Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato un documento contro l'inserimento del sistema di etichettatura semaforica, il cosiddetto Nutri-score (già adottato in Francia), nel comparto agroalimentare italiano. Un sistema di certificazione che potrebbe rappresentare - è stato detto in aula - un rischio per tutto il sistema agroalimentare regionale bloccando prodotti tipici di eccellenza, come i salumi e i formaggi con una etichetta rossa, mentre una bibita light invece, potrebbe avere un bollino verde ed essere considerata più sana.
L'etichetta a semaforo, già introdotta in altri Paesi
«Sosteniamo invece la necessità di un’etichettatura seria che informi il consumatore e non le condizioni», ha sottolineato il consigliere del Pd
Matteo Piloni, riferendosi alla proposta del governo che introdurrebbe la cosiddetta etichettatura a batteria. «Chiediamo che si valorizzino le eccellenze, anziché penalizzarle», ha aggiunto Piloni.
Ma non c'è solo questo. In aula si è parlato anche della spinosa questione dei dazi americani, in vigore ormai da tre mesi che sta penalizzando il sistema agroalimentare italiano e che il governo Usa utilizza come minaccia nei confronti dell'Ue. E qui si è scatenata la polemica: «I nostri emendamenti non sono stati accolti dalla maggioranza - rimarca sempre l'esponente del Pd - perché si tratta di 'affari esteri' ed è bene che la Regione non si immischi. Il Consiglio regionale avrebbe potuto far sentire la propria voce contro questo vero e proprio sopruso, invece- conclude Piloni- si è persa un'occasione. È stato un grave errore politico non far conoscere la nostra contrarietà ai dazi».