“L’Oltrepò Pavese di domani nasce oggi”. Questo il nome e lo spirito del progetto di valorizzazione del distretto enogastronomico pavese che vede in sinergia Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia e Camera di commercio di Pavia in collaborazione il Consorzio di tutela vini Oltrepò Pavese, il Distretto del vino di qualità dell’Oltrepò Pavese e il Consorzio club Buttafuoco storico.
Oltrepò Pavese: il Castello di Cignomola
Un cambio di rotta che vuole lasciare alle spalle gli individualismi per varare una
condivisa strategia di marketing territoriale di ampio respiro. Obiettivi e linee guida sono stati illustrati nel corso di un webinar che si è svolto il 23 dicembre.
Sul fronte della sinergia,
Giovanni Merlino, commissario straordinario della Camera di commercio di Pavia ha presentato le
quattro azioni di valorizzazione messe a punto in chiave enoturistica:
Vite e Vino: cultura ed esperienza,
Autunno Pavese in Tour,
Oltrepò Food&Wine,
A Pavia si beve l’Oltrepò. «Il progetto, che giunge alla seconda annualità – ha precisato - mira al rafforzamento e alla
promozione dell’immagine dell’Oltrepò vitivinicolo attraverso la condivisione, in sinergia tra pubblico e privato, di una pianificazione strategica di sviluppo locale per la promozione dei prodotti agro-alimentari di qualità. La sfida è quella di riuscire a f
ar conoscere un’area rurale che non solo fotografa un mosaico di vigne ma che è ricca di produzioni,
specificità locali e di un patrimonio culturale, materiale e immateriale, in grado rendere molto attrattivo questo territorio e di favorire una diffusa cultura dell’accoglienza. E in questo senso siamo convinti che la filiera rappresenti un valore aggiunto».
Il territorio è determinante per un nuovo turismo«Non si può parlare di politica vitivinicola in Lombardia senza parlare di Oltrepò – ha ricordato
Fabio Rolfi, assessore all’Agricoltura, alimentazione e Sistemi Verdi di Regione Lombardia – Il territorio è determinante anche e soprattutto in una fase di post Covid quando l’Oltrepò potrà
proporre un turismo slow, che è già una tendenza. I vini lombardi hanno inoltre un
rapporto centrale con l’Horeca, ma vanno valorizzati nelle carte dei nostri ristoranti, parte integrante della filiera agroalimentare. Bisogna applicare una “brandizzazione” dei locali, in una sorta di “
io bevo lombardo” per diffonderne la conoscenza».
Vigneti di Buttafuoco Storico
Rolfi ha sottolineato il fatto che bisogna portare la gente a
fare le vacanze in Oltrepò, ma vanno fatti ulteriori passi in avanti. Un territorio spesso non facilmente raggiungibile e che va ancor più
strutturato per accogliere. E poi è necessario essere percepiti in modo diverso. «Il tempo della festa dell’uva è superato – ha annotato - Va
alzato il livello degli eventi vino. Ci sono tutti i presupposti per
richiamare i wine lovers».
Una filiera di valori da comunicareGilda Fugazza, presidente del Consorzio di tutela vini Oltrepò Pavese ha le idee chiare: «Per far conoscere i nostri vini bisogna
partire dalla vigna, primo anello di una filiera di valori da comunicare». «Questo progetto – ha puntualizzato
Marco Maggi - presidente del Consorzio club Buttafuoco storico – mette il luce il nostro Oltrepò, ma bisogna avere il coraggio di spingere sulla ricettività mettendo in comunione
territorio, vino e cucina». Elementi che fungono da stimolo vicendevole.
Grappolo di Pinot Nero
Ma per evolvere bisogna avere anche il coraggio di
fare autocritica. «L’unione è fondamentale e i personalismi non servono a nessuno – ha ammonito
Fabiano Giorgi, presidente del Distretto del vino di qualità dell’Oltrepò Pavese. Dobbiamo
meritarci l’aiuto delle istituzioni per fare il salto di qualità. Siamo noi che non siamo stati molto attivi, ma ora bisogna cambiare. Il canale Horeca è fondamentale. La qualità dei nostri vini non è messa in discussione e i grandi esperti lo riconoscono. Uniti, dobbiamo
conquistare il pubblico di tutti i giorni».
