L’obiettivo è non dover richiudere bar e ristoranti di fronte alla quarta ondata che sta ripotando pessimismo e allarme in tutta Europa. Spinto dalla variante Delta, il Covid è oltre i livelli di guardia in tutta l’area dei Balcani e sta rialzando la testa nell’Europa centrale e del nord. Pochi vaccini, da un lato, e blande misure di contenimento, dall’altro, sono alla base di una tendenza che al momento risparmia principalmente Italia, Francia, Spagna e Portogallo, dove fra alto numero di vaccinazioni e utilizzo del Green pass si è invece finora riusciti a tenere sotto controllo la pandemia.
Le proteste dei no vax danneggiano il lavoro dei negozi e creano focolai
Purtroppo la penisola continua però ad essere interessata da manifestazioni, non sempre pacifiche, di “no vax” che, con pregiudizi inaccettabili e non poche coperture politiche (dalla destra sovranista all’estrema sinistra), vorrebbero abbassare i livelli di guardia e vanificare gli sforzi fatti per non ripiombare nel terribile gioco delle zone rosse o dei lockdown che porterebbero inesorabilmente a chiusure di bar, ristoranti o teatri, le attività cioè che più di tutte hanno già pagato il prezzo economico della pandemia. E ciò senza considerare che le azioni di protesta demagogiche danneggiano il lavoro di molti negozi e creano focolai.
Il turismo è tra i principali motori della ripresa economica del Paese
La ripresa de turismo è uno dei fattori che ha permesso di guardare con ottimismo al futuro, innescando l’incredibile crescita della produzione industriale che ci sta facendo recuperare quanto perso negli ultimi mesi. E ciò grazie al mix di responsabilità degli italiani e di buone pratiche varate dal Governo, a partire dall’obbligo del Green pass e dall’avvio della terza dose dei vaccini.
Il Green pass è l’unica arma per scongiurare nuove chiusure dei pubblici esercizi
Alle stupidaggini di chi rifiuta la scienza (che in poco tempo ci sta mettendo in sicurezza con i vaccini e con i nuovi farmaci per evitare il peggio ai malati) si deve oggi opporre fermezza. Il rischio è un passo indietro drammatico per tutti. Bisogna evitare che i contagi aumentino in maniera pericolosa e finché non ci sarà un obbligo vaccinale, l’unica arma per non tornare ad abbassare le saracinesche dei pubblici esercizi è il Green pass. Lo diciamo dal primo giorno e oggi più che mai è fondamentale che ristoratori e baristi siano la prima linea di questa battaglia per sconfiggere il virus e permetterci di riprendere la normalità.
Tutti devono rispettare e far rispettare le regole, per salvare il Natale
E in questa logica vanno banditi, e se necessario denunciati alle autorità, i comportamenti superficiali di chi all’ingresso di un locale non controlla i green pass. Per fortuna sono pochi i gestori che non rispettano le regole (fatte anche nel loro interesse), ma purtroppo con una variante molto contagiosa bastano piccoli focolai per farci piombare in zona arancio o rossa. Non dimentichiamolo mai e pensiamo a salvare il Natale.