Il turismo rischia di essere uno dei settori maggiormente penalizzati dall'emergenza Coronavirus. La considerazione è emersa ieri durante la seduta del Consiglio Regionale lombardo che ha approvato a maggioranza il piano triennale per lo sviluppo del turismo e dell'attrattività 2020-2022.
Palazzo Lombardia
Tre le principali linee di intervento del corposo documento: accessibilità, innovazione e sostenibilità per il turismo del futuro in una Regione che dovrà anzitutto fare i conti con il crollo verticale delle prenotazioni che si registrano già a Milano e sui laghi di Garda e Como. Accessibilità intesa come offerta propria del territorio, innovazione cui tendere come leva unitaria e basilare per promuovere una rete tra tutti i soggetti coinvolti nell'offerta turistica (strutture ricettive, residenziali, operatori, professioni) sostenibilità, quale obiettivo per le diverse proposte su infrastrutture, strutture e servizi. E ancora competitività, accoglienza, promozione e partecipazione ad eventi e iniziative di rilievo nazionale e internazionale per rafforzare e qualificare l'identità di un territorio variegato e ricco di offerte d'avanguardia in montagna, sui laghi e in pianura.
Discussi anche i temi riguardanti la valorizzazione del ruolo delle Province, la spinosa questione degli affitti brevi, i controlli e un nuovo modello di ospitalità diffusa in vista delle Olimpiadi del 2026. E in aula tutte le forze politiche hanno sottolineato l'impegno e la volontà a sostenere il settore - anche con interventi economici e sgravi fiscali: «Perché chi viene in Lombardia deve sapere che non viene in luogo di appestati, ma in un posto sicuro con bellezze artistiche, cultura e qualità della vita». Insomma, si guarda già oltre l'emergenza.