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Courmayeur, hotel fantasma sul web Il sindaco: Tutelare i turisti dalle truffe

Alpimmo Mountain Lodge è il nome dell'hotel di presunta nuova apertura a Courmayeur, che in realtà non esiste. Il sindaco Fabrizia Derriard consiglia ai visitatori di rivolgersi all'Ufficio licenze comunale prima di prenotare. Casi di locali fantasma online erano già stati riscontrati su TripAdvisor

07 novembre 2016 | 11:39
Courmayeur, hotel fantasma sul web 
Il sindaco: Tutelare i turisti dalle truffe
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Il sindaco: Tutelare i turisti dalle truffe

Courmayeur, hotel fantasma sul web Il sindaco: Tutelare i turisti dalle truffe

Alpimmo Mountain Lodge è il nome dell'hotel di presunta nuova apertura a Courmayeur, che in realtà non esiste. Il sindaco Fabrizia Derriard consiglia ai visitatori di rivolgersi all'Ufficio licenze comunale prima di prenotare. Casi di locali fantasma online erano già stati riscontrati su TripAdvisor

07 novembre 2016 | 11:39
 

Continuano i casi di truffe online, stavolta si tratta di un albergo che non esiste. Si chiama Alpimmo Mountain Lodge e, su un sito internet molto curato nei dettagli, annuncia l'imminente inaugurazione a Courmayeur, sulle piste da sci di Plan Checrouit. La struttura di prossima apertura, tuttavia, non esiste: a confermarlo è stato il sindaco Fabrizia Derriard. Una circostanza, quella di locali fantasma sul web, già evidenziata da Italia a Tavola sul portale TripAdvisor. Il portale americano, non effettuando i dovuti controlli, ha riportato nelle sue classifiche ristoranti e hotel mai esistiti o chiusi da anni. Sono necessari più controlli.

Courmayeur, hotel fantasma sul web Il sindaco: Tutelare i turisti dalle truffe

Courmayeur piace e attrae, e la domanda di vacanza ai piedi del Monte Bianco cresce di pari passo con l'appeal della località. Ma parallelamente all'attenzione dei potenziali nuovi ospiti, cresce anche quella degli aspiranti truffatori, e di anno in anno è sempre più necessario fare attenzione al fenomeno e intervenire per arginarlo e combatterlo.

«Tutelare ad ogni livello possibile la qualità dell'esperienza di chi sceglie Courmayeur per le proprie vacanze è un nostro obbiettivo primario - afferma il sindaco di Courmayeur Fabrizia Derriard - e per questo da anni siamo impegnati ad interventire a ogni livello legalmente percorribile per difendere a priori i potenziali clienti dei nostri operatori».

E se negli ultimi anni nel mirino dei furbetti del web era finito principalmente il settore delle locazioni di alloggi, adesso il fenomeno sembra provare ad espandersi anche su quello dell'offerta ricettiva anche di nuova concezione. È degli ultimi giorni la comparsa in rete e sui social di fantomatiche offerte per vacanze da sogno in una location ricettiva nuova, di millantata imminente inaugurazione, situata direttamente sulle piste da sci: un'esca ben congegnata, con tanto di profili social e pagine web costruiti con immagini e contenuti rubati a siti di strutture esistenti, e riferimento un telefonico che, però, un volta contattato, risultava in grado di dare solo informazioni generiche e l'indicazione di poter accettare solo prenotazioni tramite sito.

Courmayeur, hotel fantasma sul web Il sindaco: Tutelare i turisti dalle truffe

foto: Ansa

«Ci sono tutti gli elementi di una truffa - afferma il primo cittadino - in quanto come Amministrazione comunale possiamo affermare con certezza che per la prossima stagione invernale 2016/2017 non è prevista nessuna apertura di nuovi alberghi sulle piste a Plan Checrouit. Pertanto, a chi volesse prenotare un soggiorno a Courmayeur suggerisco di fare riferimento alle strutture ricettive presenti sul portale di località, in cui sono censiti e presentati tutti i locali del territorio, con riferimenti e offerte reali e collaudati.

Nel campo del settore ricettivo, inoltre, un punto di riferimento è sicuramente l'Ufficio licenze comunale (0165 831316 - commercio@comune.courmayeur.ao.it) al quale è possibile rivolgersi per per avere informazioni sulla reale esistenza o meno di una struttura promossa in rete. In caso di dubbi, poi, anche come supporto alle azioni preventive già in campo, l'indicazione generale è sempre quella di segnalare comunque le inserzioni sospette alle Forze dell'ordine operanti sul territorio affinchè possano attivare le dovute indagini e verifiche.

E se da un lato proprio il mondo dei social sembrerebbe essere quello più esposto alla veloce diffusione di offerte esca, dall'altro proprio qui, paiono esistere alcuni efficienti “meccanismi” che consenteno di frenare l'espansione del fenomeno.
Nelle ultime settimane, per esempio, non sono pochi gli utenti che, insospettiti da alcune proposte fin troppo allettanti, hanno chiesto informazioni a gruppi Facebook direttamente legati alla località, attivandogli stessi cittadini che hanno saputo individuare rapidamente il tentativo di truffa contenuto nei messaggi e fatto partire una catena di condivisioni di post di allerta sulla falsa offerta.



«Una reazione positiva e importante del tessuto socio-economico e degli operatori del territorio - afferma Fabrizia Derriard - che sanno molto bene come queste truffe creino dei danni d'immagine enormi all'intera località e alle loro attività». Infine, le indicazioni per sventare le false offerte restano quelle di sempre: la stessa Arma dei Carabinieri di Courmayeur suggerisce come regola generale quella di evitare i soli contatti via mail: meglio incontrare di persona i propri interlocutori, possibilmente visitando l’appartamento prima di versare una caparra di acconto.

Quando non è possibile il contatto diretto, internet può essere ancora una soluzione, ma con le dovute precauzioni: sul web sono presenti inserzioni inaffidabili, spesso inserite in modo gratuito e di cui non è sicura la fonte. Attenzione però a non colpevolizzare la rete: esistono molti portali sicuri per una scelta a distanza. Indubbiamente affidarsi ai soggetti sul operanti direttamente sul territorio rimane la scelta più sicura: a Courmayeur sono diversi quelli che possono garantire, anche via internet, un servizio senza sorprese. Altri segnali sospetti possono essere la fretta di chiudere un accordo, ma anche l’indicazione di conto corrente straniero o di un Iban riferito ad una carta prepagata sono indizi che possono rivelare un interlocutore inaffidabile.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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