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Dai vini franciacortini ai limoni del Garda Alla scoperta dei sapori lombardi

23 ottobre 2017 | 12:07

Dai vini franciacortini ai limoni del Garda Alla scoperta dei sapori lombardi

23 ottobre 2017 | 12:07

Tutte - o quasi - le chicche gastronomiche della provincia di Brescia durante i tre giorni del press tour #SaporeinLombardia. Un viaggio alla scoperta di una realtà che non è più e solo ferro, acciaio e tondino.

Al contrario produce il 12% dell'intera quota nazionale del latte per non parlare del comparto suinicolo. E che dire del resto? Anzitutto i vini - 30 milioni di bottiglie complessive - fra la Franciacorta e il Garda, l'olio leccino e casaliva, con l'impareggiabile Comincioli, la polenta taragna, i formaggi, il bagòss e gli erborinati, e ancora il pesce di lago, coregone e sarde, e gli immancabili salumi.

(Dai vini franciacortini ai limoni del Garda Alla scoperta dei sapori lombardi)

Perle di una collana che può fregiarsi anche, ad esempio, dei limoni dell'Alto Benaco o dell'acetaia nascosta in un anfratto segreto dell'antico e splendido convento-resort dei Capuccini di Cologne dove il poliedrico cuoco stellato Pier Carlo Zanotti prepara casoncelli e manzo di Rovato con mano sapiente e delicata maestria.

La prima tappa del tour, al frantoio Mirabella di Clusane all'insegna di una stagione olivicola più che mai promettente. Da Iseo a Rovato alla piccola Cortefusia - 25mila bottiglie - e poi tappa "robusta" al Mosnel di Lucia e Giulio Barzanò in quel di Passirano. Cantina storica da 200mila bottiglie, bio dal 2014 che si estende su 40 ettari con un gradevole agriturismo. Vini a prezzi più che abbordabili, da 24 euro a 240 per i 3 litri.

(Dai vini franciacortini ai limoni del Garda Alla scoperta dei sapori lombardi)

Dalla Franciacorta alle antiche limonaie dell'Alto Garda. A Limone tappa d'obbligo per gustare un limoncello che non ha nulla da invidiare alle terre del Sud. Da quest'angolo del Nord tanto simile al Mediterraneo e dove l'estate non sembra finire, si parte per salire Tremosine, balcone sul Garda. Si attraversa un vero e proprio canyon percorrendo una strada costruita negli anni '20 dal geologo Cozzaglio, nel cuore della montagna tra forre e corsi d'acqua.

E dalle 18 frazioni del comune bresciano lo spettacolo è impareggiabile assieme ai formaggi dell'unico caseificio di tutta la zona, l'Alpe del Garda. Qui si lavorano 180 quintali di latte al giorno conferito da 70 soci che allevano quasi esclusivamente mucche di razza bruno-alpina. Fra queste montagne al confine con il Trentino, nei luoghi della Grande Guerra, nasce una formagella che vale da sola il tour.

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