Gli articoli pubblicati su Il Tirreno sono molto chiari. Esistono società che contattano i ristoratori lucchesi, come in ogni parte d'Italia, offrendo a pagamento recensioni positive per il proprio profilo e negative per quello dei concorrenti. Una situazione dannosa e ora anche TripAdvisor esprime la propria condanna verso questi meccanismi, ribadendo il suo impegno per eliminarli. Ma si tratta come sempre soltanto di parole: quello che serve ai gestori sono provvedimenti concreti per contrastare truffe e diffamazioni...
«Individui o aziende - scrive la società - note come società di ottimizzazione, che dichiarano falsamente di poter manipolare le classifiche di TripAdvisor postando recensioni positive e rimuovendo recensioni negative, adottano pratiche estremamente contrarie all'etica, spesso illegali e completamente opposte a tutto ciò che rappresenta TripAdvisor contrastiamo con fermezza qualunque organizzazione o individuo che provi a manipolare in maniera fraudolenta il nostro sito. Il nostro team di investigazione agisce proattivamente, e in maniera efficace, nell'individuare coloro che tentano di aggirare il sistema. Adottiamo misure severe per penalizzare i business sorpresi a utilizzare tali servizi per ingannare i consumatori».
Un problema, quello della compravendita di recensioni, raccontato su Il Tirreno attraverso la testimonianza di diversi titolari di locali lucchesi, e di cui TripAdvisor dichiara di essere già a conoscenza. Per questo motivo, il ceo di TripAdvisor, Steve Kaufer, ha inviato una lettera ai proprietari delle strutture di tutto il mondo: «Invitiamo coloro che sono stati contattati da società di ottimizzazione a segnalarcelo per supportarci nella nostra battaglia».
La società fa sapere di essere in grado di individuare i truffatori: «Ogni recensione passa attraverso un sistema di monitoraggio che riguarda anche gli indirizzi Ip, il tipo di browser utilizzato e persino la risoluzione dello schermo del dispositivo usato dal recensore. Se i nostri sistemi di tracciamento avanzati individuano una recensione fasulla, la rimuovono prima ancora della sua pubblicazione, quindi la maggior parte dei tentativi di frode non raggiunge il sito».
TripAdvisor spiega quanto fallaci siano le promesse di queste società di poter manipolare le classifiche, e sottolinea il suo interesse a combattere il fenomeno: «Se le persone non reputassero le recensioni di TripAdvisor utili e accurate, non continuerebbero a tornare sul nostro sito, quindi nessuno è più motivato di noi a proteggere l'integrità dei contenuti».
Non dimentichiamo però che è il meccanismo stesso di Tripadvisor a consentire l'immissione di commenti negativi, di critiche gratuite e addirittura, come scoprimmo noi di Italia a Tavola, di far salire in classica, fino al primo posto, un ristorante inesistente e come si verificò tempo dopo con un hotel, chiuso ma primo. La strada per la credibilità del portale statunitense è ancora molto lunga e disseminata di ostacoli...