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TripAdvisor, come eliminare falsi post? Calugi (Fipe): «Ci stiamo lavorando»

L’accordo raggiunto tra Fipe e TripAdvisor per una maggiore trasparenza e un miglioramento della piattaforma sembra solo l’inizio di un cambiamento più corposo che, ci si augura, possa avvenire in tempi brevi. Il direttore generale di Fipe Roberto Calugi ha fiducia, dice che non è facile ma che si migliorerà.

di Federico Biffignandi
06 luglio 2018 | 09:41
TripAdvisor, come eliminare falsi post? 
Calugi (Fipe): «Ci stiamo lavorando»
TripAdvisor, come eliminare falsi post? 
Calugi (Fipe): «Ci stiamo lavorando»

TripAdvisor, come eliminare falsi post? Calugi (Fipe): «Ci stiamo lavorando»

L’accordo raggiunto tra Fipe e TripAdvisor per una maggiore trasparenza e un miglioramento della piattaforma sembra solo l’inizio di un cambiamento più corposo che, ci si augura, possa avvenire in tempi brevi. Il direttore generale di Fipe Roberto Calugi ha fiducia, dice che non è facile ma che si migliorerà.

di Federico Biffignandi
06 luglio 2018 | 09:41
 

L’accordo raggiunto tra Fipe e TripAdvisor per una maggiore trasparenza e un miglioramento della piattaforma sembra solo l’inizio di un cambiamento più corposo che, ci si augura, possa avvenire in tempi brevi. Il direttore generale di Fipe Roberto Calugi ha fiducia, dice che non è facile ma che si migliorerà.

Dopo l’intervento del vicepresidente Fipe Aldo Cursano, ora arriva il commento del direttore generale Roberto Calugi che, in prima battuta, chiede maggior obiettività nei confronti della piattaforma. «Ritengo che non sia corretto vedere solo il bicchiere mezzo pieno - ha detto - ma che vadano analizzati e valorizzati anche gli aspetti positivi offerti da TripAdvisor. Senza dubbio ci sono state attività che sono state danneggiate da alcune recensioni “false”, ma ci sono altrettanti locali che hanno beneficiato di questo servizio».

(Fipe-TripAdvisor, i nervi scoperti «Web complesso, ma risolveremo»)
 
Calugi entra poi nel dettaglio delle novità ribadendo una volta di più l’importanza di un cambiamento radicale, quello per cui i ristoranti “con servizio” saranno distinti dagli altri locali (take away ad esempio) per facilitare la scelta del consumatore e per evitare di dar vita a classifiche poco congrue. «Fino ad oggi - ha detto Calugi - la situazione era paradossale. Vanno rispettate tutte le tipologie di attività, ma bisogna riconoscere ad ognuna le sue peculiarità e la scelta di creare delle categorie ben precise va in quella direzione».

Lecito chiedersi come mai TripAdvisor non avesse pensato prima a questa soluzione. «Dobbiamo renderci conto - ha risposto Calugi - che la nostra cultura enogastronomica italiana è enorme, la più sopraffina del mondo. Detto questo non dobbiamo aspettarci che tutti gli altri colgano certe differenze, certe sfumature che invece per noi sono immediate. Con Trip abbiamo scelto la strada del dialogo e del confronto (anche duro) piuttosto che quella dello scontro».

“Stuzzicato” sul problema di eliminare o evitare che vengano pubblicate false recensioni - aspetto che sembra sia ancora un nervo scoperto - Calugi ha spiegato: «Tutti i nostri associati possono rivolgersi alle sedi locali dell’Ascom per chiedere assistenza nel caso in cui ritengono di essere danneggiati inopportunamente da un post. Noi ci faremo carico della loro richiesta e segnaleremo direttamente al Gufo la questione perché venga risolta in tempi brevi. Questo al momento è solo un primo passaggio, sappiamo che ci sarà da lavorare per migliorare ancora».

Roberto Calugi (Fipe-TripAdvisor, i nervi scoperti «Web complesso, ma risolveremo»)
Roberto Calugi

Altro nervo scoperto quello dei commenti anonimi. «Comprendo benissimo la frustrazione di chi subisce attacchi da persone non identificabili - ha detto il direttore generale di Fipe - ma credo che non sia solo un problema di TripAdvisor questo. Siamo nell’epoca del digitale e da qui non si può più tornare indietro. Pensare di raggiungere personalmente i vertici di una piattaforma non è possibile, ma lavoreremo perché si trovi una giusta via di mezzo utile a tutti».

Infine, la formazione. TripAdvisor e Fipe “educheranno” gli utenti a postare e a leggere le recensioni in modo da creare un circolo virtuoso. «Vogliamo rendere consapevoli gli utenti del fatto che un commento può danneggiare l’economia di un’attività - ha chiuso Calugi - e che quindi ogni parola che si scrive va calibrata. Allo stesso modo i ristoratori devono saper leggere nelle pieghe di un sistema come TripAdvisor e saper rispondere adeguatamente ad eventuali commenti».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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