Il kebab potrà continuare ad essere regolarmente venduto sul territorio europeo. A deciderlo, il Parlamento che ha votato contro la richiesta di eliminare gli additivi fosfatici dalla carne usata nella ricetta. Tra gli italiani, Forza Italia ha detto “no” alla bocciatura. Lega, M5S e democratici hanno invece votato a favore.
La questione che è arrivata sui tavoli di Bruxelles non riguardava la conferma o la bocciatura del kebab. Si votava infatti per decidere se fosse legittimo utilizzare nella carne “tagliata” per il kebab gli additivi fosfatici, che sembrerebbero arrecare danni di tipo cardiovascolare. I “puristi” del kebab sostengono che essi siano fondamentali per mantenere intatte certe caratteristiche di quel tipo di carne, soprattutto quando viene congelata. Chi invece era contro alla “legittimazione” degli additivi ne ha fatto anche una questione di tipo politico, oltre che di sicurezza alimentare. In gioco poi c’era anche una posizione ideologica che portava a volersi opporre alla Germania, che (anche) in tema di kebab è una delle maggiori produttrici alla luce dell’alto tasso di turchi presenti nel Paese.

Il Parlamento infatti si è spaccato sulla decisione: 373 sono stati i voti favorevoli al respingimento della proposta della Commissione, 272 i contrari, 30 gli astenuti. Un divario importante tra i favorevoli e contrari, ma che non è stato sufficiente in quanto era necessario raggiungere il quorum dei 376 voti. A fare da ago della bilancia della questione gli eurodeputati di Forza Italia che hanno votato contro il respingimento decidendo dunque le sorti della contesa.
«Con questo voto l’Ue, per l’ennesima volta, ha fatto vincere gli interessi delle lobby tedesche e ha affossato quelli dei consumatori italiani - ha detto l’eurodeputato della Lega
Lorenzo Fontana - stupisce, tra gli altri, il voto del Ppe (l’europartito di Forza Italia, ndr) a favore dei fosfati e di un provvedimento che non garantisce adeguate tutele ai consumatori». L’eurodeputato del M5S
Piernicola Pedicini ha parlato di «pagina nera per i consumatori» e ha sottolineato che «FI e Lega hanno votato in maniera opposta» e che «la loro è una coalizione unita solo dalla voglia di poltrone».
Hanno votato contro l’utilizzo degli additivi anche gli europarlamentari italiani della sponda democratica e socialista e così hanno fatto - manco a dirlo - anche i Verdi: «Questo è un giorno triste per i diritti dei consumatori - sostiene
Bart Staes, dei Verdi - non lasceremo che questo problema scivoli via dall’agenda».