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La Francia verso la legge anti-spreco Fogliani: «Un incentivo per l'Europa»

Sanzioni per gli sprechi di cibo nella Gdo e obbligo doggy bag in Francia. Gregorio Fogliani della Qui Foundation auspica un provvedimento simile venga preso anche in Italia: «Non solo ammende ma soprattutto incentivi»

 
13 gennaio 2016 | 14:26

La Francia verso la legge anti-spreco Fogliani: «Un incentivo per l'Europa»

Sanzioni per gli sprechi di cibo nella Gdo e obbligo doggy bag in Francia. Gregorio Fogliani della Qui Foundation auspica un provvedimento simile venga preso anche in Italia: «Non solo ammende ma soprattutto incentivi»

13 gennaio 2016 | 14:26
 

Evitare di sprecare il cibo? Un'idea sempre più diffusa, grazie soprattutto a Expo 2015, che ha tenuto quest'idea come fondamento della sua intera filosofia, spargendola in lungo e in largo in tutto il mondo. Dopo l'entrata in vigore del provvedimento che ha reso obbligatoria la doggy bag nei ristoranti, oggi 13 gennaio al Senato francese si discute l’approvazione del disegno di legge promosso da Guillaume Garrot, che mira ad eliminare gli sprechi di cibo nel settore della Grande distribuzione organizzata, ovvero nei supermercati.



«Come Qui foundation - commenta Gregorio Fogliani (nella foto), presidente di Qui foundation (la onlus dedicata all’impegno sociale e alla solidarietà) - non possiamo che augurarci di vedere una simile norma contro gli sprechi presto introdotta anche nel nostro Paese. La legge che sta per essere approvata dal Senato francese contiene misure di buon senso, che vogliono combattere alla radice il fenomeno dello sperpero educando al valore del cibo. La Francia sta creando un precedente positivo per tutta l’Europa: nel Paese viene finalmente riconosciuto il principio secondo cui non sprecare è il primo dovere di tutti, e le conseguenze legali saranno semmai nei confronti di chi non lo fa. Questo è il momento di “fare” anche in Italia, Paese in cui vengono gettati via ogni anno 8 miliardi di euro di cibo. Serve una legislazione più efficace contro lo spreco, che non preveda solo ammende, ma soprattutto incentivi».

«Qui Foundation, da sola, è riuscita a recuperare quasi 800mila pasti in otto anni di attività grazie al progetto “Pasto buono” - continua il presidente Fogliani - e, con l’impegno e la collaborazione di altre realtà profit e no profit, riesce a migliorare costantemente. Una goccia nel mare comunque, mentre con una legislazione più favorevole si potrebbe fare molto di più: se tutti i pubblici esercizi mettessero a disposizione il cibo invenduto, con una media di 20 pasti al giorno, si potrebbero infatti distribuire oltre 7 milioni di pasti quotidianamente. Ci auguriamo che l'Italia, patria del food di qualità, sappia cogliere questo suggerimento arrivato dalla Francia il prima possibile».

Gregorio Fogliani

Stando agli ultimi dati diffusi da Last Minute Market, in Italia vengono sprecati ogni anno 8 miliardi di euro in cibo, 76 chili di cibo sprecati a persona. Gran parte dell’eccedenza alimentare viene generata da chi vende e chi consuma. «Anche la doggy bag istituzionalizzata in Francia - prosegue il presidente di Qui Foundation - può essere il giusto sprone per ridurre lo sperpero nei locali pubblici».

Secondo Coldiretti, portare gli avanzi a casa è una pratica poco diffusa in Italia: solo il 33% del campione di riferimento dichiara di non avere problemi a portarsi a casa gli avanzi, ma solo il 10% lo fa regolarmente. «Ci sono margini anche in Italia - spiega Gregorio Fogliani - se si incoraggiasse l’uso della doggy bag nei locali, si potrebbero vincere facilmente le resistenze di quel 24% che dichiara di non volerne sapere. Anche così si potrebbe iniziare a fare cultura contro lo spreco».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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