«Turisti qui a Montisola ci sono tutto l'anno, dopo la passerella-galleggiante di Christo sono aumentati del 20-30%»: cosi la titolare della forneria Ziliani a pochi metri dall'imbarco di Peschiera Maraglio. Nel piccolo panificio dove ogni giorno si sfornano le deliziose "spongade", dolce tipico della Valcamonica e del Sebino, la prima verifica ad un anno dall'evento - da metà giugno ai primi di luglio - che ha richiamato un milione, cifra molto variabile, di visitatori.
foto: in-Lombardia.it
La conferma dell'aumento dei turisti viene anche dai titolari dei negozi di souvenir, dell'edicola-salumeria, e dei due bar che si affacciano sulla strada che porta su Monzino e poi agli 800 metri del Santuario della Madonna della Ceriola. "The Floating Piers" insomma ha colpito nel segno. E non sono mancate le celebrazioni per ricordare l'evento che ha fatto letteralmente camminare sulle acque del lago d'Iseo, donne, uomini, giovani, anziani di tutto il mondo. A ricordare quei giorni super affollati soprattutto di sera, sono state stese sul lungolago le reti e il tessuto dall'inconfondibile color giallo ocra.
E adesso? La partita è più mai aperta. La Regione ha annunciato che ristrutturerà il complesso delle "Palafitte" mentre i comuni delle due sponde bresciane e bergamasche annunciano anzitutto di voler fare per sfruttare l'effetto "ponte galleggiante Christo". Tante buone intenzioni anche se vale su tutte l'osservazione che ci è stata fatta da alcuni turisti sul battello durante la traversata da Sulzano a Monteisola. «Va bene il turismo mordi e fuggi, ma qui servono più strutture ricreativo-turistiche di tutti i livelli. L'isola lacustre più grande d'Europa attende imprenditori coraggiosi che sappiano guardare lontano, molto lontano. L'effetto Christo non può scomparire dopo pochi anni e inabissarsi nelle profonde acque del lago».