Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
lunedì 14 aprile 2025  | aggiornato alle 06:09 | 111713 articoli pubblicati

Molino Paolo Mariani
Salomon Food World
Salomon Food World

Milano blindata, resta il delivery: briciole per una città fantasma

La zona rossa porta sconforto tra bar e ristoranti. Alto: «Se si chiude si chiude, fare consegne serve solo a farci pagare le tasse». C'è chi si attrezza con cocktail sottovuoto e panini gourmet . Come Pinch Spirits & Kitchen e Belè. Mentre Canzian porta i piatti stagionali coi taxi. Ma per molti l'anno è bruciato: si organizza già il 2021.

di Gabriele Ancona
vicedirettore
04 novembre 2020 | 15:29

Milano blindata, resta il delivery: briciole per una città fantasma

La zona rossa porta sconforto tra bar e ristoranti. Alto: «Se si chiude si chiude, fare consegne serve solo a farci pagare le tasse». C'è chi si attrezza con cocktail sottovuoto e panini gourmet . Come Pinch Spirits & Kitchen e Belè. Mentre Canzian porta i piatti stagionali coi taxi. Ma per molti l'anno è bruciato: si organizza già il 2021.

di Gabriele Ancona
vicedirettore
04 novembre 2020 | 15:29

Lombardia in zona rossa, che per il mondo Horeca significa tornare indietro di otto mesi. Nonostante gli sforzi, i sacrifici, gli investimenti, questi sì a fondo perduto, i sigilli con possibilità di asporto e delivery non oltre le 22. Fino al 3 dicembre ai domiciliari, poi i probabili rimbalzi a cui si è fatto il callo. L’ospitalità milanese reagisce, ma il sentimento diffuso è rassegnazione mista a sconforto.

Milano, le reazioni di bar e ristoranti Asporto, delivery, rabbia e sconforto

I tavoli panoramici di Alto

Per Alto è un controsenso: «Città blindata, se si chiude si chiude»
Da nemmeno sette giorni Alto ha aperto le sue vetrate sul Duomo e deve già spegnere i fornelli. «Un controsenso», spiega Stefano Del Savio, uno dei soci. «Fare asporto e delivery fino alle 22 con la città blindata. Se si chiude si chiude. Questa formula sembra una richiesta di tasse. Ti blocchiamo l’attività, ma con una minima possibilità di azione. Batti lo scontrino e poi le paghi. Per il resto gli aiuti economici sono inutili, noccioline. A Milano entro l’anno il 50% dei ristoranti chiuderà i battenti. Una politica seria non dà poche migliaia di euro a un ristoratore che magari paga un’enormità di affitto, ma ti azzera tasse e contributi per due anni».

Pinch Spirits & Kitchen ci prova: cocktail sottovuoto a domicilio
Ci spostiamo sui Navigli, dove il Pinch Spirits & Kitchen è un punto di riferimento per il bere miscelato di caratura. I continui blocchi governativi non gli hanno però intaccato lo smalto. «Abbiamo adottato la formula dei cocktail sottovuoto che consegniamo direttamente a casa dei clienti», racconta il barman Erik Viola. «Funziona e sta ottenendo un notevole riscontro. Lo serviamo in una busta con diverse tasche. Contengono il cocktail già miscelato, le guarnizioni, il ghiaccio. Ci si arrangia, ma è come arrampicarsi sui vetri. Bagnati».

Milano, le reazioni di bar e ristoranti Asporto, delivery, rabbia e sconforto
Sergio Sbizzera con la cuoca Giulia Ferrara

Novità al ristorante Belè: consegna di panini gourmet
Giriamo l’angolo e incontriamo Sergio Sbizzera, titolare del ristorante Belè, locale, per tradizione, di grande appeal. «Da lunedì 9 novembre ci dedichiamo solo all’asporto e al delivery, ma di panini gourmet. In questo modo si alleggerisce il tutto e si abbattono i costi. Mi pare, però, che con tutti questi decreti ci stiano prendendo in giro. Ci siamo organizzati, abbiamo investito in materiali e formazione e poi ci costringono a tirare giù le saracinesche. L’impressione è che questo governo si accanisca contro la nostra categoria, che si è messa subito a disposizione e ha rispettato le regole».

L'Octavius bar at The Stage volta già pagina: si pensa al 2021
Dai Navigli, tappa d’obbligo è l’area di corso Como. «Abbiamo deciso quale strada percorrere quando è stata decretata la chiusura alle 18», racconta Francesco Cione, bar&beverage manager dell’Octavius bar at The Stage. «Il complesso, che si articola in una struttura composta da bar, ristorante e bistrot, ha deciso di non aprire. Siamo quindi fermi fino a data da destinarsi. La nostra è una risposta sociale. Siano in piazza Gae Aulenti, nel cuore di Porta Garibaldi dove tutte le aziende di questo distretto si sono orientate allo smart working. Non conviene rimanere aperti, i costi sono difficili da sostenere. Siamo consapevoli da tempo che l’anno è terminato. Ci stiamo organizzando per affrontare il 2021». 

Milano, le reazioni di bar e ristoranti Asporto, delivery, rabbia e sconforto
Daniel Canzian

Canzian: ricette stagionali a casa col taxi
Ormai collaudata la strategia di Daniel Canzian, che dai primi giorni di marzo porta a domicilio le sue ricette stagionali. Con la zona rossa rinforza la sua proposta. «Nei menù di “DanielCanzian a casa tua”», spiega, «ho scelto i piatti più idonei per essere rigenerati parzialmente o totalmente a casa, senza intaccarne la qualità. Tutto viene consegnato all'interno di contenitori ermetici in alluminio e in buste sottovuoto. Gli elementi devono essere ripresi in forno, in acqua o microonde. La consegna avviene in taxi, evitando il contatto diretto con il cliente e le istruzioni per completare i piatti sono inviate via audio su WhatsApp direttamente da chi fa la consegna».

Radetzky: delivery, ma per il bere solo bottiglie
Il Radetzky Cafè è un’istituzione a Milano, un punto d’incontro molto frequentato per la qualità dell’offerta. Un locale di tendenza da decenni stoppato dal nuovo lockdown meneghino. «Continueremo con delivery e asporto», commenta Alessandra Pelucchi, «proponendo le nostre ricette classiche come le lasagne, la Parmigiana o il pollo allo spiedo. Anche il beverage. Niente bere mix, solo bottiglie».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
Voglio ricevere le newsletter settimanali