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Italia e Trentodoc trionfano al mondiale delle bollicine

La denominazione trentina si aggiudica il primo posto nel medagliere della Champagne & Sparkling Wine World Championships. Bene in generale le etichette italiane che staccano la Francia e le altre inseguitrici

 
18 settembre 2023 | 18:26

Italia e Trentodoc trionfano al mondiale delle bollicine

La denominazione trentina si aggiudica il primo posto nel medagliere della Champagne & Sparkling Wine World Championships. Bene in generale le etichette italiane che staccano la Francia e le altre inseguitrici

18 settembre 2023 | 18:26
 

Campioni del mondo, campioni del mondo, campioni del mondo urlò per tre volte l'11 luglio 1982 Nando Martellini al triplice fischio che decretò il trionfo degli Azzurri sulla Germania a Madrid nella finale dei mondiali di calcio in Spagna. Possiamo ripetere lo stesso urlo dopo il trionfo del Trentodoc che si è aggiudicato 26 medaglie d'oro sbaragliando tutti i concorrenti (Francia compresa) al campionato mondiale "The Champagne & Sparkling Wine World Championships" 2023, il Concorso londinese ideato da Tom Stevenson. È l'ennesima conferma dell'eccellenza raggiunta dalle bollicine di montagna del Trentino in campo nazionale e internazionale. Bene, anzi benissimo, complessivamente, anche le bollicine Metodo Classico italiano di altri territori della Penisola che hanno conquistato il gradino più alto del podio con 74 medaglie d'oro. Surclassati i cugini francesi che di medaglie d'oro ne hanno conquistate solo 43.

Italia e Trentodoc trionfano al mondiale delle bollicine

Champagne & Sparkling Wine World Championships 2023

Il confronto tra il Giulio Ferrari Riserva del Fondatore e il Dom Pérignon

Chi l'avrebbe detto solo qualche anno fa? In effetti una anticipazione si era avuta già vent'anni fa in occasione del confronto tra il Giulio Ferrari Riserva del Fondatore e il mitico Dom Pérignon, un confronto-sfida di diverse annate che si concluse con un salomonico pareggio.

Quest'anno, edizione 2023 del Concorso londinese, l'Italia ha conquistato 74 medaglie d'oro su 170. A guidare il medagliere e a fare la parte del leone è il Trentodoc con ben 26 medaglie d'oro: nove portano la firma della maison spumantistica Ferrari (Ravina di Trento), la cantina italiana "number one" che, più volte, ha vinto il titolo come miglior produttore del concorso, conquistando una serie di prestigiosi allori. Premiate, in particolare, le annate 2015 e 2016 del Perlé Bianco, del Perlé Rosé, la Riserva Lunelli, il Maximum Blanc de Blancs, il Maximum Rosé e i Brut Trentodoc, tutti gioielli realizzati in quegli anni dallo "chef de cave", oggi neopensionato, Ruben Larentis.

Exploit della Rotari: 4 ori. Premiati con 2 ori Aldeno, Endrizzi, Letrari e Cavit

Oltre a Ferrari va segnalato l'exploit della Cantina Rotari del Gruppo Mezzacorona premiata con 4 medaglie d'oro. Due medaglie d'oro hanno conquistato la Cantina di Aldeno, la Cantina Endrizzi, l'Azienda agricola Letrari e la Càvit con l'Altemasi. Una medaglia d'oro a testa è stata assegnata a Maso Martis, alla Cantina Madonna delle Vittorie di Arco, alla Cantina di Isera e a due new entry: la Cantina di Michele Sartori di Tenna con vigneti sulle terrazze del Lago di Caldonazzo e la cantina Man Spumanti di Mattia Clementi a Verla di Giovo in Val di Cembra che conferma così la vocazione spumantistica di questo territorio di montagna.

