La presidenza del Consiglio Ue ha lanciato la procedura scritta sulla raccomandazione approvata venerdì scorso sulla riapertura dei confini con alcuni Paesi extra europei a partire dal primo luglio. Lo si apprende da fonti diplomatiche Ue. La scadenza è fissata per domani a mezzogiorno. Per approvare la raccomandazione occorre la maggioranza qualificata. Secondo indiscrezioni, via libera ai viaggi dalla Cina, mentre i confini restano chiusi agli Stati Uniti.
Riaprono i confini europei
Gli Stati membri discutono sulla lista e sui criteri almeno da venerdì scorso, quando, dopo una lunga riunione del Coreper, il Comitato dei Rappresentanti Permanenti degli Stati Ue, è stata fatta circolare tra le capitali una bozza di raccomandazione, con una lista di Paesi che comprende la Cina, a patto che conceda piena reciprocità, ma non gli Usa, dove, in alcuni Stati, la diffusione del coronavirus Sars-Cov-2 è ancora in fase uno. Inizialmente era stata indicata come scadenza per la decisione le 18 di sabato, ma le trattative si sono protratte per tutto il fine settimana e non si sono ancora concluse, visto la delicatezza della materia.
«Attendiamo i risultati della discussione in Consiglio, stiamo aspettando», aveva spiegato il portavoce della Commissione Europea per gli Affari Interni Adalbert Jahnz, durante il briefing on line con la stampa a Bruxelles.
Per l'Italia, che
cerca di recuperare in ogni modo e da ogni luogo turisti, il fatto che gli americani non potranno arrivare nel Belpaese (
mentre si muovono altri mercati) ancora per diverso tempo si tratta di un brutto colpo. Basti pensare che gli ultimi dati rilevati parlano di un giro d'affari a stelle e strisce da 2,8 miliardi di euro con 14,5 milioni di presenze. E al di là del valore assoluto, il colpo è ancor più duro perchè gli arrivi da Oltreoceano erano in crescita esponenziale, quasi due milioni in più nel 2018 rispetto al 2017. I tedeschi restano quelli che più amano l'Italia con 58.645.390 di arrivi, poi gli Stati Uniti, quindi Francia (14.197.976), Regno Unito (14.043.501), Paesi Bassi (11.037.222).