Uno dei passaggi più difficili nel panorama dei giudizi delle guide gastronomiche ritengo sia quello da una a due stelle Michelin. Paradossalmente è più facile perderla che guadagnarla questa mitica seconda stella, anche da parte di ristoranti di struttura e tradizione. Come annunciato oggi 15 novembre sul palco del teatro Regio di Parma dove sono state svelate tutte le novità Michelin 2017.
Sono ben cinque le cucine italiane e relative sale, e tavole... ad aver meritato la complicatissima promozione a “deux etoiles Michelin”:
Nino di Costanzo (
VIDEO INTERVISTA) del Danì Maison a Ischia,
Antonio Guida (
VIDEO INTERVISTA) del Seta Mandarin a Milano,
Alfio Ghezzi (
VIDEO INTERVISTA) della Locanda Margon a Mavina (Tn),
Heinrich Schenider (
VIDEO INTERVISTA) del Terra in Val Sarentino (Bz),
Enrico Bartolini (
VIDEO INTERVISTA) del Mudec a Milano.
Nelle parole degli chef alcune sensazioni comuni, tra cui l'importanza della brigata, che Nino di Costanzo cita nome per nome, il senso di responsabilità di offrire una qualità sempre più elevata, la grande volontà di migliorarsi costantemente. Il ringraziamento a coloro che danno fiducia come i Mandarin Hotels per Antonio Guida e la famiglia Lunelli per Alfio Ghezzi. Per restare in Francia: chapeau ragazzi e avanti così.
«Penso che l'Emilia Romagna in generale e Parma in particolare - dichiara
Michael Ellis, direttore internazionale Guida Michelin - abbia delle ricchezze incredibili. Siamo nel cuore della food valley, fra il famoso Prosciutto crudo di Parma e il Parmigiano, oltre ad altri grandi prodotti. Quest'anno in particolare gli ispettori della Guida Michelin hanno scoperto molte attività a Roma, e l'anno prosismo protrebbe essere la volta di Milano o Napoli. Ma la cosa interessante è che ogni anno in Italia c'è sviluppo e cambiamento».