Le quattro direttrici di valorizzazione Il progetto prevede
quattro azioni sinergiche tra loro, volte a dare nuovo slancio, forte coesione e dinamicità dal comporto enoagrolamimentare pavese, oltre a farlo conoscere a un pubblico di appassionati e turisti che ogni anno frequentano le valli dell’Oltrepò pavese, il ricco patrimonio di vini e prodotti tipici. Ma anche le botteghe storiche e i luoghi dove sostare per una merenda o una cena in locali che lavorano prodotti a chilometro zero, o gli alberghi e gli agriturismi per una notte di riposo.
Vite e Vino: cultura ed esperienza
Una guida 2.0 al turismo
slow nella provincia pavese attraverso una app, compatibile sia con telefoni iOS che Android, completa di 15 itinerari differenti. Sono percorsi enogastronomici, luoghi dove sostare, orari di apertura e tutti i riferimenti. I percorsi sono pensati per poter essere comodamente seguiti in autonomia, in automobile, a piedi, in
bicicletta e perfino a cavallo.
Autunno Pavese in Tour: un sistema di azioni e di incontri virtuali per fare crescere il vino dell’Oltrepò nel mondo
Il tradizionale evento Autunno Pavese è stato totalmente ripensato e adattato alle nuove esigenze con una inedita formula “in Tour”, diffusa quindi
itinerante attraverso 40 aziende storiche della provincia di Pavia hanno aperto le porte a visitatori e operatori del settore. Oltre 1.000 persone hanno partecipato alle iniziative in calendario, e in complesso la campagna social creata a sostegno dell’iniziativa, ha raggiunto circa 560mila persone, localizzate soprattutto in Lombardia (460.000 contatti) e nelle regioni limitrofe, in particolare Emilia Romagna, Liguria e Piemonte. Non solo
visite e scoperta ma anche incontri virtuali B2B: grazie alla collaborazione delle Camere di commercio italiane in Europa, un gruppo di imprese selezionate del
territorio ha partecipato a 52 meeting virtuali molto proficui con 16 buyer europei, collegati da Francia, Paesi Bassi, Danimarca e Germania.
Oltrepò Food & Wine: 3 appuntamenti inediti per gustare e scoprire l’Oltrepò
Per sopperire all’impossibilità di organizzare grandi
eventi in presenza sono stati programmati tre appuntamenti online condotti da due importanti giornalisti enogastronomici italiani,
Paolo Massobrio e Marco Gatti, esperti del territorio pavese e sommelier di fama internazionale. Gatti e Massobrio racconteranno la storia vitivinicolta dell’Oltrepò e faranno scoprire alcune delle specialità del territorio a oltre 300 opinion leader, giornalisti food&wine e blogger che hanno in precedenza ricevuto kit di degustazione, ricette e materiali. 300 ospiti che diventeranno a breve veri e propri ambasciatori del territorio.
A Pavia si beve Oltrepò
Una campagna di
marketing territoriale del vino che nasce con l’obiettivo di fare cultura del vino dell’Oltrepò, spiegando a turisti e appassionati le peculiarità del ricco patrimonio di vitigni e di Do del territorio pavese. Un’operazione ingente attraverso il portale
www.apaviasibeveoltrepo.it destinato a raccogliere notizie e curiosità sui vini e tutte le informazioni utili al consumatore per orientarsi con più facilità nelle proprie scelte, corredato da un’ampia azione sul territorio per coinvolgere i gestori dei
locali dove si servono i vini delle aziende dell’Oltrepò con sinergie informative e promozionali.
Per informazioni:
www.consorziovinioltrepo.it –
www.pv.camcom.it –
www.regionelombardia.it –
www.distrettovinooltrepo.com –
www.buttafuocostorico.com