Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
mercoledì 27 novembre 2024  | aggiornato alle 06:40 | 109237 articoli pubblicati

Siad
Siad

Arabba, dove sciare è fare sport davvero

di Alberto Lupini
direttore
 
19 gennaio 2018 | 17:23

Arabba, dove sciare è fare sport davvero

di Alberto Lupini
direttore
19 gennaio 2018 | 17:23
 

Nel comprensorio sciistico Dolomiti Superski, Arabba è sempre stata in prima fila sia come meta turistica sia nell'impegno per l'ammodernamento delle proprie strutture. A dirlo è Stefano Illing, del Consorzio Impianti.

Infatti, Arabba - come ha sottolineato lo stesso presidente di Arabba Fodom Turismo Manuel Roncat - durante la stagione invernale è completamente sold out. Scelta da sportivi o ospiti abituali, è una comunità divenuta ormai punto di riferimento durante la fredda stagione, probabilmente perché in grado di offrire al turista oltre 60 km di piste innevate e battute, nonché strategicamente collegate tra loro da 29 moderni impianti di risalita.

Nonostante quest'offerta già consolidata, Arabba continua a "tenersi aggiornata", investendo ogni anno per rendere sempre più performante quest'area: «Due anni fa - ha spiegato Stefano Illing, presidente del Consorzio Impianti a fune Arabba-Marmolada - abbiamo costruito l'Arabba Fly, l'impianto di collegamento tra i due lati di Arabba», seggiovia esaposto costruita in tempo record e inaugurata a Natale 2015, che ha permesso da allora di evitare di attraversare a piedi piazzale e strade, ma di spostarsi sci ai piedi.

(Arabba, dove sciare è fare sport davvero)

Più recentemente, invece «abbiamo inaugurato la cabinovia che porta al Passo Pordoi, risolvendo un altro piccolo collo di bottiglia del sistema», vale a dire che gli sciatori che da Arabba hanno il Pordoi come destinazione, d'ora in poi non saranno più costretti a salire fino a Porta Vescovo, ma potranno decidere per un percorso più agevole.

Non sono però le uniche novità di questo inverno. Ad esempio il progetto Funslope Arabba, un'area delimitata che può considerarsi un ibrido tra una pista, uno snowpark e un tracciato da cross, dove tutta la famiglia può scatenarsi in piccoli salti, one, curve ripide, dossi e facili ostacoli. O ancora i due ascensori dalla portata di 40 persone l'uno che permettono agli sciatori, una volta giunti alla fine della funivia della Marmolada, di arrivare più velocemente alla pista senza dover percorrere il tratto a piedi. Senza dimenticare il progetto più attuale, la realizzazione di una nuova funivia che colleghi Porta Vescovo alla Marmolada.

(Arabba, dove sciare è fare sport davvero)
foto: Arabba Fodom Turismo

Ma quando si parla di innovazione, Arabba non pensa solo alle grandi novità, come queste citate: Arabba presta attenzione anche ai dettagli, ai «mille piccoli accorgimenti - continua Illing - che riguardano ad esempio le caratteristiche e la manutenzione delle piste, gli investimenti per una maggior efficenza dei sistemi di innevamento programmato». Per uscire dal vago, un semplice e recente esempio: la sostituzione di tutti i tornelli, vale a dire i controlli di accesso agli impianti, ora «decisamente più performanti, molto più veloci e pratici». Il sistema di Arabba, insomma, «ogni anno cerca di investire e migliorare la qualità dei servizi».

(Arabba, dove sciare è fare sport davvero)
foto: Arabba Fodom Turismo

Tutti questi aggiornamenti, tutte queste innovazioni, tutta l'attenzione made in Arabba per organizzazione e qualità di servizio sono volti a rendere l'esperienza del turista non solo un'esperienza sportiva, ma anche un occasione per vivere più liberamente la natura. Partendo infatti dal presupporto che «lo sci è affascinante di per sé, lo sci permette di rendere accessibile parti di un territorio che altrimenti pochissime persone potrebbero raggiungere», Arabba si prefigge due obiettivi per rendere lo sci un'emozione. La prima è «rendere accessibile la montagna in sicurezza» e la seconda è fare in modo che la discesa non sia solo «un'esperienza sportiva; certo, c'è un aspetto sportivo, ma c'è soprattutto un aspetto psicologico, emotivo, un senso di libertà in uno spazio che non è delimitato, che non ha inquinamenti visivi, che non ha pubblicità, che non ha rumore, un contesto che è parte integrante della nostra attrattività».

(Arabba, dove sciare è fare sport davvero)
foto: Arabba Fodom Turismo

Ed è proprio in questo che Arabba vuole distinguersi da altre località, dove magari a prevalere sono aspetti «prettamente agonistici o più giovanili, dove si beve birra sulle piste», Arabba al contrario è più tradizionale. Tuttavia, «non è che Arabba sia un'isola. Arabba fa parte del Sellaronda, e noi con le altre località del Sellaronda - la Val di Fassa, la Val Gardena e la Val Badia - gestiamo insieme l'intera offerta del sistema».

