«Ma ti pare possibile?». Questa la reazione di un ex collega di sventure ferroviarie a una pubblicità di Trenord che invita ad utilizzare il treno per scoprire le bellezze storiche e artistiche della Lombardia.
Ovviamente utilizzando i mezzi della società mista Regione-Fs. «Perché non impiegano questi fondi per fare interventi minimi come tenere pulite le carrozze - continua più infuriato che mai il pendolare - o far funzionare l'aria condizionata che, come senti e respiri, è fuori uso su questa carrozza come su molte altre. Questa pubblicità è una presa in giro nei confronti di tutti quelli che ogni giorno usano il mezzo pubblico per andare a lavorare».

Amara considerazione sull'interregionale Verona - Brescia - Milano del 24 luglio, dove in mattinata non sono mancati i consueti ritardi per "un guasto ad un passaggio a livello". Certo l'idea di invitare turisti a utilizzare i convogli di
Trenord per visitare l'Arco della Pace di Milano o recarsi in riva ai laghi è sicuramente degna di merito, ma nelle condizioni in cui versa Trenord è come trattenere con un filo di spago un tir sull'orlo di un precipizio. Vedremo in autunno se l'annunciata separazione fra Fs e Regione con la nascita di una nuova società destinata a gestire il trasporto passeggeri in Lombardia porterà ad un miglioramento del servizio.
Sarà una sorta di rivoluzione ferroviaria: «
Trenitalia - ha dichiarato di recente il presidente lombardo
Attilio Fontana - si è detta d'accordo nel ripartire in maniera differente le quote di Trenord affinché si possa arrivare a diverse imprese ferroviarie e a creare una sana competizione sul modello della rete Parigina espressa regionale».
Intanto 700mila pendolari attendono e sperano. Un piccolo passo in avanti ci sarà grazie alla delibera adottata il 23 luglio, su proposta dell'assessore ai trasporti Claudia Terzi. In sintesi, la giunta ha stanziato 94 milioni di euro per il potenziamento e la messa in sicurezza delle tratte varesine, comasche, brianzole, la Brescia - Iseo Edolo e lo snodo della Bovisa.

Dopo L'incidente di Pioltello si corre ai ripari e se Fs - Rfi non si muove, la Regione, sulle linee di sua competenza, oltre all'acquisto di nuovi treni, effettuerà i primi interventi affinché il servizio si svolga con più qualità e regolarità. Tutt'altra partita per le ferrovie dello Stato, che verranno probabilmente ridimensionate e riportate alla alla loro missione originaria senza gestire anche le strade Anas.
«Chi si occupa di treni si impegni a farli funzionare in modo dignitoso - hanno sottolineato i ministri
Matteo Salvini e
Luigi Di Maio - chi delle strade a gestirle e mantenerle bene».
Anche perché è più che mai d'attualità la famosa battuta andreottiana secondo cui i matti si dividono in 2 categorie: "quelli che si credono Napoleone e quelli che pensano di riuscire a far funzionare i treni".
Per informazioni:
www.trenitalia.com