Siamo ancora lontani da un ritorno alla “normalità” del tempo “a.C.” (avanti Covid), ma i bar e i ristoranti sono di nuovo pieni, come le pasticcerie o le pizzerie. A soffrire sono ancora gli alberghi per la mancanza di un turismo straniero, ma rispetto al 2020 i pubblici esercizi chiuderanno l’anno in una condizione migliore di quanto si poteva prevedere. Mancheranno ancora circa 20 miliardi di fatturato rispetto ai dati del 2019 (e a soffrirne sono soprattutto le attività di catering e le discoteche), ma grazie ai vaccini e al green pass (anche a quello rafforzato) il mondo dell’accoglienza si sta rimettendo in piedi.
Certo all’orizzonte ci sono le preoccupazioni per la variante Omicron, ma in questo momento l’Italia sembra l’unico Paese che continua a guardare con ottimismo ai prossimi mesi, e almeno l’obiettivo delle festività senza lockdown è stato raggiunto.
Un omaggio agli artefici dello spirito di ripresa che anima l’Italia
Ed è proprio partendo da questa realtà, e dal valore enorme che ha l’apertura di tutti i locali, oltre che di musei o teatri, che lanciamo anche quest’anno il nostro Sondaggio sul Personaggio dell’anno dell’enogastronomia e dell’accoglienza (CLICCA QUI PER VOTARE). Siamo giunti alla 14ª edizione e non avendo saltato nemmeno quella di un’annata tragica come quella dell’anno scorso, ci sembrava più che doveroso riproporlo quest’anno con l’obiettivo di sempre: dare valore a professionisti il cui lavoro è così centrale, da sempre, per l’immagine dell’Italia e che lo è a maggior ragione oggi visto che sono proprio i barman, i baristi, i pasticceri, i camerieri, i cuochi, il personale degli hotel, i sommelier, i pizzaioli e i panificatori (nuova categoria che abbiamo introdotto quest’anno), oltre che gli opinion leader, gli artefici in prima linea di quello spirito di ripresa che ha finora positivamente animato l’Italia.
Una selezione non facile tra tanti nomi eccellenti, ma nessuno si senta “escluso”
Il ritorno alla quasi normalità non può che passare dai luoghi dell’accoglienza e del tempo libero ed è più che mai giusto che si possa tributare un omaggio a questi protagonisti. Di testimonial ne avremmo potuti candidare almeno dieci volte di più, ma 216 professionisti in campo sono già tanti. Li abbiamo scelti sulla base delle proposte di molti lettori che ci hanno aiutato in una selezione non facile. E ci dispiace per i tanti che quest’anno non sono in gara. Ma è un gioco e siamo sicuri che anche chi non è candidato ci aiuterà a sostenere il sondaggio che da 14 anni è il più seguito (e atteso) nel nostro mondo.
Più trasparenza e sicurezza nelle operazioni di voto
Quest’anno fra le novità c’è l’obbligo di registrazione per votare. Si tratta di una scelta impegnativa per noi, che potrebbe anche portare un calo di votanti, ma che abbiamo deciso per rafforzare ulteriormente la trasparenza e la certezza del voto. Finora facevamo i controlli sugli indirizzi Ip e questo a volte poteva creare imbarazzo perché magari in un locale o in un’azienda, fra i molti presenti alla fine poteva votare una sola persona se si usava una rete wifi con un solo Ip. O, al contrario, qualche furbetto poteva pensare di votare cambiando Ip e costringendoci a volte a sospendere temporaneamente le operazioni di voto per fare dei controlli. Per non parlare di chi, sull’esempio di quanto si fa su TripAdvisor, spacciava fasulle vendite di voti di preferenza per questo o quel candidato. Ora tutto questo è cancellato perché per votare occorre effettuare un login previa registrazione, compilando un form, oppure utilizzando le credenziali del proprio profilo Facebook o Google. Il tutto con l’assoluta garanzia di anonimato e la certezza, per tutti, che si può votare solo una volta con una mail registrata.