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Venezia, stretta sul decoro urbano A vigilare anche bar e ristoranti

 
17 maggio 2019 | 09:41

Venezia, stretta sul decoro urbano A vigilare anche bar e ristoranti

17 maggio 2019 | 09:41
 

Stretta sui turisti che sporcano la Laguna: il Consiglio comunale di Venezia ha approvato ieri a larga maggioranza il nuovo regolamento urbano che prevede multe fino a 500 euro per chi imbratta i luoghi pubblici. A vigilare sul decoro del centro storico saranno anche i bar e i ristoranti. Daspo urbano per le violazioni più gravi.

Annunciato da mesi, il nuovo regolamento di polizia locale della città lagunare è dunque pienamente operativo. L’obiettivo è quello di rialzare, per quanto possibile, il livello di decoro nelle calli, ogni anno affollate da milioni di turisti. Le sanzioni previste dal codice vanno da 25 a 500 euro, ma per le violazioni più gravi è previsto che scatti anche il cosiddetto Daspo Urbano, un provvedimento scritto e motivato di allontanamento dalla città.

(Venezia, stretta sul decoro urbano A vigilare anche bar e ristoranti)

I turisti, dunque, sono avvisati: buttare cartacce per terra, d’ora in poi, potrebbe costare caro. A vigilare sui loro clienti (e non solo) sono chiamati anche baristi e ristoratori, ai quali il Comune chiede di mantenere pulite le terrazze, ma non solo: per loro c’è anche l’obbligo di servizio di raccolta differenziata entro i 100 metri lineari dall’ingresso del locale, mentre - entro un anno dall’entrata in vigore del regolamento - dovranno provvedere a “marchiare” bicchieri e posate di plastica, per renderli riconoscibili nel caso in cui fossero buttati per terra.

Ma il regolamento non si occupa soltanto di rifiuti. Il documento si propone infatti di regolamentare un po’ tutto ciò che ha a che fare con il decoro urbano, non soltanto nel centro cittadino, ma anche in luoghi “sensibili” di grande passaggio, come stazioni, aeroporto, pontili e parcheggi e, più in generale tutte le aree del territorio comunale comprese nel perimetro del sito Unesco 'Venezia e la sua Laguna'.

A proposito di "atti contrari al decoro in relazione all'abbigliamento", è vietato circolare in costume da bagno o a torso nudo nei luoghi pubblici o aperti al pubblico passaggio, mentre vengono confermati i divieti di "consumare alimenti e bevande seduti al suolo nei luoghi pubblici o aperti al pubblico passaggio dei centri abitati" e "vendere o somministrare per asporto alcolici o bevande in bottiglie in vetro prive di tappo o bicchieri in vetro". Sui gradini dei ponti sarà vietato “sedersi o sdraiarsi a terra”, così come “bagnarsi, tuffarsi e/o nuotare in tutti i rii, canali e bacini interni ai centri urbani, nel Bacino di San Marco e nel Canale della Giudecca”.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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