Ovviamente, seppur parte dello stesso "sistema" anche le valli, l'una con l'altra, presentano differenze. L'offerta delle altre valli «non è molto diversa dalla nostra, la differenza viene dalla storia, dalla cultura, in questo chiaramente Arabba è diversa rispetto a Fassa e Gardena», ed è proprio grazie a queste differenze interne che l'esperienza risulta ancora più magica nel comprensorio: «Mettere gli sci ad Arabba e fare l'intero circuito significa salire e scendere, dalla valle ai valichi, dai valichi alla valle, e così cambiare man mano prospettiva, cambiare paesaggio, cambiare punto di vista, osservare il cambiamento delle luci sulle montagne». Illing parla giustamente di un'esperienza di viaggio e di vero diverimento tra sport e natura, oltre che di soddisfazione psicologica, che rientra pienamente nel prodotto che Arabba vende ai suoi clienti.

Gustav Thoeni (Arabba, dove sciare è fare sport davvero)
Gustav Thoeni in Marmolada (foto: Arabba Fodom Turismo)

Per scoprire la differenza interna delle valli, non ci vuole molto: è sufficiente ascoltare le differenze tra i dialetti. Arabba ha una tradizione alle spalle ladina, come le località vicine, eppure «io ho difficoltà a capire il gardenese, però capisco il fassano». Piccole differenze interne tra località ma allo stesso tempo grandi esempi di quell'identità che una cittadina di montagna come Arabba preserva con tutte le sue forze, trasformandola in un valore aggiunto per il turista, cominciando magari dall'enogastronomia. «Abbiamo un'offerta gastronomica che è legata al territorio, ad un territorio che ha mantenuto una propria identità, legata anche ad un ambiente naturale che noi costantemente cerchiamo di conservare al meglio, anche con notevoli investimenti».

(Arabba, dove sciare è fare sport davvero)
foto: Arabba Fodom Turismo

Anche nella conservazione del territorio, di esempi Illing non ne fa mistero: «manutenzione delle canalette, arginatura dei corsi d'acqua o di qualsiasi forma di piccola frana, sfalcio dei prati», tutta una serie di attività legate al territorio e costantemente tenute sotto controllo. E accanto alle attenzioni più immediate, le tradizioni più a lungo termine, che allo stesso modo meritano di essere tutelate: «Ad Arabba produciamo dei formaggi veramente fantastici, e li produciamo perché c'è una tradizione che di generazione in generazione rispecchia ancora la natura dell'agricoltura di montagna. Chiaramente questo una volta era solo un aspetto tradizionale, di autosostentamento, ma oggi è diventato un elemento che caratterizza l'offerta che rivolgiamo ai nostri clienti».

(Arabba, dove sciare è fare sport davvero)
foto: Arabba Fodom Turismo

È interessante estrapolare lungo il discorso di Stefano Illing una continua alternanza, abbastanza costante, tra Arabba come comunità a se stante e Arabba come parte di un territorio più ampio. Come conclude lui stesso, riferendosi ad Arabba in quanto comunità: «Noi siamo certo unici e diversi dagli altri, ma abbiamo una matrice comune, che è quella dolomitica, della montagna. Tra tutte le località c'è una forte collaborazione, gestiamo il giro del Sella insieme, il che significa una segnaletica comune, un sistema di soccorso in pista condiviso, sistemi di preparazione, di aperturta e di chiusura delle piste comuni, oltre al sistema chiaramente di vendita e di controllo dello skipass uguale per tutti».

Stefano Illing (Arabba, dove sciare è fare sport davvero)
Stefano Illing

Arabba in numeri
63 km di piste
60 km di piste con innovamento programmato
41 di piste blu; 45% di piste rosse; 14% di piste nere
27 impianti di risalita
1 Snowpark
7,5 km di piste da fondo
20 rifugi / ristoranti di montagna
Possibilità di passeggiate
Wi-Fi gratuiti

(Arabba, dove sciare è fare sport davvero)
Arabba Dolomiti Supersun

Offerte speciali
Arabba Dolomiti Supersun 2018: sciare al sole di primavera con una giornata di sci in omaggio è possibile ad Arabba dal 17 marzo a fine stagione 2018. Sette giorni di vacanza sulla neve al prezzo di sei. Inoltre si potrà usufruire di uno skipass per 6 giorni al prezzo di uno da 5 giorni. Per informazioni, cliccare qui.

(Arabba, dove sciare è fare sport davvero)
Week 4 Kids

Week 4 Kids Arabba: l'offerta, dal 4 al 10 marzo 2018, vale per una permanenza di 7 notti e prevede per le famiglie con uno o due bambini sotto i 12 anni di età, riduzioni sul soggiorno, noleggi e attività collaterali per tutta la famiglia. Per informazioni, clicca qui.

Per informazioni: www.arabba.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Nomacorc Vinventions
Cirio Conserve Italia
Di Marco
FATO

Nomacorc Vinventions
Cirio Conserve Italia
Di Marco

FATO
Molino Colombo
Beer and Food