Lombardia in zona rossa, che per il mondo Horeca significa tornare indietro di otto mesi. Nonostante gli sforzi, i sacrifici, gli investimenti, questi sì a fondo perduto, i sigilli con possibilità di asporto e delivery non oltre le 22. Fino al 3 dicembre ai domiciliari, poi i probabili rimbalzi a cui si è fatto il callo. L’ospitalità milanese reagisce, ma il sentimento diffuso è rassegnazione mista a sconforto.

I tavoli panoramici di Alto
Per Alto è un controsenso: «Città blindata, se si chiude si chiude»
Da nemmeno sette giorni
Alto ha aperto le sue
vetrate sul Duomo e deve già spegnere i fornelli. «Un controsenso», spiega
Stefano Del Savio, uno dei soci. «Fare asporto e delivery fino alle 22 con la città blindata. Se si chiude si chiude. Questa formula sembra una richiesta di
tasse. Ti blocchiamo l’attività, ma con una minima possibilità di azione. Batti lo scontrino e poi le paghi. Per il resto gli aiuti economici sono inutili, noccioline. A Milano entro l’anno il 50% dei ristoranti chiuderà i battenti. Una politica seria non dà poche migliaia di euro a un ristoratore che magari paga un’enormità di affitto, ma ti azzera tasse e contributi per due anni».
Pinch Spirits & Kitchen ci prova: cocktail sottovuoto a domicilio
Ci spostiamo sui Navigli, dove il
Pinch Spirits & Kitchen è un punto di riferimento per il bere miscelato di caratura. I continui blocchi governativi non gli hanno però intaccato lo smalto. «Abbiamo adottato la formula dei
cocktail sottovuoto che consegniamo direttamente a casa dei clienti», racconta il barman
Erik Viola. «Funziona e sta ottenendo un notevole riscontro. Lo serviamo in una busta con diverse tasche. Contengono il cocktail già miscelato, le guarnizioni, il ghiaccio. Ci si arrangia, ma è come arrampicarsi sui vetri. Bagnati».
Sergio Sbizzera con la cuoca Giulia Ferrara
Novità al ristorante Belè: consegna di panini gourmetGiriamo l’angolo e incontriamo
Sergio Sbizzera, titolare del ristorante
Belè,
locale, per tradizione, di grande appeal. «Da lunedì 9 novembre ci dedichiamo solo all’asporto e al delivery, ma di
panini gourmet. In questo modo si alleggerisce il tutto e si abbattono i costi. Mi pare, però, che con tutti questi decreti ci stiano prendendo in giro. Ci siamo organizzati, abbiamo investito in materiali e formazione e poi ci costringono a tirare giù le saracinesche. L’impressione è che questo
governo si accanisca contro la nostra categoria, che si è messa subito a disposizione e ha rispettato le regole».
L'Octavius bar at The Stage volta già pagina: si pensa al 2021Dai Navigli, tappa d’obbligo è l’area di
corso Como. «Abbiamo deciso quale strada percorrere quando è stata decretata la chiusura alle 18», racconta
Francesco Cione, bar&beverage manager dell’
Octavius bar at The Stage. «Il complesso, che si articola in una struttura composta da bar, ristorante e bistrot, ha deciso di non aprire. Siamo quindi fermi fino a data da destinarsi. La nostra è una risposta sociale. Siano in
piazza Gae Aulenti, nel cuore di Porta Garibaldi dove tutte le aziende di questo distretto si sono orientate allo
smart working. Non conviene rimanere aperti, i costi sono difficili da sostenere. Siamo consapevoli da tempo che l’anno è terminato. Ci stiamo organizzando per affrontare il 2021».
Daniel Canzian
Canzian: ricette stagionali a casa col taxiOrmai collaudata la strategia di
Daniel Canzian, che dai primi giorni di marzo porta
a domicilio le sue ricette stagionali. Con la zona rossa rinforza la sua proposta. «Nei menù di “
DanielCanzian a casa tua”», spiega, «ho scelto i piatti più idonei per essere rigenerati parzialmente o totalmente a casa, senza intaccarne la qualità. Tutto viene consegnato all'interno di contenitori ermetici in alluminio e in buste sottovuoto. Gli elementi devono essere ripresi in forno, in acqua o microonde. La consegna avviene in taxi, evitando il contatto diretto con il cliente e le istruzioni per completare i piatti sono inviate via audio su WhatsApp direttamente da chi fa la consegna».
Radetzky: delivery, ma per il bere solo bottiglieIl
Radetzky Cafè è un’istituzione a Milano, un punto d’incontro molto frequentato per la qualità dell’offerta. Un locale di tendenza da decenni stoppato dal nuovo lockdown meneghino. «Continueremo con delivery e asporto», commenta
Alessandra Pelucchi, «proponendo le nostre ricette classiche come le lasagne, la Parmigiana o il pollo allo spiedo. Anche il beverage. Niente bere mix, solo bottiglie».