Franciacorta premiata con 21 medaglie d'oro, 4 ori a Kettmeir (Caldaro)

Al secondo posto, dopo il Trentino, territorio d’eccellenza quanto mai vocato alla spumantistica, troviamo un’altra denominazione di assoluto prestigio: la Franciacorta, con 21 medaglie d'oro, seguita poi da una esplosione di bollicine del Belpaese. Da standing ovation anche la performance della Cantina altoatesina Kettmeir di Caldaro del Gruppo vitivinicolo Santa Margherita della famiglia Marzotto (proprietaria anche di Cà del Bosco) premiata con 4 medaglie d'oro, mentre il Prosecco Superiore Docg Conegliano Valdobbiadene prosegue la sua marcia trionfale (non solo per il boom di bottiglie prodotte che ormai sfiorano quota 800 milioni): ha conquistato 5 medaglie d'oro. A seguire troviamo poi l'Alta Langa, l'Asti e il Lambrusco. Non mancano riconoscimenti anche per alcuni vitigni autoctoni, soprattutto del Meridione d'Italia, che continua a crescere. Da segnalare, in particolare, le 7 medaglie d'oro conquistate dall'Azienda Agricola Giuseppina Milazzo di Campobello di Licata (Agrigento).

218 medaglie d'argento: 117 all'Italia, 36 al Trentodoc

La decima edizione di questo campionato mondiale, concorso considerato il più autorevole e prestigioso in campo internazionale, nonché severo per i giudizi rigorosi dei componenti la giuria di qualificati esperti per il settore specifico degli spumanti, ha assegnato anche 218 medaglie d’argento, di cui ben 117 sono state conquistate dall'Italia e ben 36 portano, ancora una volta, la firma delle bollicine di montagna Trentodoc. Un trionfo.

Nel medagliere, segue la Francia, che ha portato a casa 43 medaglie d’oro e 48 medaglie d’argento, mentre l’Inghilterra ha conquistato il terzo posto nella classifica generale con 11 medaglie d’oro e 15 d’argento, seguita dall’Australia e dalla Spagna, che hanno ottenuto 11 medaglie d’oro e 11 d’argento a testa. La giuria ha giudicato oltre 1.000 spumanti provenienti da ben 40 territori di 19 Paesi di tutto il mondo.

Tom Stevenson: Stellare la performance del Trentodoc

«Ancora una volta il concorso Champagne & Sparkling Wine World Championships ha visto una performance stellare da parte del Trentodoc - ha commentato il fondatore e presidente del Concorso londinese Tom Stevenson - In dieci anni questo concorso ha stabilito senza ombra di dubbio chi sono i migliori produttori di spumanti del mondo grazie ai loro vini, che si aggiudicano costantemente i massimi riconoscimenti, ma ogni anno porta al successo nuove Regioni e nuovi produttori in territori ormai consolidati. Posso dire con onestà che viviamo in un’epoca d’oro per lo spumante. L’aspetto più sorprendente è che i vincitori delle medaglie provengono sia dai produttori più grandi sia da alcuni dei più piccoli, sia da quelli più affermati sia dai nuovi arrivati. Congratulazioni a tutti i vincitori delle medaglie».

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La soddisfazione del presidente dell'Istituto Trentodoc Enrico Zanoni

«L’edizione 2023 del prestigioso concorso londinese, condotta sempre con grande rigore e professionalità da Tom Stevenson, ci conferma ancora una volta ai vertici della spumantistica mondiale - ha commentato il presidente dell'Istituto Trentodoc, Enrico Zanoni - Un territorio unico, l’impegno, la dedizione e la costante tensione verso un continuo miglioramento di tutti i nostri 67 associati, sono alla base - ha aggiunto - di questi importanti riconoscimenti. Un plauso a tutti gli artefici di questi risultati»

Il Trentodoc è stato il primo "Metodo Classico" a ottenere la Doc in Italia

La montagna è la cifra distintiva delle bollicine targate Trentodoc: è lei che influenza il clima e la vita delle vigne, anche nelle zone del Trentino con altitudini più basse, provocando grandi escursioni termiche fra giorno e notte, indispensabili per permettere alle uve di raggiungere l’ottimale grado di maturità per la produzione degli spumanti metodo classico.

Il 70% del territorio trentino è posto sopra i 1.000 metri sul livello del mare, il 20% sopra i 2.000 e sono 94 le vette che superano i 3.000 metri: una posizione territoriale di favore che consente di preservare la qualità del prodotto finale. Coltivato in altitudine fino a 800 metri sul livello del mare, il Trentodoc è stato il primo Metodo Classico ad ottenere la Doc in Italia, e fra i primi al mondo.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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