato Roberta Garibaldi -  dichiara di non sentirsi a proprio agio a viaggiare fino a quando non ci sarà un vaccino o una cura per il Coronavirus. Il 36% sogna a occhi aperti tutti i giorni di viaggiare, percentuale che sale al 47% tra chi è in smart working. Sono in atto nuove modalità di viaggio. Il 42% preferisce soggiornare in una casa vacanze o in un appartamento e il 46% sceglierà di non andare al ristorante. La prossimità sarà il denominatore comune dell’anno in corso. Il 43% ha intenzione di visitare una nuova meta nella regione o nel Pase in cui vive e il 62% è interessato ad andare in vacanza in destinazioni che si trovano a breve distanza da casa».

Nel 2021 le attrazioni domestiche aumenteranno la loro popolarità. Il 53% in futuro vuole viaggiare in modo più sostenibile e il turismo enogastronomico può soddisfare questa esigenza. Favorisce infatti stili di vita salutari e ha un basso impatto ambientale, stimola l’adozione di approcci sostenibili riducendo il gap tra aree urbane e rurali, valorizza la cultura e le identità locali e aiuta a salvaguardare il paesaggio enogastronomico.

Bergamo e il turismo di domani Le strategie per la ripartenza
Da maggio a dicembre 2020 il calo di presenze negli alberghi è stato del 75%

Alessandro Nucara, direttore generale Federalberghi ha puntualizzato il fatto che il 2021 è iniziato peggio di come è finito il 2020, che ha fatto segnare un crollo medio nazionale del 69%. «C’è bisogno di liquidità per aiutare le imprese – ha ammonito – Gli alberghi non hanno nemmeno potuto godere dei vantaggi del delivery. Il mercato ripartirà, ma in modo diverso e le nostre strutture si stanno organizzando, per esempio, per offrire un tampone rapido a basso costo per consentire agli ospiti di rientrare nei Paesi di origine evitando la quarantena».

Bergamo e il turismo di domani Le strategie per la ripartenza
Giorgio Gori

«Le previsioni sul turismo – ha sottolineato il sindaco di Bergamo Giorgio Gori – sono condizionate dalla campagna vaccinale. Ma dobbiamo guardare avanti e proiettarci al 2022-23 con un progetto di lungo periodo per rafforzare il territorio. Un meccanismo di innesco virtuoso è rappresentato da Bergamo e Brescia, Capitali italiane della Cultura 2023».
 
Allargarsi all'Europa
«Il turismo nel territorio bergamasco  - ha spiegato Christophe Sanchez, amministratore delegato VisitBergamo – nel 2020 ha fatto segnare -61,5% di arrivi e -55,3% di presenze rispetto al 2019. Per Bergamo l’incidenza negativa in merito agli arrivi è stata del 71%. Il nostro turismo di prossimità, grazie all’aeroporto, è quello europeo. Per essere attrattivi dobbiamo allargarci».

Bergamo e il turismo di domani Le strategie per la ripartenza
Bergamo deve puntare sull’intero territorio: città, montagna, laghi

In effetti Orio al Serio è stato uno snodo rilevante per la crescita del turismo nel 2019 con oltre 13 milioni di passeggeri. «E i mesi di gennaio e febbraio del 2020 – ha precisato Giovanni Sanga, presidente Sacbo Aeroporto Orio al Serio – avevano registrato un incremento del 7% sull’anno precedente. Poi la pandemia, che a fine anno ha messo a bilancio una perdita di passeggeri del 75%, nonostante il buon andamento del periodo estivo che ha visto privilegiare le mete nazionali, soprattutto meridione e Sardegna. Per l’anno in corso è previsto un ampliamento delle destinazioni e l’arrivo di nuove compagnie. Siamo sempre impegnati nel mantenimento ad alto livello degli standard sanitari e di servizio». ?

Bergamo e il turismo di domani Le strategie per la ripartenza
Orio al Serio: previsto un ampliamento delle destinazioni e l’arrivo di nuove compagnie

«Il turismo e l’aeroporto per Bergamo sono importantissimi – ha ribadito Giovanni Zambonelli, presidente Ascom Confcommercio - Lo ha confermato il Covid. Il turismo è un bene da tutelare, dobbiamo difendere un settore che vale il 13% del pil italiano. In futuro avremo un turismo diverso e sarà necessario riconvertire le strutture per assecondare le nuove esigenze dei nuovi turisti. Bergamo e il suo territorio si devono proporre come meta di primario interesse anche per gli italiani».

Per informazioni: ucid.it/sezionebergamo www.ascombg.itwww.federalberghi.itwww.visitbergamo.netwww.robertagaribaldi.itwww.milanbergamoairport.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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