Doviziosa di eventi la terza decade della kermesse “Agosto a Borgo Campello”. Lo scorso venerdì 21, dominus della serata, un eccellente formaggio Dop: il Piave. Da latte vaccino, la secolare tradizione si è lasciata fertilizzare dalla commendevole attività del consorzio diretto da Chiara Brandalise, che nel tempo ha categorizzato in maniera brillante il Piave Dop in cinque stagionature: Fresco (20/60 giorni), Mezzano (61/180 giorni), Vecchio (> sei mesi), Vecchio Selezione Oro (> un anno), Vecchio Riserva (oltre 18 mesi). Il Fresco ha sostanziato l’antipasto, adagiandosi in fettine sottili su un crostino in cui erano compresenti i funghi chiodini. Il Vecchio ha dato vigoria e sapore unico ad un eccellente risotto.
Chiusa la kermesse Estate a Borgo Campello
La serata successiva, nel cielo un falcetto di luna crescente, ha celebrato i primi due mesi della Dop conferita a livello europeo alla
Colatura di Alici di Cetara. Insomma, sapore di mare in collina. Acciughe Iasa su bruschette e quenelle di ricotta costituiscono il saporito incipit della cena. A seguire un primo piatto memorabile: Spaghetti al volo Verrigni con
Colatura di Alici di Cetara Dop. Lo spaghetto al volo contempla cottura completamente risottata di appena tre minuti. L’abbraccio con la Colatura di Alici avviene a calore ma non a fiamma. Ne sortisce un sapore forte e deciso. Vitello tonnato, con tonno delle Egadi, lavorato da Iasa, è stato il pregevole secondo piatto.
Domenica sera trionfo dei vini umbri della
Cantina Scacciadiavoli, con la patronne Liù Pambuffetti che garbatamente guida la degustazione dei suoi vini, a partire da un gradevolissimo rosato spumante metodo classico ottenuto da sole uve Sagrantino. In armonia con le pietanze, tra cui un pregevole Risotto con Gorgonzola Dop, si prosegue con un sontuoso Montefalco Sagrantino Docg 2016 e si chiude con un elegante Montefalco Sagrantino Docg Passito.
Le etichette in degustazione
La Murgia è nel piatto e nel calice nella serata di lunedì 24. Dalla Masseria Faraona un rosato ottenuto da uve Bombino Nero, tutto da scoprire, fatto dal bravissimo wine maker
Vincenzo Mercurio. Sapori ancestrali, solari, evocanti campi di grano, orti generosi e sole: orecchiette da grano arso al pomodoro fresco e ricotta salata. La cena di venerdì 28 agosto fu la terza del trittico toscano, con protagonista la Vernaccia di San Gimignano Docg, nelle sue tre etichette dell’azienda vitivinicola Il Colombaio di Santa Chiara. Selvabianca vendemmia 2019 in abbinamento a dadini di polenta con Lardo di Colonnata Dop. Campo della Pieve 2018 in abbinamento a mezze maniche del Pastificio Gentile con fonduta di
Piave Vecchio Dop.
Le mezze maniche con fonduta di Piave Vecchio Dop
L’Albereta 2017 in abbinamento, oltre che in utilizzo in cucina, con il saporito coniglio alla Vernaccia. A chiudere la kermesse, lo scorso sabato, lo spaghettone Matt del
Pastificio Felicetti al cacio e pepe umbro. Inclemenza climatica da allerta meteo impose la cancellazione di quella che sarebbe stata domenica 30 agosto la serata finale con le grappe di Paolo Brunello. Venti gli eventi in questa bella estate del 2020!
Suggerire, indicare e proporre un modo lieto e sereno di trascorrere i momenti serali di un’estate che a causa della pandemia è stata vistosamente diversa da quella degli anni precedenti. Sì, il ritorno alla villeggiatura, ai suoi ritmi pacati, ai suoi valori, alle sue garbate ritualità.
Felice l’intuizione dei titolari del Relais Borgo Campello,
Daniela Di Fabio e
Vincenzo Naschi, ardimentoso il loro cimento, forte il grande lavoro di preparazione principiato subito dopo la fine del lockdown. E se nei gioiosi momenti del dopocena si è volto l’orecchio al passato e il palato al passito, adesso si tratterà di volgere Cuore & Cervello al futuro, alla prossima estate, onde ideare e progettare la successiva edizione di “Agosto a Borgo Campello” ponendosi un obiettivo facile e semplice: contribuire a far sì che i villeggianti vivano deliziose esperienze cognitive ed emozionali, nel cuore del nostro Bel Paese.